Act 17

349 17 0
                                    

"Take me away from all this death"

Salvatore era preoccupato per Stefano.
Vedeva in lui paura e terrore, avrebbe fatto di tutto per sapere cosa lo tormentava.
Si stacco dal dolce bacio, e osservo duramente il grande davanti a lui.

Sal:"Non stai bene... ti vedo turbato"

Stefano spalancò gli occhi sorpreso.
Non pensava che Salvatore riuscisse a capire ciò che nascondeva in lui, con un semplice sguardo.

Ste:"È che non voglio tornare a Firenze questa settimana"
M

entì, usando la scusa dell'incontro con lo psicologo.

Salvatore alzò le sopracciglia.
Non immaginava che Stefano rifiutasse a sé stesso per lui.

Ste:"Vorrei restare qui con te..."
C

ontinuò sottovoce, mentre si avvicinò al moro, sfiorandogli il naso.


Per lui ogni piccolo tocco era magico, e sentiva profondamente il bisogno di stare il più possibile con Salvatore.

Sal:"Ma per la tua salute... insomma sei sicuro? Io posso stare da solo per un paio di giorni"
Ste:"Sono passati ormai anni quel trauma, e ora andare lì è come una perdita di tempo."

Salvatore annuì. Cercava di dare comprensione alle sue parole, anche se un po' contorte e contro senso.

Ste:"Voglio stare il più possibile con te, ridarti ciò che hai perso, e vorrei vedere di nuovo il tuo bellissimo sorriso"

A Salvatore quella confessione turbò.
Era così strano Stefano in quel momento.

Sal:"O-ok"
D

isse, poco prima che le labbra di Stefano toccassero nuovamente le sue.

Socchiuse gli occhi, e lasciò che la mano di Stefano si insinuasse sotto la sua maglia.
Rabbrividì a quel tocco, quanto delicato e piacevole.
Non avrebbe mai pensato che i suoi sentimenti da gay tornassero dopo la morte di Giuseppe.

La mano di Stefano salì lungo la sua schiena e quando sfiorò una cicatrice del piccolo, si spaventò.
Si staccarono improvvisamente, e si guardarono profondamente negli occhi.

Stefano non si aspettava una cosa del genere sull'esile corpo di Salvatore.
Salvatore gli sorrise, e si sfilò la maglia.

C'erano piccole cicatrici sul suo corpo, una più grande sul suo fianco.
Stefano le sfiorò con la punta delle dita.

Ste:"Dove te le sei fatte?"
C

hiese innocentemente, alzando lo sguardo sul viso di Salvatore.


Sal:"Alcune me le sono procurate cadendo, quelle più piccole, altre me le ha procurate Giuseppe"
Ste:"Chi è Giuseppe?"

Salvatore sorrise amaramente.

Sal:"Il ragazzo che rubò il mio cuore"

Stefano era confuso. Come si poteva amare una persona che ti uccide giorno per giorno?

Ste:"Non capisco... lui ti uccideva e tu lo amavi?"
Sal:"Si, lo amavo con tutto me stesso"
Ste:"E non facevi nulla quando lui ti feriva?"
Sal:"No, una volta provai a fermarlo, ma vedi questa cicatrice sul mio fianco, ecco, ho rischiato di morire"

Stefano non riusciva a credere a ciò che sentiva.
Solo ora capì che Salvatore era un pezzo di vetro.
Forte e fragile.

Ste:"Non hai mai detto a nessuno di ciò?"
Sal:"No, io avevo paura di Giuseppe, lo amavo nel suo essere aggressivo"

Stefano abbracciò Salvatore.
Lui non avrebbe permesso a nessun'altro di procurare altro male a Salvatore.
Avrebbe dato la sua vita per lui, a tutti i costi, anche a perdere la sua, se necessario.

Ste:"Non permetterò a nessun'altro di farti del male"

Gli sussurrò sulla sua spalla.

Ste:"Ti proteggerò... da lui"

Nota autore:
Ammettete che amate l'ansia :)

Gaia5grana poiché hai perso la storia, ora per punizione te leggi la mia :(
P.s. passate sul suo profilo, scrive storie STUPENDE.

Social
Instagram: surrycutevids
Wattpad: CaciottaGialla

Only you ||Salvefano (surry, st3pny)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora