Capitolo 5

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Harry/Marcel POV

Quella sera, a casa ero solo.

Maria non venne a causa di un'emergenza familiare e non sarebbe arrivata fino al pomeriggio del giorno dopo. Quindi, praticamente, ero un teenager lasciato da solo, la notte, in una casa gigantesca ma, che ancora una volta, rimaneva da solo.

C'era molto con cui intrattenermi, ma sarebbe stato carino avere compagnia.

Grazie a Dio era venerdì e ciò significava solo più un giorno di college, poi avrei avuto il weekend per recuperare. Un altro vantaggio: non dovevo lavorare fino a Lunedì, salvo chiamate dell'ultimo momento.
Il brutto però era che se domani avessi incontrato i bulli, dopo essere scappato da scuola ieri, fuggendo ad un probabile pestaggio, mi avrebbero fatto ancora più male del solito.

Tutta la notte, pensai a Louis. A scuola avrei voluto buttare il suo ghigno giù per lo scarico e inondarlo di lezioni su come essere carino, ma a lavoro era una persona completamente diversa. Se non fosse stato per i tatuaggi, avrei detto che aveva un fratello. Non sapevo chi fosse il falso e chi il reale.

In più, lui picchiava il falso me; forse il college cambiava un po' tutti.

Appena parcheggiai a scuola, vidi i miei bulli che mi stavano fissando e, come mi aspettavo, Louis era dietro alla sua maschera da cattivo ragazzo, a lanciarmi occhiatacce. Se solo avesse saputo che ero il ragazzo con cui aveva fatto un servizio fotografico ieri. Comunque, non pensavo che fare il modello fosse da cattivi ragazzi. Immaginai cosa avrebbero potuto fare i suoi amici se avessero saputo cosa faceva.

Ignorai tutti gli sguardi che ricevetti e camminai verso il mio armadietto. Cambiai il mio libro d'inglese con quello di storia e dopo il suono della campanella, mi avviai verso la classe. Fortunatamente Aiden, Daniel e Mason non frequentavano questa lezione; erano talmente stupidi da non sapere niente sul secolo in cui vivevano, figuriamoci su quello precedente. Tuttavia, la fortuna mi abbandonò, decidendo di mettere Louis in questa classe.

Ero già seduto in fondo all'aula, vicino al muro e, a parte il posto accanto a me, l'unico altro disponibile era nella prima fila a sinistra; doveva esserci un qualche Dio là fuori perché Louis decise di mettersi lì piuttosto che vicino a me, dove avrebbe potuto infastidirmi quanto voleva. Senza la sua 'banda', mi sembrava semplicemente perso.

Durante la lezione, iniziò a guardare verso di me con uno sguardo che avrebbe potuto uccidere e stava iniziando a farmi innervosire. Allo studio, rimbalzava di qua e di là cantando e sorridendo, mentre a scuola diventava silenzioso e dalla sua bocca uscivano solo parole di odio.

Ve l'avevo detto, era bipolare.

Il mio insegnante di storia stava divagando ancora su cose inutili per l'esame ed io presi a scarabocchiare sul mio libro. Mi sentivo un piccolo ribelle.

Anche se non lo ero per niente.

All'improvviso, il mio cellulare vibrò e, confuso, aggrottai le sopracciglia. Fortunatamente non lo sentì nessun altro. Era il telefono del lavoro e pregai che Claire non avesse bisogno di me perché necessitavo davvero del giorno libero.

Con mia grande sorpresa però, quando aprii il messaggio, vidi il nome di Louis.

Gli avevo inviato il mio numero l'altra notte,  dopo che lui mi aveva dato il suo, ma non avrei mai pensato che mi avrebbe scritto seriamente.

Non ero abituato a ciò.

Da: Louis

Ehi Harry, come va? Io mi sto annoiando, ho bisogno di qualcuno con cui parlare.
Salvami!

Nerd with a secret - Larry Stylinson Au [Italian translation]Where stories live. Discover now