Due yogurt magri

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Il mattino seguente Leonardo venne svegliato da un invitante profumo di caffè e dal rumore di un cucchiaino che, dedusse nel dormiveglia, stava sbattendo ritmicamente contro una tazzina.
Il ragazzo aprì gli occhi e ci mise un attimo a riconoscere il soggiorno di Alice, illuminato da una tenue luce mattutina offuscata dalle nuvole e con uno scatolone da trasloco ancora aperto.
Camminò scalzo fino alla stanza della ragazza e, facendo capolino senza sporgersi troppo dalla porta per non disturbare, e vide solamente Camilla dormire rannicchiata nel matrimoniale di Alice.
Non aveva mai dormito a casa di una ragazza e, tentò di ricordare, neanche da amici.
Poi un sussurro alle sue spalle lo risvegliò dal torpore, e un tocco leggerissimo sulla spalla lo fece ritornare alla realtà.
<<Facciamo colazione o aspettiamo che si svegli?>>
Il ragazzo lanciò un'ultima occhiata alla bionda, ma la ragazza dormiva così profondamente che sarebbe stato un peccato svegliarla.

I due si diressero in cucina, dove Alice, sul tavolo, aveva disposto ordinatamente un piatto colmo di biscotti alla cannella, una torta di mele e della frutta.
<<Non hai uno yogurt?>> chiese Leonardo <<Ho bisogno di riempirmi di proteine>>.
Alice rise <<Forse mamma ha comprato solo quelli vegani...ah no, aspetta...ci sono solo due yogurt magri alla fragola>>.
<<Che vuoi che sia...forse due yogurt magri ne fanno uno grasso>>.

Scoppiarono entrambi in una fragorosa risata. Questa inevitabilmente svegliò Camilla che, accigliata e spettinata, si diresse in cucina.
<<Ho sognato di baciare Cesare>> disse senza neanche salutare i due ragazzi piegati in due dalle risate. Alice si immobilizzò.
<<Già ieri sera hai blaterato qualcosa a riguardo, soprattutto prima di dormire>>.

E raccontò di come, aiutandola a svestirsi e a struccarsi, aveva dovuto subire le "paranoie" della bionda, che sosteneva non solo di aver baciato il ragazzo delle bustine di zucchero cadute, ma di aver ottenuto anche il numero di telefono di quest'ultimo.
<<Io non lo so, questa storia non mi convince>> sentenziò Leonardo alla fine del racconto <<E non capisco neanche cosa ci trovi in lui>>.
<<È molto semplice>> esordì Camilla ignorando l'ultimo commento <<Basta prendere il telefono e vedere se c'è il numero. Ora guardo e se c'è mi dovete una pizza>>.

Si sa che quando le soluzioni sembrano facili c'è sempre un inganno. Per quanto cercarono il cellulare in casa di Alice, le due ragazze non lo trovarono. In tutto questo Leonardo preferì fare colazione, sostenendo di "non avere la forza per fare nulla senza una buona colazione" , ricevendo non solo un'occhiataccia da entrambe ma anche la nomina di "egoista insensibile".
E mentre Alice si stava contorcendo tra la poltrona e il divano per controllare se, per caso, il cellulare fosse nascosto sotto un mobile, caduto lì per caso, il cellulare di Leonardo squillò sopra il divano.
<<Camilla, siccome sei tu la più vicina guarda chi è e rispondi>>.

Senza neanche avere il tempo di dire "Pronto?", Camilla riconobbe la voce dall'altra parte della cornetta.
<<Leonardo, credo di avere la borsa della tua amica>>.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 24, 2019 ⏰

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