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Preferite la copertina attuale o quella qui sopra?

《Quindi, tutto qui?》mi chiede il rosso seduto al mio fianco.

《Esatto, nulla di più e neanche nulla di meno.》gli rispondo.

《Hai una vita monotona, sai?》nota alzando un sopracciglio.

《Grazie Ed, senza di te non l'avrei mai detto.》gli dico sarcastico.

《È arrivato un cliente, a stasera!》mi dice mentre si allontana.

Continuo a bere il mio caffè privo di zucchero mentre mi guardo intorno.
Questa zona del bar/discoteca è molto carina e confortevole. Ci sono delle luci a neon attorno al bancone, forse per farlo risaltare. I tavolini sono circolari e disposti in maniera ordinata. Non sono molti, a causa dello spazio. La grande vetrata è vicino all'entrata, quindi anche dall'esterno si può notare chi c'è all'interno.

Quando ho finito il caffè appoggio nel tavolino i soldi ed esco. Credo sia una delle poche volte che arriverò in anticipo a lavoro. Insomma, un giorno da incorniciare.

Cammino per le strade del centro fino ad arrivare all'ospedale psichiatrico.

Come da copione saluto Will e prendo l'ascensore. Solitamente è vuoto, oppure c'è qualche infermiera. Invece oggi c'è un ragazzo che non ho mai visto. Probabilmente sarà un nuovo paziente, quindi faccio finta di nulla.

Casualmente entrambi dobbiamo uscire al secondo piano, quindi stiamo insieme più tempo del previsto.

Quest'uomo ha un che di inquietante. Non lo so spiegare, ma qualcosa mi dice di stargli distante. E così faccio: prendo il cellulare e scorro la bacheca di Facebook mentre aspetto di andare da Selena.

Appena le porte si aprono volo via come una foglia in autunno per colpa del vento.

Cerco la stanza della ragazza, senza successo. Decido di chiamare Will perché non ho il numero di Elizabeth.

Appena chiudo la chiamata tiro un sospiro di sollievo: non ho sbagliato piano. È la stanza numero 258, quindi è abbastanza vicina a quella di Zayn.

Con il suo dossier sotto il braccio, busso due volte di seguito. Aspetto qualche secondo e subito la porta si spalanca.
Finora è stata la più veloce. Sorrido sorpreso.

《Ciao, Selena.》le dico mentre lei si mette di lato per lasciarmi passare.

Lei ricambia il saluto e si va a sedere sul letto già sistemato.

《Come stai?》

Continuo a farle domande semplici e basilari per il primo quarto d'ora, così da poterla preparare ed aiutare.

Non è mai facile parlare dei propri problemi ed io, in primis, so quanto sia difficile essere obbligati ad aprirsi con qualcuno di cui non ci si fidi.

《Bene, ora possiamo parlare di ciò che è successo?》le chiedo dolcemente.

《Cosa intendi?》

《Lo sai benissimo, Selena. Intendo il motivo per cui sei qui. Vorrei che tu me lo dicessi.》spiego tranquillamente.

Lei si fa la coda e si prende tutto il tempo necessario per rispondere.

L'unico rumore che spezza il silenzio è lo scoccare dei secondi scanditi dall'orologio appeso alla parete, sopra il suo letto.

Ad un certo punto sospira.

《Ho... tentato il suicidio. All'età di diciassette anni.》lo dice con un tono gelido, come se la cosa non la toccasse minimamente.

Venom || Harry StylesWhere stories live. Discover now