Prologo: il Duo Nero-le origini (parte 2)

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Yokohama, villa, 5:33 pm

"Ehi voi , fermi dove siete!"
Alle spalle dei due ragazzi c'era un uomo in divisa che puntava loro contro la pistola "pensavo che avesse chiamato i rinforzi, invece siete solo due mocciosi, la Port Mafia è a corto di personale? Oppure quel Randou non è un tipo molto popolare?" "Randou?" chiese Chuuya "È il nome dell'uomo con cui stiamo andando a parlare, la persona che ti stava bloccando con la sua abilità speciale." "Oh, quindi è lui." poi il rosso si rivolse al soldato "Ehi vecchio, vediamo tutti e due di risparmiare tempo. Per prima cosa tu ora mi spari, poi io ricambio sparandoti dritto dritto nel quartiere vicino. Così poi faccio il culo ai tuoi uomini rimasti, e siamo a posto" Dazai nel frattempo si spostò alle spalle dell'uomo "Accidenti Chuuya, potresti semplicemente ingannarlo per ottenere qualche informazione. Tu sei della squadra tattica del GSS, vero? Gerhardt Security Service. Prima erano un'agenzia di sicurezza privata sovvenzionata da fondi esteri, a cui poi tagliarono i sussidi, e adesso è un'organizzazione illegale in tutto e per tutto" mentre il moro parlava il soldato gli puntò una pistola alla nuca mentre teneva la mitraglietta puntata verso Chuuya "Dici il vero. Sappi che non ci andrò piano con voi solo perché siete dei bambini" il rosso fece una smorfia diverita "allora mettimi alla prova, vecchio" dettò ciò attivò il proprio potere e si avvicinò alla canna del fucile fino a toccarla con la fronte, in quel momento entrambe le armi divennero tanto pesanti da fare crollare in ginocchio il nemico incrinando il terreno sotto di lui. Egli alzò appena lo sguardo "maledetto. Sei Nakahara Chuuya delle pecore, giusto? Quindi è vero che sei caduto nelle mani della Port Mafia" il diretto interessato mise a tacere il soldato spingendogli la testa contro il pavimento con un piede "non farmi incazzare con queste idiozie, brutto idiota!" "Wow, sei incredibile Chuuya" mai voce fu più ironica di quella di Dazai allora "ehi, tu te ne sei stato con le mani in mano a guardare per tutto il tempo" "no, ero impegnato a raccogliere informazioni dal dispositivo di comunicazione che gli ho rubato e a quanto pare stanno arrivando i rinforzi per il tizio che hai appena pestato" sospirò "agisci senza pensare e io mi trovo un sacco di lavoro in più!".
In un attimo i due si trovarono circondati da uomini armati "beh? Volete finire piantati anche voi nel terreno come il vostro amico?" Chuuya rimase così strafottente anche quando uno di essi aprí il fuoco, si scompose solo quando venne chiamato nanerottolo dello stesso che diede l'ordine. Uno dei proiettili aprí un taglietto sulla guancia di Dazai.
"Chi hai chiamato nanerottolo, brutto stronzo?" Il volto del ragazzo assunse un'espressione furiosa. I bossolotti indirizzati verso di lui si fermarono a contatto con la sua pelle, senza forarla. Erano fermi a mezz'aria, in balia del potere del rosso. "Guarda che ho solo quindici anni. Sto ancora crescendo!" con un calcio, in un attimo essi vennero rimandati ai mittenti con il doppio della forza decimando le forze nemiche. Dopodiché staccò parte del terreno sotto di lui e si alzò in volo dividendo in due il masso che aveva sollevato con un calcio e poi spedirne le parti verso gli uomini della GSS. Dopo una violenta lotta, resa tale solo da Chuuya, egli ebbe la meglio e si avvicinò al primo soldato che li aveva attaccati. "Dimmi il motivo dell'attacco. Cosa sapete di Arahabaki?" egli fece silenzio, non avrebbe mai parlato, il rosso passò oltre andando verso la villa, mentre Dazai si fermò ai piedi dell'uomo "Poverino. Fa male vero? Ormai non c'è più nulla da fare. Ti mancheranno circa cinque minuti prima di morire. Cinque minuti di dolore infernale. Io non riuscirei a sopportarlo" la voce di Dazai era calma, inquietante, come il suo sguardo "vuoi che metta fine alle tue sofferenze con questa pistola? Se la tua risposta è sì dovresti dirlo ora che riesci ancora a parlare" "Sparami...ti prego" il nemico era ormai in una pozza di sangue e respirava a fatica. Dazai su alzò in tutta calma "va bene" e gli puntò la pistola contro sparando uno dopo l'altro 13 colpi "è più di quanto ti meriti" sul volto aveva un sorriso sadico e gli occhi erano sgranati, come per godersi il momento in cui la vita avrebbe lasciato il corpo dell'uomo.
Prima che partisse il quattordicesimo colpo Chuuya diede un calcio alla mano di Dazai facendo volare via l'arma "Non serve a niente sparare ai cadaveri" aveva uno sguardo serio, leggermente preoccupato per il comportamento dell'altro. Il moro sembrò tornare in sé a quelle parole e sollevò leggermente la testa "Hai ragione. Hai proprio ragione" dopodiché si avviò anche lui verso la villa seguito dal Re, infine continuò "probabilmente quello che hai detto è vero, sarebbe il modo normale di pensarla."

Per una notte soltanto?~SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora