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• Sofia's pov •

Tommaso è andato a festeggiare il compleanno di un suo amico in discoteca; mi aveva chiesto di accompagnarlo ma ho preferito rimanere a casa, non essendo del tutto in forma. Stephan, invece, è in ritiro e, come al solito, mi ha appena mandato la buonanotte. Sorrido al suo messaggio e, dopo avergli risposto, blocco il telefono, ritornando al mio film.

La chiave nella serratura della porta d'ingresso mi fa sobbalzare; devo essermi addormentata da un bel po'. Sento il rumore delle chiavi appoggiate sopra il mobile all'ingresso e sento i passi avvicinarsi.

«Hey» saluto Tommaso che si regge a stento in piedi; con la grazia di un elefante, si siede accanto a me e subito appiccica le labbra contro il mio collo. Trova un mio lamento, ma non ci dà importanza e continua imperterrito a baciarmi «Tommy, sei ubriaco»

Biascica qualcosa che non riesco a comprendere; è la prima volta che torna a casa così ubriaco. Forse, è meglio che finisca la sua serata a letto «Dai, andiamo a dormire»

«No» mormora contro il mio collo, ma questa volta i miei riflessi sono più veloci dei suoi; mi alzo dal divano e mi sposto alla finestra per guardare la città ancora in movimento, nonostante la tarda ora. Il ragazzo fa lo stesso e avvolge le sue braccia attorno alla mia pancia. Lo conosco bene ed è un chiaro segnale di come vuole concludere la serata; ma, ancora una volta, trova il mio rifiuto «Non mi va di fare l'amore con te quando sei ubriaco. E lo sai»

«Però, ti è piaciuto scoparti il tuo migliore amico, no?»

Alle sue parole, sento raggelarsi il sangue; socchiudo gli occhi e una lacrima si scende lungo la guancia. «Cos'è, non rispondi?»

«Tommy-»

«Non dirmi che mi ami perché non ci credo più alle tue stronzate. Quando pensavi di dirmelo che sei finita a letto con quello?»

I miei occhi sono gonfi di lacrime e non ho neanche la forza di rispondere. Sapevo che, prima o poi, ci saremo trovati in questa situazione; certo, avrei preferito affrontare il discorso da sobri.

Il silenzio che era calato in casa lascia il posto alle urla. «Sai cosa sei? Sei una stronza, che non ha avuto il coraggio di dirmi come stanno le cose» grida il ragazzo, a pochi centimetri dalla mia faccia. Distolgo lo guardo da lui, per paura di una sua reazione ancora più violenta. Mi siedo sul divano e porto le gambe al petto «Hai tutto il diritto di essere incazzato con me. Non so cosa ci sia preso. Scus-»

«Non me ne faccio un cazzo delle tue scuse. Vaffanculo tu e il tuo migliore amico»

«Da quanto lo sai?»

«Beh, non che sia importante. Comunque, lo so da un po' di tempo»

«Toglimi una curiosità» gli chiedo, mordendomi un unghia dal nervoso «come mai sei rimasto insieme a me, pur sapendo quello che è successo?»

«Volevo vedere fino a che punto saresti arrivata. Pensavo che, prima o poi, avresti avuto il coraggio di dirmelo. Invece no. Ma in fondo, c'era da aspettarselo.. da una tr-» per sua fortuna, non riesce a terminare la frase perché si morde sulla lingua.

«Mi hai preso per il culo, per tutto questo tempo» il mio sguardo è fisso sul pavimento. So di aver commesso un errore, ma è un errore che non riesco a togliermi dalla mente e che, probabilmente, rifarei senza pensarci due volte. Con la coda dell'occhio, però, vedo Tommaso avvicinarsi a me e mi afferra per un polso «Ah, io ti ho preso per il culo? Cazzo, ti sei scopata un tipo e poi, come se nulla fosse, sei venuta da me»

«Lasciami che mi fai male» mi lamento, dimenandomi ma la sua presa è troppo salda «Guardami e dimmi che quello non vale un cazzo»

Purtroppo, io non so mentire e mi sto rendendo conto che questo non è il ragazzo di cui mi sono innamorata; sposto gli occhi altrove, ma rincara la dose «Non hai neanche il coraggio di guardarmi negli occh-»

Non gli do tempo e modo di rispondere; ho la vista annebbiata dalle lacrime e dalla rabbia. Senza neanche pensarci, gli tiro una ginocchiata nelle parti bassi. Devo aver colpito bene, perché mi lascia il polso e si getta sul divano, cadendoci a peso morto e tenendosi la parte colpita.

È il mio momento di scappare da quella casa, non prima di avergli detto l'ultima cosa «Quello, come lo hai chiamato tu, vale tanto. Molto di più di quello che vali tu. Ci sta essere incazzati, ma questo non giustifica la violenza. Addio Tommaso» e, così dicendo, esco da quella maledetta casa.

Purtroppo, l'unica persona di cui avrei bisogno è in ritiro e non posso di certo presentarmi lì. Guardo l'orologio e le lancette segnano le 03.48

Dove vado a quest'ora? Ricordandomi che, in questa zona, abita anche Veronica, mi dirigo verso casa sua. Esito un po' prima di suonare, ma le lacrime non hanno ancora smesso di scendere e il polso incomincia a farmi male. Attendo un paio di minuti, prima di vedere comparire il mio angelo custode.

«Sofi, cosa è successo?» mi domanda, con gli occhi ancora socchiusi e la voce roca. Mi invita ad entrare e ci accomodiamo sul divano. «Tommaso...» inizio a raccontarle alla svelta quanto successo, fermandomi di tanto in tanto per lasciare che lacrime scorrano lungo le mie guance.

«Che pezzo di merda. Scommetto che, se Stephan fosse qua, lo avrebbe preso a pugni in faccia» mi fa scappare un sorriso che, puntualmente, svanisce quando penso che lui non c'è.

«Perché ti tieni il polso? Ti ha fatto qualcosa?» si preoccupa, spostandomi la mano. «Questo è da denuncia»

«Era ubriaco»

«Non lo giustifica. Ci dormiamo su e domani vediamo cosa fare, okay?» mi propone la ragazza, dandomi un abbraccio. Poi, si dirige in camera alla ricerca di un pigiama da prestarmi.

Nonostante sia notte fonda, però, io ho bisogno solo di una persona. Vorrei chiamarlo perché so che la sua voce mi tranquillizzerebbe, ma mi trattengo sapendo che avrebbe avuto una partita importante da giocare. Mi limito a mandargli un messaggio.




Ciuffo 🐫❤️

Non sai quanto avrei bisogno di te, in questo momento. È stata una serata orribile, una di quelle che vorresti cancellare a tutti i costi. Tommy è tornato a casa ubriaco; non chiedermi come, ha scoperto di quello che è successo tra noi e non ha perso occasione per rinfacciarmelo. Mi ha insultata e chiamato nei peggio modi. Però, di positivo c'è che mi sono resa conto di quanto fosse un pezzo di merda. Voi avevate ragione, come al solito. Ma io, da brava testarda, ci ho voluto sbattere la testa a tutti i costi. Voi lo avete sempre saputo, ma io non vi ho dato retta.

Perché mi devo innamorare sempre di quelli sbagliati? Perché devo sempre buttare del tempo dietro a persone che non valgono niente? Meno male che non tutti i ragazzi sono come quello; ce ne sono alcuni che si salvano, tipo te e gli altri due

Comunque, ti spiegherò meglio quando ci vediamo. Non credo che verrò allo stadio, sono abbastanza sconvolta da quanto successo (spero capirai), ma farò il tifo da casa per te. Mi sembra inutile augurarti buona notte. Però, visto che li leggerai appena sveglio...

Buongiorno e buona partita, ciuffo. Ti voglio bene ❤️
04.56 

non visualizzato



~•~•~

Finalmente ci siamo riusciti 🎉 ora, aspettiamo solo il momento di Stephan e Sofia!

Dai, un pochino sono perdonata? ❤️

Innamorata del mio migliore amico - Stephan El ShaarawyDonde viven las historias. Descúbrelo ahora