Capitolo 37

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"Io voglio solo che questa storia finisca presto, sono stanca di aver paura pure di uscire di casa.”, sbottai io ormai dentro la sua camera.

Niall chiuse la porta dietro di sé una volta entrato anche lui. Non capivo l’impulso di chiudere la porta ogni volta anche se eravamo soli, ma mi andava bene.

“Finirà più presto di quanto immagini, probabilmente hanno già messo Louis dentro.”, replicò Niall togliendosi la giacca e gettandola sulla poltrona accanto la scrivania.

Mi tolsi le converse e feci scivolare i pantaloncini lungo le gambe fino a buttarli sulla poltrona insieme la giacca di Niall.

“Lo spero davvero, finalmente avrò pace, le cose si stanno sistemando.”, dissi io togliendomi anche la t-shirt bianca, lanciandola sopra le altre cose.

Niall si era già tolto tutto, era rimasto in boxer e ansimava davanti a me, guardandomi da capo a fondo. “Dovevamo solo lasciare tempo al tempo.”, replicò leccandosi le labbra.

“Smettila di mangiarmi con gli occhi, Horan.”, ridacchiai io guardandolo in quello stato di trance.

“Sei molto appetitosa, devo dire.”, rispose avvicinandosi velocemente a me, per appoggiarmi le mani ai fianchi e iniziare con una scia di baci lungo il collo.

“Ti va di provarmi, allora?”, lo provocai io mordicchiandomi il labbro inferiore, sorpresa da me stessa per quella provocazione.

Rise e mi prese per le cosce, sollevandomi con agilità per farmi allacciare le gambe intorno i suoi fianchi per tenermi meglio. Mi mise delicatamente sul suo letto e si spalmò sopra di me, facendo aderire le mie forme contro il suo petto.

Mi morse il labbro, succhiandolo per dopo leccarlo con dolcezza e iniziare a baciarmi sul serio. Le nostre lingue già si sfioravano mentre quel bacio andava avanti nei modi migliori. Mi era mancato.

E per una volta non pensai a tutto il dolore che Louis mi aveva inflitto. Ora c’era Niall con me, lui non mi avrebbe fatto male, lui mi avrebbe rispettata. Perché Niall era l’amore.

Mentre ci baciavamo, le sue mani erano già scivolate lungo i miei slip, abbassandoli completamente mentre le sue labbra si appoggiavano sulla mia pelle nuda.

“Hey, ti va un po’ di musica in sottofondo?”, chiesi io speranzosa.

Il fatto era che io amavo la musica e ultimamente non la sentivo quasi per niente, era come se mi sentissi in dovere di recuperare.

“Tu mi fai ascoltare sempre Justin Bieber!”, sbuffò guardandomi a metà del mio stomaco.

Risi. “Ti faccio sentire Ed Sheeran, va bene?”, replicai inumidendomi le labbra.

“E va bene.”, rispose arreso, alzandosi da me.

“Alzati e mettila.”, dissi una volta accorta che non avevo nessuna copertura nell’intimo.

Scoppiò a ridere. “Ti vergogni ancora di me?”, chiese alzandosi e andando verso il computer, per poi scegliere una canzone.

Quando la musica partì mi sentii più rilassata, mettere Ed come sottofondo era stata sicuramente una buona idea.

“Non parlare più”, gli dissi io quando era di nuovo sopra di me.

Sorrise e tornò con la sua lunga tortura composta di baci ovunque, fino a fermarsi sopra la mia intimità scoperta. Mi tolse anche il reggiseno, ormai mancava solo lui.

Mi toccò il seno per poco, non si soffermò a lungo prima di togliersi finalmente i boxer e scoprire il suo membro ormai volenteroso. Lo volevamo tutti e due, in fondo.

Wrong || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora