Forty Four

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Finalmente siamo arrivati, prendo il manico della mia valigia e aspetto che anche Demon prenda la sua, osserva l'interno dell'aeroporto di Bogotá, sposta il suo sguardo verso di me,gli sorrido, 《andiamo?》 Lui annuisce mettendosi accanto a me, comincio a camminare diretta per l'uscita, mia madre non verrà, mi aspetta a casa. Esco dell'enorme edificio e faccio un respiro profondo e sollevato, Demon fa segnali ad un taxi di fermarsi, mi accorgo solo adesso di essere rimasta ferma a guardare incantata un punto non preciso,troppo impegnata a pensare, Demon mi richiama,lo raggiungo subito,posa le valigie nel bagagliaio ed entriamo dentro l'auto, 《Non mi capisce,e io non parlo spagnolo,pensaci tu》annuisco e dico all'autista di portarci a Barranquilla lui annuisce e si mette in viaggio. L'autista si ferma davanti alla staccionata consumata dal tempo,guardavo quella casa con imbarazzo,si,era casa mia, diedi i soldi all'autista e scesi dall'auto, Demon prese le valigie e mi raggiunse davanti "al cancello", sospiro, 《questa è casa mia,non è come la tua villa a Los Angeles, però non è male male》lui osserva ogni minimo dettaglio, lo sento sussurrare, lui sapeva delle mie condizioni economiche, e adesso che osservo meglio la casa mi vengono i brividi, entro nell'ingresso andando dritta verso la porta, sospiro un momento, mentre guardo la porta di legno massiccia, busso con forza, sento delle urla, per fortuna Demon non capisce cosa stiano urlando, busso ancora, silenzio, 《quien es?》posso farcela, nessun pensiero negativo, 《mamà soy yo, soy Emery》la porta si apre bruscamente e qualcuno si lancia addosso a me abbracciandomi forte, riconosco l'odore di muschio, è mio fratello Ramon, lo abbracciò senza pensarci, mi stringe fortissimo baciandomi tutta la faccia, 《esta,esta bien》 Ramon mi molla, e guarda in modo brusco Demon, mi guarda cercando di capire chi è, mio fratello sa parlare molto bene l'inglese, non ha bisogno che io traduca, 《Ramon lui è il mio ragazzo, Demon,  Demon lui è mio fratello, il maggiore di tutti, Ramon》 si osservano in cagnesco, ce qualcosa che non mi quadra, Ramon fa un sorriso tirato, mentre Demon si morde l'interno della guancia nervosamente, 《allora, dove sono gli altri? Non aveva aperto la mamma?》mio fratello sposta lo sguardo verso di me, 《 è scappata a sistemare il disastro in cucina, non appena ha visto che ci fosse lui con te》mi giro verso Demon, lui mi guarda spazientito, mi giro verso mio fratello, afferro la valigia e senza dare spiegazioni entro in casa facendo dei segnali a Demon di entrare, mi blocco davanti le scale di legno rovinate dall'umidità, troppo silenzio, mi guardo intorno e non appena mi giro verso l'entrata vedo correre 4 testoline verso di me, sorrido e mi abbasso per accogliere a braccia aperte le mie sorelle e mio fratello, superano Demon senza osservarlo minimamente e mi saltano addosso, ridono e io insieme a loro, 《hermana!!》urlano a squarciagola, 《hola niños》si alzano di dosso me, li guardo e mi metto seduta, sono cresciuti, Celia e Aurora sorridono facendo spuntare le loro adorabili fossette, Sofia e Fernando guardano Demon con curiosità, 《Demon loro sono le mie sorelle》 le indico una ad una, 《Aurora,Celia e Sofia》 loro si girano a guardarlo e gli sorridono salutandolo, 《lui invece è il mio mostriciattolo, Fernando》Demon gli sorride in un modo affettuoso, mentre Fernando, gli si aggrappa alla gamba abbracciandolo, wow, che affettuosità. Mi alzo ripulendomi i pantaloncini di dietro, mi metto le mani sui fianchi e osservo casa mia, non è proprio cambiata, è proprio come l'ho lasciata io tanti mesi fa, prendo per mano Demon e facendo attenzione andiamo verso la cucina, vedo mia madre raccogliere dei pezzi di vetro da per terra, so già cosa sia capitato qui dentro,non ho bisogno di chiedere, 《mamà》, lei si rialza frettolosamente da per terra e getta i pezzi di vetro nel lavandino,《ohh, mi niña》cammina velocemente verso di me abbracciandomi forte, ricambio subito, ci stacchiamo, 《mamà eso es mi novio》mia madre lo guardo un po' schifata, non gli sono mai piaciuti i tatuaggi, e penso che vedere Demon l'abbia traumatizzata, lui se ne accorge e si lecca il labbro inferiore, 《Demon lasciala perdere, comunque è mia madre》 lui annuisce fingendo uno dei suoi soliti sorrisi, 《mamà,papá donde es?》gli si riempiono gli occhi di lacrime, resto in silenzio, gli faccio un sorriso di consolazione e poi prendo Demon per mano, 《prenoto l'albergo?》 osservo Demon e annuisco, 《anche un auto》 lui annuisce, toglie la mano nella mia e si allontana per chiamare, mia madre mi guarda, 《me l'aspettavo diverso》 la guardo stupita, 《perché davanti a lui ti ostini a parlare in spagnolo, quando sai parlare benissimo la sua lingua?》lei sorride, 《non voglio che capisca ciò che ti dico》, la guardo infuriata, 《o parli la sua lingua, o io non ti rispondo più,  non passerò questa settimana parlando in spagnolo traducendo, quando tu sai parlare la sua lingua benissimo, questa si chiama maleducazione》 mia madre mi uccide con lo sguardo, mette le braccia incrociate facendole capire che la discussione è chiusa, 《dormirete qui?》io faccio un sospiro, 《no, Demon sta prenotando un albergo, non dormiremo qui》, lei corruccia la fronte, 《perché?》, 《non voglio che Demon conosca papà, potrebbe succedere un disastro, lui non scherza, e poi, non mi va che veda le vostre discussioni e soprattutto come ti alza le mani, o come torni ubriaco tutte le sere》lei resta in silenzio annuendo, 《noi torneremo domani, così andiamo a trovare la nonna, prenoterò un albergo lì, in modo da poter stare il più vicino possibile a lei》 mia madre continua ad annuire, 《così hai puntato in alto》 guardo mia madre in cagnesco, 《a me non importa dei suoi soldi, o di ciò che ha》lei alza un sopracciglio, 《quindi è ricco, ti sei messa con uno snob,proprio quel genere di persone che schifavi》《lui non è come gli altri, e adesso smettila!》sbarra la bocca, gli giro le spalle e me ne vado fuori, vado nel cortile, e vedo Demon parlare ancora al telefono girato di spalle, gli vado dietro abbracciandolo,lui intreccia la sua mano alla mia, non ha bisogno di guardare per sapere che sono io, 《Jeff ci sentiamo dopo, fammi sapere di Jenny, ciao》 chiude la chiamata e sospira, mi stacco per mettermi di fronte a lui per guardarlo in volto, 《cosa Jenny?》lui stacca gli occhi dal cellulare per guardarmi negli occhi, 《da quando i miei zii l'hanno portata in quel collegio, non fa altro che ribellarsi, picchiare le altre bambine e rifiutare di mangiare》《perché non provi a parlargli telefonicamente al momento? Forse sentire che suo fratello non l'ha abbandonata potrebbe farla calmare almeno un po', non credi?》lui fa no con la testa, 《ho esplicitamente chiesto alle suore del collegio di non accettare le sue richieste di volermi telefonare, finché non riprende a mangiare e a comportarsi educatamente》lo guardo male, 《Demon, è una bambina di soli 10 anni, ha perso la madre,il padre la ignora mentre aspetta un altro bambino che sta per nascere, è stata spedita in collegio in Germania, e vuoi che si comporti normalmente? Beh stai sbagliando di grosso, così non concluderai nulla》, lui si lecca il labbro inferiore innervosendosi,《so cosa sta passando mia sorella, ma finché non si calmeranno le acque, non posso farla tornare, rischierei che facessero del male anche a lei, e non potrei accettarlo, lo capisci?》la vena del suo collo si gonfia, gli metto le braccia intorno al collo e lo attiro verso di me, 《ok,se pensi sia la decisione giusta , io ti appoggio》 lui annuisce e mi stampa un bacio sulle labbra, 《ora andiamo in taxi in albergo, e domani andiamo a prendere l'auto? Oppure...》 non finisco di parlare che un clacson suona e mio fratello Fernando urla felice, guardo verso quel suono, e un BMW x4 si presenta alla mia vista, guardo Demon,  《stavi dicendo?》sorride soddisfatto, 《prendo le valigie》mi allontano da lui ed entro per prendere la mia e la sua di valigia, mia madre si avvicina a me, 《come no, non ti piacciono i suoi soldi nemmeno un po' 》, innervosita dalle sue parola la guardo incenerendola, 《non tutti sono come te mamma, non tutti, fanno le puttane per conquistare degli uomini ricchi per i soldi》lei resta in silenzio, esco dalla casa impugnando bene le valigie, vado dritta verso l'auto, Demon ha già aperto il cofano, prende le valigie e le posiziona all'interno,  le mie sorelle toccano l'auto e guardano i sedili, mio fratello Fernando è seduto al volante muovendo lo sterzo e fingendo di portare l'auto, mentre Ramon guarda da lontano, vado verso di lui, 《ho sentito tutto ciò che vi siete dette tu e mamma》 non toglie lo sguardo dall'auto,  《Ramon io...》, 《credo che tu e lui dovreste parlare su come ci siamo conosciuti io e lui》lo guardo corrucciando la fronte, 《Ramon che stai dicendo?》《ho detto, chiedi a lui, non aggiungo altro》 guardo per terra, ho la testa che mi scoppia, 《Emery andiamo!》 Demon mi chiama , mio fratello mi guarda negli occhi, lo fissò un ultima volta e poi gli giro le spalle correndo verso l'auto, le mie sorelle ci salutano, e Fernando ci manda baci, gli sorrido salutandoli, entro in auto chiudendo lo sportello, mi allaccio la cintura e mi metto comoda sul sedile in pelle, lui fa retromarcia e in poco tempo usciamo dalla mia abitazione, 《metti il navigatore》 annuisco impostando il luogo in cui dobbiamo andare, 《come fai a conoscere mio fratello Ramon?》lui serra la mascella, 《l'ho conosciuto a Madrid, in un locale》 annuisco, 《tutto qui?》lui respira affannosamente, 《che ti ha detto?》《nulla, sto rischiando di impazzire, perché mi ha fatto capire che ce qualcosa di losco sotto se voi due vi siete conosciuti, perciò Demon, ti prego, parla perché tutto questo mistero è stressante》, lui stringe il volante facendosi diventare le nocche bianche, 《mi ha chiesto se avessi della cocaina, gli serviva per cercare di tranquillizzarsi da i problemi famigliari che aveva, non lo conoscevo, e gli e l'ho venduta, il giorno seguente mi incontrò per strada e me ne chiese altra, ma non gli e la diedi, era l'unica bustina che avessi, ed era mia, solo per quello》resto in silenzio, mio fratello si droga, 《solo questo? Non ce altro?》lui  fa una strana espressione, 《in realtà credo che mi odi anche perché due sere dopo, sempre nello stesso locale, mi sono scopato la sua ragazza,mi pare si chiamasse...》 《Nora》 non lo faccio finire, 《si, come cazzo fai a saperlo?》sospiro rassegnata,《perché quando mio fratello tornò dal viaggio mi raccontò di come un pusher figlio di puttana si fosse scopato quella puttana della sua ex ragazza, adesso so di chi stesse parlando》lui ride,《potrei anche stargli simpatico》 arriccio il naso, 《non credo, al massimo cercherebbe di darti fuoco mentre dormi》 lui ride ancora, 《non ce l'hai con me?》《che senso avrebbe? È stato due anni fa, non sapevi fosse mio fratello e si,un po' incazzata lo sono in realtà, hai venduto coca a un minorenne, potrei denunciarti sai》 lui sorride, frena di botto, 《prego signorina, scenda dall'auto e vada in commissariato a piedi, e non sbagli il nome e cognome cortesemente, la ringrazio》rido, 《se vuoi scendo, ce sempre qualcuno disposto ad accompagnarmi in hotel》lui si blocca, 《se non smetti di sparare minchiate, ti metto il mio uccello in bocca, almeno così sarai impegnata》gli do uno schiaffo sul braccio, lui ride, 《andiamo dai, sono stanca》 lui guarda dritto togliendo il freno a mano nell'auto e inserendo la marcia, appoggio la testa nel finestrino e guardo come le case scorrono veloci. 《Prendi la valigia》, lo guardo male, 《veramente? Menomale che me l'hai detto tu, altrimenti l'avrei lasciata qui accanto all'auto, che sbadata》 dico ironica, lui si avvicina al mio orecchio, 《continua pure, ti farò essere meno ironica appena arriviamo in camera》 si allontana camminando, tenendo stretta dal manico la sua valigia nera, prendo la mia, so già cosa mi aspetterà, entro dentro l'hotel a 5 stelle guardandomi intorno, mi avvicino alla reception dove il mio ragazzo, sta già parlando con il receptionist, il mio sguardo viene attirato da un ragazzo e una ragazza bionda,  io quelli li conosco, e anche bene, il respiro mi si blocca, sbarro gli occhi, e comincio a scuotere il braccio di Demon, lui si interrompe dal chiedere il numero di stanza e mi fissa in modo brusco, 《Demon ho visto una cosa...una cosa che non avrei mai voluto vedere》 《me lo dici dopo》 si rigira verso il receptionist, lo fulmino con lo sguardo, incomincio a contorcermi le dita della mano destra, sento la sudorazione aumentare come i battiti del mio cuore, sono sicura di non aver sbagliato, anzi, sono certa al massimo, so chi erano, li ho riconosciuti perfettamente, ma com'è possibile? Lei...vengo distratta dalla voce di Demon, 《andiamo》lo fisso e prendo la valigia, comincio a camminare velocemente, lui mi sta dietro,《3° piano》 annuisco chiamando l'ascensore,  《che dovevi dirmi?》stringo il manico con forza, 《te lo dico dentro l'ascensore, i muri hanno orecchie e occhi》lui annuisce non prestandomi attenzione, troppo concentrato a guardare la rossa che "stranamente" si è abbassata proprio davanti a lui per raccogliere un'opuscolo di chissà che cosa, gli do uno schiaffo sul braccio,  lui si gira corrucciando la fronte, 《non corrucciare la fronte, te lo sei meritato》sospira annoiato, ma quanto ci sta per arrivare un ascensore, vedo in quale piano si trova, e con felicità, noto che si trova già al 2° piano, sta scendendo, il mio sguardo cade sulla rossa che si morde il labbro guardando Demon, lui sta guardando me, sa che morirebbe se osa solo guardarla di nuovo, respiro innervosita, lui lo nota e prova a non  ridere, 《ma sei scema o cosa?,non vedi che è fidanzato e sta con me? Smettila di provarci,non ti caga di striscio rossa》 lei mi guarda mortificata, gli altri turisti la guardano silenziosamente, Demon mi guarda in cagnesco, stufa del suo sguardo, e di questo cazzo di ascensore che è risalito al 4° piano, prendo la valigia, andando verso un altro ascensore, clicco il pulsante di chiamata e subito si aprono le porte, ho aspettato 10 minuti se non di più per quel dannato ascensore quando questo era già disponibile e senza che nessuno lo stesse usando, voglio uccidermi, entro dentro l'ascensore e con me entra un ragazzo alto e riccio,le porta stanno per chiudersi quando Demon le blocca entrando anche lui, alzo gli occhi al cielo, clicco il pulsante illuminato con una luce blu  con il numero 3 enorme stampato e aspetto che le porte si chiudino, il silenzio cala nell'ascensore mentre aspetto che esso arrivi al piano che ho cliccato, guardo nello specchio come Demon mi osservi incazzato nero, l'ascensore si blocca improvvisamente aprendo le porte, controllo il piano, ed è il 3°, finalmente, esco velocemente seguita da Demon e mi blocco, qual' è la stanza adesso? Lui mi supera senza dire nulla ,si è veramente incazzato, lo seguo senza obiettare. Dire che la stanza è fenomenale è dire poco, è stupenda, ha delle grandi vetrate che portano al balcone che dà la vista di tutta Barranquilla, metto la valigia di lato, prendo il pacco di sigarette e ne prendo una portandomela alle labbra, ho bisogno di fumare, è stata una giornata stressante, tra mia madre, mio fratello Ramon e Demon, la testa mi sta scoppiando, l'accendo e comincio a fumarla lentamente, Demon si mette davanti a me, 《non dire nulla, ho la testa che mi scoppia, mi sento stressata e non ho voglia di litigare》lui serra la mascella, 《non mi piace come.hai trattato quella ragazza di fronte a tutti》butto il fumo dalla bocca, 《non ti piace? Se l' è cercata, sapeva a cosa andava incontro e lei continuava a fare la puttana davanti hai miei occhi》 《non ti bastava che non la stessi calcolando? Dovevi per forza ridicolizzarla vero?》 《certo, infatti quando si è abbassata le ho guardato io il culo non tu, e si dovevo,  qual' è il problema? Perché te la difendi tanto?》 faccio un altro tiro, 《Emery non la sto difendendo, ma odio quando fai queste scenate di gelosia》 sospiro rumorosamente, 《beh, sono fatta così, non riesco a starmene zitta mentre una gallina dai capelli rossi ci prova spudoratamente con il mio ragazzo, SOTTO i miei occhi, tu avresti fatto di peggio》, 《invece no, mi sono trattenuto nell'uccidere quel figlio di puttana che ti osservava le tette》alzo un sopracciglio, 《io non...》 《non m'interessa, quello che voglio dirti e che devi smetterla di comportarti come una bambina, impara a fare la matura ogni tanto》 mi alzo dal letto andando verso il tavolo che tiene il portacenere, spengo la sigaretta e mi avvicino  lui, 《sono così, se non ti va bene possiamo...》 mi prende dal braccio sbattendomi contro il muro, 《non dirlo》 ringhia verso di me, schiudo le labbra, si allontana sedendosi nel letto,《cosa dovevo dirmi prima di cosi urgente da non poter aspettare》 il mio sguardo si incupisce e sono sicura anche di essere sbiancata in viso, 《Emery cos'è successo》 non è una domanda la sua, e come se me lo ordinasse di dirglielo, 《io...ho visto una cosa》 lui alza un sopracciglio, 《cos'hai visto? Parla cazzo》 《li ho visti》, lui dilata le narici, 《chi hai visto?!》sento il sangue pulsarmi alle vene e il cuore scoppiarmi, ti prego fa che non siano loro, fa che non sia lei.

𝑃𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛Donde viven las historias. Descúbrelo ahora