CAPITOLO 9 - Voglia di volare | Parte 3

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I teppisti uscirono dal loft e si diressero verso un'auto nera, con i vetri oscurati, dove li aspettava Marcos Ibarlucia. Uno guidava la macchina, mentre Marcos esaminava il pezzo di cristallo che aveva rubato. In realtà non lo esaminava per cercare le informazioni che conteneva, ma perché, conoscendo Bauer, supponeva che questo avrebbe potuto mettere un localizzatore sull'oggetto prima di consegnarlo. E non si sbagliava, trovò in una delle facce del cubo un piccolo chip che Nico aveva attaccato con l'obiettivo di riuscire a rintracciare l'oggetto. Marcos lo rimosse e lo gettò dal finestrino. Solo per infastidirlo, prese il cellulare e lo chiamò, attivando l'apparecchio che modifica la voce.
-Bauer... sei così scontato- disse Ibarlucia.
-E tu così codardo- rispose Nico -Non solo non ti fai vedere, ma mandi dei teppisti armati a derubarmi... Perché non vieni tu?
-Ti piacerebbe conoscere il mio volto, non è vero?
-Io credo che lo conoscerò a breve-
rispose Nicolas, e Marcos rise.
Chiuse la chiamata e si fermarono vicino ad un camion. Gli scagnozzi scesero dall'auto e salirono sull'altro veicolo, mentre Marcos continuò il percorso con la sua auto per arrivare al porto, dove aveva ormeggiato lo yacht in cui viveva. Rimase alcuni minuti nell'auto, esaminando affascinato il cubo di vetro. Prese una lente di ingrandimento e cominciò a esaminare attentamente le iscrizioni, ma improvvisamente qualcosa catturò la sua attenzione: in una fessura di una delle facce c'era un oggetto metallico piccolissimo incastrato. Lo rimosse e lo osservò attentamente, e improvvisamente ebbe un sussulto. Bauer aveva messo un localizzatore, ma non era quello che aveva rimosso. Quello che aveva gettato dal finestrino era un semplice oggetto per metterlo fuori strada, e quello che aveva tra le mani in quel preciso momento era il vero localizzatore. Guardò nello specchietto retrovisore dell'auto e rimase perplesso nel vedere che a pochi metri dietro alla sua auto, aveva appena parcheggiato la jeep di Nico. Sebbene non fosse ancora spuntato il sole, riuscì a riconoscere la sagoma di Bauer nella jeep.


Ibarlucia non aveva scampo; non poteva scappare con la sua auto dato che la jeep ostruiva l'uscita del parcheggio dal porto. Guardò sul retro della macchina, dove aveva alcuni oggetti d'antiquariato del negozio che aveva aperto come facciata per poter spiare Bauer. Tra gli oggetti individuò una maschera antica di Gilgamesh, il mitologico re di Babilonia. Nel frattempo, Nicolas era uscito dalla jeep e avanzava lentamente verso di lui. Si infilò la maschera per nascondere il suo volto, nascose il cubo in una tasca e tirò fuori una pistola dal vano portaoggetti, ma quando scese dall'auto notò che aveva perso di vista Bauer. Ad un tratto sentì una mano bloccargli la sua in cui teneva l'arma. Con un movimento rapido Nico lo costrinse a lasciarla andare e si ritrovarono in una lotta.
Ibarlucia era un milionario e molto potente, ma in quanto alla forza fisica era molto debole. A Nicolas bastò poco per metterlo al tappeto, a faccia in su.
-Sembra che io non sia così scontato, Ibarlucia- disse Nico con soddisfazione -Quello scontato sei stato tu che hai creduto al finto localizzatore. E sembra che alla fine vedrò la tua faccia... Ti toglierò la maschera, pagliaccio.
Era ponto a togliergli la maschera, ma in quel momento la torcia del sorvegliante del parcheggio li illuminò. Niso si distrasse e Ibarlucia lo colpì con una ginocchiata nell'inguine che lo fece contrarre dal dolore. Allora Ibarlucia colse l'occasione per scappare, ma Nico corse dietro di lui e riuscì a bloccarlo. Nel cadere, il cubo di vetro cadde dalla tasca della giacca di Marcos. Nico tentò di prenderlo, ma Ibarlucia lo afferrò per primo, e corse verso il perimetro del parcheggio che giungeva al fiume. Nico lo seguì e vide che Ibarlucia allungò il braccio con il cubo verso il fiume. Comprese immediatamente le sue intenzioni. Doveva solo scegliere tra Ibarlucia e il cubo. Il suo nemico sapeva che lui, prima di tutto, era un archeologo inveterato, quindi gettò il cubo nell'acqua e Nico si tuffò subito dopo.

Le prime luci dell'alba gli permisero di trovare il cubo, che galleggiava felicemente; ma aveva perso la possibilità di smascherare il suo avversario.



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Mi piacerebbe sapere cosa pensate del capitolo. Alla prossima! :)

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