Opposite poles | Hyunjin;; AU

Capitolo 20

Era finalmente arrivato il weekend. Yijoo era ancora incredula che sarebbe riuscita a controllare i suoi poteri. Un obbiettivo a lungo termine, che dopo tanto tempo era riuscita a raggiungere.

Hyunjin e Yijoo non dissero nulla agli altri, i genitori della ragazza si sarebbero preoccupati sicuramente e le avrebbero intralciato la strada. Così, dissero che sarebbero andati a fare una gita di "coppia" in campeggio.

Con le loro attrezzature da montagna si incamminarono, per poi incontrarsi con Jisung fuori città.《Oh, c'è anche il tuo amico?》commentò il biondo sorpreso《Il suo ragazzo.》corresse Hyunjin, guardando l'altro ragazzo con aria di sfida.《Sì, nessuno si fida di te Jisung.》disse Yijoo sbuffando《Va bene, meglio ci sia anche lui!》rispose Jisung, iniziando a camminare verso l'auto.
Non durò molto in viaggio, appena arrivarono davanti ad un sentiero, continuarono a piedi. Né Hyunjin né Yijoo avevano mai visto quel posto, tanto misterioso quanto affascinante. Erano in un bosco, ancora illuminato dal sole.
《Quanto ci metteremo ad arrivare?》chiese Hyunjin, già stufo dopo dieci minuti di camminata.《Tanto, Hwang Hyunjin. Per questo ho detto di portare tenda e sacchi a pelo.》rispose il biondo《Quindi staremo qui una notte? Due?》domandò Yijoo《Una notte basta, a meno che il tuo ragazzo continui a camminare come una lumaca》Hyunjin, il fondo alla fila, fece una smorfia. In effetti era abituato ad usare la sua super velocità, però Jisung non avrebbe dovuto sapere del suo segreto. Ma il biondo era troppo curioso e ficcanaso per non essersi mai interessato alla cosa.《Ora vuoi dirmi qual è la meta? In pratica noi ti stiamo seguendo senza saper dove andare》disse Yijoo《Abbi pazienza Yijoo.》Ancora una volta il ragazzo le chiuse le porte in faccia. Lei era eccitata di diventare una strega "completa", ma tutto quel mistero le metteva ansia.
I piedi erano addolorati, ma loro non spesero un secondo per riposarsi.

Il sole calava e più la meta si avvicinava, più Yijoo sentiva un senso di sconforto sulla pelle e quella sensazione le dava più timore che sicurezza.《Jisung...sai dove stai andando vero?》chiese《Certo!》
《Sento che stiamo sbagliando strada》commentò Hyunjin《Senti, puoi lasciare la tua negatività da parte?》ribattè Jisung guardandolo male.《Forse sei tu》disse il moro.《Piantatela voi due.》intervenne Yijoo《Senti Jisung...ci sei già andato lì?》chiese poi avvicinandosi al biondo《N-No...ma so dove stiamo andando, basta farti problemi》La ragazza sbuffò《Sono l'unica a cui sembra ci sia qualcosa di strano?》
《Sì》rispose Jisung.《Io ho fame》disse Hyunjin.
Erano ormai le udici passate, le loro gambe tremavano per la fatica e decisero di prendere una pausa. Arrivati su una collinetta, si fermarono lì.《Ragazzi facciamo così, voi montate le tende e io faccio da mangiare. Okay?》propose Yijoo tirando pentole e pacchi di ramen dallo zaino《È una sera, non il cenone di Natale. Sai?!》scherzò Jisung《Zitto e aiutami a montare la tenda》commentò il moro sbuffando. I due ragazzi sistemarono le tende una accanto all'altra, mentre Yijoo accese un falò per scaldarci sù il ramen.
Da brava "casalinga", distribuì i piatti ai ragazzi e si misero a mangiare.
《Ora hai intenzione di dirmi ciò che mi aspetta lassù?》chiese《No, Yijoo. Ti rovini la sorpresa.》rispose il biondo.
Appena finirono di mangiare, entrarono nelle tende per la notte. Yijoo e Hyunjin in una, Jisung nell'altra.

《Indovina...》sussurrò Jisung al telefono《C'è anche il vampiro.》continuò《Non sospetta nulla la ragazza, vero?》
《No, tranquillo.》
《Sono fiero di mio figlio, sei riuscito a immischiare la strega più potente di Seoul!》
《Non per molto, padre.》
《Mh? Cos'hai intenzione dj fare Jisung? Ti avverto, non far nulla al di fuori del piano.》
《Papà, non saresti felice di avere come figlio lo stregone più potente di Seoul? Anzi, del mondo!》
《No Jisung, sai qual è l'unico desiderio della nostra famiglia. Sterminare i vampiri, come è sempre stato e sempre sarà.》
《Devi stare tranquillo, il vampiro ce l'ho già sott'occhio.》
Ad interrompere la chiamata, fu un urlo.《Ti devo lasciare papà, ciao.》