Prologo

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Antonio era felicemente sposato e padre di due splendidi bambini, Maria e Francesco.

Conduceva la propria vita semplicemente, senza lussi o stravizi, dedicando il suo tempo libero alla famiglia.

Lo stipendio arrivava a malapena a soddisfare le esigenze mensili.

Grazie a un secondo lavoro a nero e a qualche piccolo sforzo, riusciva a dare alla sua famiglia una vita degna di esistenza su questa terra.

Con tanti sacrifici Antonio era riuscito ad arredare la casa in affitto e, attraverso un finanziamento, aveva avuto la possibilità di acquistare l'auto nuova fiammante.

La sua era una famiglia modello, anche se ogni tanto, purtroppo, la fine del mese si faceva sentire e nelle tasche venivano a mancare i soldi.

La moneta era diventata troppo forte, lo stipendio sempre quello mentre i prezzi dei beni e dei prodotti di prima necessità erano lievitati a dismisura.

L'Euro aveva fatto appena capolino.

E qualche volta, addirittura spesso, il pagamento della rata del finanziamento doveva slittare a una o forse due settimane dalla scadenza programmata.

Ma, fiducioso, sperava che prima o poi le cose si sarebbero messe a posto.

Il tempo passò in fretta, Antonio trovò una sistemazione migliore, una casa più grande e più accogliente.

Grazie al suo impegno sul lavoro, era passato a un incarico superiore e di responsabilità e questo aveva determinato anche l'aumento del suo stipendio.

Aveva onorato, anche se in ritardo, i pagamenti del vecchio finanziamento e si era liberato da ogni debito che aveva acquisito nel passato.

La vita familiare era diventata più agiata, i fine mese erano superati.

Anche se non si riusciva a creare un risparmio di famiglia, sembrava che ci fosse qualcuno al di fuori che organizzava il tutto, tante entrate e tante uscite.

I figli erano diventati grandi, Francesco stava per entrare nella maggiore età, a dicembre avrebbe compiuto diciotto anni.

Antonio voleva sbalordire suo figlio, voleva regalargli un'utilitaria, magari usata, ma avrebbe sicuramente fatto centro.

Erano diversi giorni che girava le concessionarie della sua città, si era preso appunti sulle auto che avevano il miglior rapporto prezzo, durata e qualità.

Aveva preso anche delle informazioni sul pagamento, poteva solo farlo attraverso finanziamenti, quelli che naturalmente proponevano le concessionarie.

Tasso d'interesse, durata, Taeg, Tan, si era scritto tutto sul taccuino.

Dopo una lunga riflessione e un calcolo su tutto, aveva preso la sua decisione, era di nascosto andato alla concessionaria, aveva prenotato l'autovettura e aveva portato tutta la documentazione per il finanziamento.

Una bella stretta di mano e si era dato appuntamento con il titolare della concessionaria al mercoledì successivo: quel giorno avrebbe portato suo figlio per il grande regalo.

Mercoledì arrivò molto presto. Quella mattina, rivolgendosi a Francesco: "Vieni con papà, dobbiamo andare a vedere una cosa per te".

Si avviarono tutti e due verso la concessionaria.

"Guarda Francesco, questa è la tua nuova auto, un regalo di papà per i tuoi diciotto anni"

"Ma papà è stupenda! Grazie! Posso vederla più da vicino?"

"Sì, tranquillo, aspettami qui che io vado a espletare le ultime formalità, poi appena ho terminato ce ne andiamo."

Antonio si avviò verso gli uffici della concessionaria.

"Scusate, sono il signor Antonio, sono venuto per l'acquisto dell'auto, devo mettere delle firme per il finanziamento e per il passaggio di proprietà."

"Ah sì, l'aspettavamo, la sua pratica è stata respinta."

"Come, che significa, respinta?"

"Sì, guardi, ci dispiace ma non possiamo finanziare il suo acquisto, c'è qualche problema."

"Ma, scusate, vi ho portato tutti i documenti e i miei modelli di reddito, ho una busta paga, sono anni che lavoro, che problemi ci sono... e poi adesso che sono venuto con mio figlio?!"

"Vede, la pratica di finanziamento è stata declinata in quanto lei è presente alla Centrale Rischi come cattivo pagatore per un finanziamento che ha acquisito circa dieci anni fa."

"Centrale Rischi!! Ma che significa questa Centrale Rischi..."

BANCAPIRINAWhere stories live. Discover now