Capitolo 17

3.4K 94 1
                                    

Lunedì 13 aprile 2019
📍Barcellona, Spagna
18:30.
Charles non è ancora arrivato eppure sono sicura che questo sia l'orario giusto.
18:35.
Forse ha avuto dei problemi con la sorpresa.
18:40.
Forse si è scordato della sorpresa.
Forse si è scordato di me.
18:45.
Finalmente qualcuno bussa alla mia porta.
Quando la apro e trovo Charles tiro un sospiro di sollievo.
"Scusami. Io e la puntualità non andiamo d'accordo." Esordisce Charles ridendo grattandosi la nuca imbarazzato.
"Tranquillo. Noi tedeschi siamo anche fin troppo puntali... Ad eccezione di Seb."
"Io poi sempre in ritardo proprio la tedesca dovevo scegliere?"Afferma il pilota roteando gli occhi al cielo per poi abbracciarmi.
"Stronzo!" Dico io tirandogli un coppino. "Possiamo andare? Voglio sapere che cosa è la sorpresa." Continuo afferandogli la mano.

Poco dopo le nostre mani sono ancora intrecciate solo che adesso non siamo più in hotel ma nella pit lane del circuito.
Poi Charles bussa alla serranda di quello che è stato il suo box per tutto il week end.
Il suo menager apre la saracinesca e a fianco alla SF 90 numero 16 c'è una Yamaha R1.
Subito capisco le intenzioni di Charles.
Mi porto le mani sul viso meravigliata.
"Oddio Charles...io... Non ci credo."Sono le uniche parole che riesco a dire.
" Vuoi fare un giro con me? "Domanda abbracciandomi da dietro.
Mi sento il cuore a mille come nella canzone di Calcutta.
" Con quel giogliellino andrei ovunque."Affermo osservando il telaio, le rifiniture, gli scarichi, le pasticche di quel capolavoro giapponese.
"Lo prendo come un sí... Nel box c'è una tenda con una tuta S e un mio casco. Dopo che li avrai indossati scenderemo in pista e faremo due giri: uno per conoscere il tracciato e uno per gareggiare.Okay?"
"E cosa ci giochiamo?" Domando stuzzicando il monegasco.
"Se vinco io tu mi ospiti a Bologna per una settimana se vinci tu ti ospito una settimana a Monaco." Propone lui poggiando le sue mani suoi miei fianchi.
"Ci sto." Affermo sciogliendo la sua presa per stringergli la mano.
"Ho solo un'altra domanda." Continuo io.
"Dica."
"È legale quello che stiamo per fare?"
"Vettel dimentichi che il mio manager è il foglio del capo.Ora va a cambiarti."
"Ti farò il culo." Affermo voltandogli le spalle.
"Contaci." Afferma in tono ironico.
Quando entro un quella sorta di spogliatoio inizio levandomi i miei vestiti poi indosso la tuta termica nera, una tuta in pelle del medesimo colore, gli stivaletti e mi guardo allo specchio.
Vedo riflessa l'Angelika che sarei sempre voluta diventare: pilota di motogp.
Ma i suoi sogni erano rimasti atterra come il suo corpo e la sua minimo to il giorno dell'incidente.
Poi il mio sguardo si posa sul casco di Charles.
Scuoto la testa e mi distraggo dai miei pensieri.
Indosso il casco, esco dallo spogliatoio e noto che Chalerles si è già calato nell'abitacolo così io monto in sella alla Yamaha.
Inizio ad accarezzare il serbatoio e a cercare di ricordare il circuito.
Ho girato in moto sia al Mugello che a Misano, ma mai su circuiti internazionali, mi sento comunque abbastanza sicura perché ho visto così tante gare che mi sembra di conoscere il Montmeló a memoria.
Ci lanciamo un'ultima occhiata di sfida, abbassiamo le visiere dei caschi e iniziamo il giro di riscaldsmento.

Già dalla prime curve noto che in macchina questo circuito è più veloce rispetto alle moto, infatti io faccio curva3 a 170 km/h e Charles supera i 200.
Quando inizia l' "hot lap" cerco di sfruttare al meglio curva 1,2 e 11 e cerco di mettere una pezza in curva 3 e 6 accarezzando i cordoli.
Una volta arrivati nell'ultimo settore so di avere un vantaggio: la variante della motogp ti immette a tutta velocità sul rettilineo e questa è la mia unica possibilità di abbattere e battere il numero 16.
Tutto procede secondo i piani infatti esco con più spinta da curva 13, spalanco il gas, mi metto in carena e taglio il traguardo prima di pochi millesimi e per pavoneggiarmi un po' e per ribadire a Charles chi è che ha vinto inchiodo bruscamente facendo sollevare il posteriore della moto di un metro.
Poi il monegasco mi affianca e esordisco:"Il predistinato si è fatto battere da un ragazza con la metà delle ruote."
"A Quanto pare... Ti aspetto sabato a Monaco."Afferma per poi farmi l'occhiolino.
Io faccio scodinzolare il posteriore lasciando una striscia nera sull'asfalto e facendo uscire un po' di fumo bianco dagli scarichi per poi tornare al box soddisfatta perché sono l'unica a poter dire di aver battuto Charles Leclerc con una moto.

||Charles||
Dopo aver posato la SF90 e la R1 al box porto Angelika su una collina che si affaccia sul secondo settore del circuito.
Resto a contemplarla per un periodo di tempo indeterminato: i capelli scompigliati, la tuta in pelle abbassata in vita lasciando spazio a quella termica che disegna alla perfezione le curve di Angelika, la fronte imperlata di sudore, il viso illuminato dai colori del tramonto.
Se qualcuno mi dicesse che in questo momento nella mia stanza d'hotel c'è una modella in langerie pronta a soddisfare ogni mia necessità io comunque resterei qui ad ammirare Angelika perché con quella tuta è se stessa e non c'è niente di più bello di una donna che ha il coraggio di esserlo.
Decido così di annualare la distanza che separa me e la tedesca prendendola in braccio e facendola sedere a cavalcioni su di me tenendo ben salda la presa sui glutei.
"Pronta per Monaco?" Domando sorridente poggiando la fronte sulla sua.
"Io sono nata pronta."Afferma lei iniziando a giocare con il colletto della mia tutta senza scrollare la sua fronte dalla mia.
"Charles posso farti una domanda?" Mi chiede abbassando lo sguardo quasi a nascondersi.
"Certo." Rispondo tranquillo cercando di ristabilire il contatto visivo, ma il mio tentativo fallisce.
"Noi cosa siamo?"Domanda ancora con lo sguardo basso. In realtà questa domanda mi ha colto di sorpresa.
Non saprei cosa rispondere così forse per la prima volta nella mia vita mi affido all'istinto e non alla ragione.
"Tu mi piaci." Affermo sicuro per poi far unire le nostre labbra in un bacio che vorrei non finisse mai.
"Anche tu mi piaci." Sussura sulle mie labbra per poi far ricongiungere le nostre lingue.
La loro danza però viene interrotta dalla suoneria del mio cellulare.
Guardo lo screen e vedo che a chiamarmi è la mia P.R. Mia.
Non posso non rispondere.
Mimo uno scusa ad Angelika che mi sorride e rispondo al telefono.
Quando Mia mi dice che sono in ritardo per le reunione con la Pirelli impreco e attacco al telefono.
"Angy sono in ritardo per un incontro con la Pirelli. Ci vediamo in questi giorni." Affermo alzandomi per poi chinarmi e schioccarle un ultimo bacio sulle labbra.
"A bientot mon grant." Mi congeda godendosi il sole che le accarezza la pelle dolcemente mentre io mi avvio all'hospitality Ferrari.

🌹Spazio autrice
Ho scritto questo capitolo un po' diverso dal solito per portarvi nel mio mondo: le due ruote🏍️ e spero abbaiate apprezzato❤️
P. S.
Staró via per una settimana ma cercherò comunque di tenervi aggiornate😉
Love you❤️

Non voglio perderti |Charles Leclerc| InstagramWhere stories live. Discover now