*Dallo scorso capitolo*
<Ho pensato ai secondi nomi... Cioè in realtà li ho sognati questa notte ma vabbè> sorrido.
<Ah si? Ti sei sognata i nostri figli?> chiede con un sorriso.
<Ovvio! Comunque, vuoi sapere i nomi?> chiedo sorridendo.— — — — — —
23 ottobre
4:39Sto fissando il soffitto da una ventina di minuti, ormai il sonno è sparito e non credo che riuscirò a riaddormentarmi entro un orario decente.
I bambini si muovono, forse nemmeno loro riescono a dormire questa notte.
Harry è steso al mio fianco, beatamente nel mondo dei sogni e russa lievemente sospirando ogni tanto più profondamente del solito.
Sbuffo provando a cambiare posizione nella speranza di essere più comoda e di riuscire ad addormentarmi ma niente, non funziona.<Fanculo> borbotto alzandomi ed uscendo dalla camera.
Mi dirigo nella stanza dei bambini e sorrido vedendo come l'abbiano arredata Lizzie e Gemma.
Mi hanno impedito di entrarci fino alla festa ma ora ci vengo ogni volta che posso.
È divisa esattamente a metà e la disposizione dei mobili è simmetrica, cambia una sola cosa: il colore.
Mezza stanza è rosa pastello e l'altra metà azzurrino.
Al centro c'è un enorme tappeto anch'esso di due colori con una poltrona in vimini e mi ci siedo.<Tra qualche giorno sarete dentro quelle culle> sussurro massaggiando il pancione.
<Non era così avevo immaginato di creare la mia famiglia ma, se devo essere sincera, questa soluzione mi piace molto di più dei miei progetti iniziali> ridacchio.I bambini iniziano ad agitarsi senza motivo e comincio a sentire un po' di dolore.
<Tranquilli> mormoro posando entrambe le mani sulla pancia ma non sembra vogliano fermarsi.
Improvvisamente sento una forte fitta e stringo i denti chiudendo gli occhi per sopportare il dolore.
Sospiro una volta che si affievolisce e passa.<Ci date dentro con i calci sta sera, si?> mi lamento.
Faccio per alzarmi e tornare a letto quando Harry appare sulla porta.
<Tutto bene?> chiede con la voce impastata dal sonno.
<Si, sono un po' agitati. Tranquillo> dico ma poi sento un'altra fitta simile a quella di poco fa e torno a sedermi sbuffando.Harry accende la luce della stanza e mi guarda spalancando gli occhi.
<Julie> sussurra indicando i pantaloni del mio pigiama.
Porto una mano ai pantaloni e sento che sono bagnati.
<Io credo... Harry, ho rotto le acque> mormoro guardandolo spaventata.
<Non doveva succedere prima di qualche giorno> dice confuso lui.
<Cosa cazzo ti devo dire?> dico alzando la voce andando nel panico.
<Ok.. ehm... Dobbiamo andare in ospedale>
<Non voglio partorire i miei figli in casa, ovvio che andiamo all'ospedale> sentenzio alzandomi dalla sedia ma vengo scossa da un'altra fitta che ora so essere una contrazione.Harry si avvicina velocemente a me per aiutarmi a stare in piedi.
Appena la contrazione passa torniamo in camera e mi infilo velocemente un vestito pulito e il cappotto, Harry prende la borsa che fortunatamente abbiamo già preparato e andiamo alla macchina fermandoci un paio di volte per far passare il dolore.
5:14
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I'm having your baby, it's none of your business { H.S }
FanfictionDal primo capitolo: Julie Robbins lavora presso uno studio fotografico importante a Londra e, grazie ad una collaborazione con gli One Direction, si è ritrovata a coronare il sogno di tante ragazzine... Quello di uscire con Harry Styles. Presto, p...