genitori

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<quando parti con i tuoi genitori guardali>
Lo rimporverò il padre
Il ragazzo si costrinse ad alzare lo sguardo.
<ciao Mamma, ciao papà>
Ripetè guardandoli negli occhi.
La donna lo guardò.
<Shouta, hai la divisa stropicciata>
Shouta si sistemò la giacca senza fiatare
<come va la scuola Shouta?>
Chiese invece l'uomo.

Shouta si era sempre chiesto il perchè di quella domanda, vedevano i suoi voti dal registro elettronico e non avevano alcun bisogno di domandare
<la mia media è sempre la stessa>
<poteva aumentare>
Si limitò a commentare suo padre.
Shouta strinse i denti
<hai ragione, la migliorerò>
L'uomo fece un gesto seccato
<va via>
Shouta si allontanò, ma riuscì comunque a sentire suo padre che parlava con sua madre
<"la migliorerò" tsk. E ci voleva tanto?>.

Shouta sospirò e si chiuse in camera sua.
Avrebbe voluto chiamare Hizashi, voleva sentire la sua voce, ma se avesse parlato al telefono quei due si sarebbero arrabbiati.
Accese il telefono e scrisse ad Hizashi

Shouta: hey Hizashi-kun

SHOUTA! ciao! :Hizashi

Shouta: urli anche nei messaggi?

Certo! :Hizashi
Che fai? Non eri impegnato? :Hizashi

Shouta: più che altro sono bloccato in casa, avevo voglia di parlare con te

Ah ok, allora sono a tua disposizione! :Hizashi

Shouta chattò con Hizashi per tutto il pomeriggio, finchè i suoi genitori non lo chiamarono per la cena.
Almeno aveva quella libertà, finchè i suoi voti sarebbero rimasti alti avrebbe potuto fare quel che voleva, se stava zitto in camera sua.
Non che i suoi genitori lo picchiassero, o che fossero violenti, non l'avevano mai toccato, sembravano essere quasi schifati da Shouta e per il ragazzo era anche peggio dei pugni.
I lividi spariscono, il dolore fisico passa... ma quello no.

Shouta andò avanti così per due settimane, tornando a casa subito dopo la scuola, chattando con Hizashi nel pomeriggio.
Un giorno finalmente i suoi genitori lo imformarono che sarebbero stati via per motivi di lavoro e che avrebbero dormito fuori.

Shouta tentò di nascondere il suo entusiasmo per la notizia, ma una volta arrivato a scuola invitò Hizashi a casa sua.
Anche se non l'avrebbe mai detto al biondo gli mancava.
Certo, si vedevano ogni giorno a scuola, ed ogni tanto riuscivano a scambiarsi qualche bacio, ma alla fine non erano mai soli.

Dopo la scuola Hizashi seguì Shouta fino alla casa di quest'ultimo.

Shouta non aveva voglia di fare nulla, se non appoggiare la testa sul petto di Hizashi e restare così, abbracciato a lui.
E fu quel che fece, Hizashi lo strinse a sè con un braccio ed il corvino chiuse gli occhi.

Dopo un po di tempo, nessuno dei due sapeva quanto, Shouta si sollevò leggermente e baciò velocemente Hizashi.
Mentre il corvino si allontanava il biondo lo tirò di nuovo verso di sè facendo scontrare nuovamente le loro labbra.





Ed i genitori di Shouta scelsero proprio quel momento per entrare in casa.














[Angolo persona-che-non-aggiorna-da-troppo]

Hem... scusate...
*schiva vari missili*
Perdonatemi non aggiorno da una vita, ma sono al mare quindi ho poco tempo, ma aggiornerò appena possibile lo giuro!

fra i banchi -- maizawa/erasermicHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin