Capitolo 2

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I'm scared

Caro diario,

Sto scappando.
Sto scappando dagli altri.
Piú precisamente da Levi. Non voglio innamorarmi ancora di piú,non voglio ferirmi pensando che non mi amerà mai.

Arrivo in anticipo a scuola,non litigo più con lui e non lo guardo più negli occhi.
Lui sembra aver capito che lo sto evitando,ha provato più volte a parlarmi,a chiedermi cos'ho.
Ogni volta,però,lo ignoravo.

Ho provato a stargli distante,con tutte le mie forze,ma continuo ad andare ogni giorno alla sala di musica e ad ascoltarlo al pianoforte.

Mi ricordo ancora la prima volta che suonammo insieme.
Io ero terribilmente in ansia,ma appena iniziammo a suonare,tutte le preoccupazioni erano volate via,come se non fossero mai esistite.
C'eravamo solo io,Levi e il pianoforte.
Io voglio rivivere quei momenti,e ogni volta che lo ascolto spero che mi riscopra come la prima volta.
Ma me ne vado sempre prima che tutto ciò succeda.
Non voglio far ferire entrambi.
Non voglio far morire entrambi dentro.

Mi devo tenere a debita distanza.
Io lo amo troppo per ferirlo.

Ma la verità é che sono solo un bugiardo.
Tutto ciò che sto scrivendo ora non é quello che voglio davvero,non starò mai troppo distante da Levi,non posso.
Io mi ero ripromesso di vivere,e vivrò.

Ma ho paura.
Ho costantemente la paura che un giorno di questi sia il mio ultimo giorno.
E ho paura,cazzo.
Se la chemioterapia non funzionasse mi dovrò preparare per l'operazione e stare in ospedale.
Potrei farcela operandomi,
Ma se non é così?
Se dopo l'operazione non mi risvegliassi più?

Se morirò,io chiederò di dare questo diario a Levi,che lo legga e mi capisca,che pensi quanto sia stato stupido a pensare queste cose.

Se stai leggendo,Levi,per favore non piangere.
Non so se ti sarai innamorato di me e che quindi in questo momento sei distrutto.
Non so se in questo momento stai provando solo pena e disgusto nei miei confronti.
Ma ti prego,in tutti e due i casi,vivi la tua vita.
Per favore sorridi, innamorati,vivi.

Ti supplico di sorridere e di essere felice,ma non fingendo.
Non fingere di essere felice,in quel caso é meglio che resti come sei.
Io sto fingendo di essere felice,sto indossando una maschera.
Non so più chi sono ormai,sono paralizzato.
Sto combattendo i miei demoni,sono triste,ma cerco di superarla.
Per favore,combatti anche tu i tuoi demoni.

Se in questo momento provi solo disgusto per me,mi dispiace.
Non é stata una mia scelta quella di amarti.

Sono veramente queste le cose che Eren pensava? Lui mi ama e vuole che io sia felice,ma ha paura.

'Eren,non proverò mai disgusto nei tuoi confronti. Anch'io ti amo,piccolo'

Richiudo il diario.
"Sarò felice,Eren,te lo prometto. Ma solo se tu starai al mio fianco.
Sei tu la mia felicità,quindi adesso io ti chiedo di combattere,per noi."

°°°°°
(Allora vorrei fare questa storia in terza persona,questo é un capitolo di prova,poi ditemi se preferite in prima o terza persona,grazie :3)

Rincasati,i due innamorati si misero a pensare,a ricordarsi quei piccoli momenti che avevano passato insieme in quel freddo pomeriggio d'ottobre.
I loro cuori battevano ancora velocemente nei loro petti.
Sapevano che non dovevano fare delle cose del genere,erano alunno e professore,nessuno l'avrebbe mai vista bene.
Ma,comunque a loro non importava,cercavano di far felice la loro cotta attraverso piccoli,ma significativi,gesti.
Loro,non sapendolo,si dichiaravano continuamente il loro amore.
Come? Vi starete chiedendo.
Beh,loro con il semplice incrocio di sguardi si dichiaravano l'un l'altro.
Quegli sguardi indicavano lussuria,amore.
Ma loro erano troppo ingenui per capirlo,o almeno,l'avevano capito,ma gli pareva impossibile che i loro sentimenti fossero ricambiati.

*Save me from the death//Ereri\\Onde histórias criam vida. Descubra agora