41. 10 cose che odio di te

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Tornata a casa corsi in bagno per farmi una doccia calda. Ero incazzata nera con Claire. Non poteva semplicemente dire ad Harry che ero impegnata? No! Doveva specificare che ero con Liam. Harry mi aveva fatto capire che il mio ex non gli andava a genio, soprattutto perché Niall voleva che ci tornassi insieme. 

Claire l'aveva fatto per farlo ingelosire. Era l'unica spiegazione che riuscivo a darmi. 

In macchina non ero riuscita a sfogarmi perché Niall era con noi, ma l'avrei chiamata presto per farle una bella lavata di capo. Già le cose con Harry non andavano un granché bene, ci mancava solo Claire con le sue idee geniali.

Rimasi per un bel po' sotto il getto d'acqua a pensare e ripensare. Non sapevo se presentarmi in ufficio o meno. Harry non mi avrebbe rivolto neanche uno sguardo e io provavo ancora fastidio per le parole che mi aveva detto. 

Il lavoro poteva aspettare. Eravamo a un bel punto con l'album. Gli avevo fatto sentire delle canzoni, ne avevo scritte di nuove e un paio erano state incise. La musica poteva aspettare per un giorno. 

Passai tutta la giornata a guardare film d'amore su Netflix. Adoravo 10 cose che odio di te. Patrick, il protagonista, era così stronzo, ma avrebbe fatto di tutto per Cat. Per non parlare della poesia che lei scrisse per lui.

"Odio il modo in cui mi parli. E il tuo taglio di capelli. Odio il modo in cui guidi la mia macchina.
Odio quando mi fissi e il modo in cui leggi la mia mente. 
Ti odio talmente tanto che mi fa star male e mi fa anche scrivere poesie. Odio il modo in cui hai sempre ragione. Odio quando menti. Odio quando mi fai ridere, ancora peggio quando mi fai piangere. Odio quando non ci sei e il fatto che tu non abbia chiamato. Ma la cosa che odio di più è il fatto che io non riesca a odiarti , nemmeno un po', nemmeno un pochino, nemmeno niente."

Dedicherei ogni frase a una persona. Una sola. Quella che mi scombussola ogni parte del corpo quando mi è vicina.

Mi sentivo un'adolescente in piena crisi ormonale. Era questo l'effetto che Harry aveva su di me. Mi faceva sentire una ragazzina.

Arrivata la sera, non sapevo cosa fare. Mi stavo annoiando a livelli estremi e così decisi di chiamare Claire. Dopo aver litigato per circa un minuto, tornammo a parlare come se nulla fosse. Era così con Claire. Si litigava e poi si archiviava tutto. 

"Comunque te lo ripeto, non essere arrabbiata con Harry. Alla fine non state insieme, no?"

"No, però..."

"Però ti ha detto una miriade di frasi dolci e blablabla. Ok, Ary, ci sta. Probabilmente ci tiene, ma ti sei mai chiesta perché si comporta così?" domandò Claire.

"È una domanda che mi pongo da quando Niall me l'ha presentato" dissi, con una risata amara. 

"Niall, ecco, può essere che è lui a preoccupare Harry. Non sa come gestire la situazione, proprio come te". Seguirono attimi di silenzio in cui iniziai a pesare le parole di Claire. Non aveva tutti i torti. Harry non mi aveva messo un anello al dito, non mi aveva detto di amarmi e poi c'era il fattore Niall. Probabilmente avrei affrontato la situazione in modo diverso, ma Harry ed io non eravamo la stessa persona. Non avremmo mai reagito allo stesso modo.

"Pensaci bene. È normale che tra voi sia solo sesso. Non sarà sesso occasionale, ma neanche amore" continuò la bionda. 

"Ma io mi sento così bene quando sto con lui" mi lamentai. 

"Come ti ho detto, non è nulla di occasionale, ma se non vi siete neanche detti ti amo ed è da pochissimo che avete provato a frequentarvi, non mettergli fretta. È pur sempre un uomo"

▪G R E E N▪ {H.S} Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora