HELLSING: LIGHT AND SHADOW

CAPITOLO XX

Gregory Penwood era il nipote di Shelby Penwood, il vice ammiraglio della Royal Navy che morì durante la guerra contro il Millennium. Il ragazzo seguì le orme del nonno, diventando anche lui membro della Convention of Twelve. Shelby e Arthur Hellsing, padre di Integra, erano molto amici, e questa amicizia continuava a durare tuttora anche tra gli eredi. Perciò fu così che Integra venne invitata alla festa del venticinquesimo compleanno di Sir Penwood Junior. Essendo anche lui membro importante della Marina Militare britannica e provenendo da una famiglia molto benestante, la festa si sarebbe tenuta nella bella tenuta di famiglia e sarebbe stata particolarmente sfarzosa ed elegante. Integra ormai non era più così giovane per queste cose, ma accettò l'invito, pensando di portare con sé anche Elena e Seras; le due ragazze avevano bisogno di un po' di svago ogni tanto. Le avrebbe accompagnate anche Alucard, per proteggerle, dato che la minaccia di Gabriel continuava ad aleggiare su di loro e nessuno sapeva ancora cosa aspettarsi come sua prossima mossa.

Elena uscì dalla sua camera con Seras, che l'aveva aiutata ad allacciare il bustino del suo vestito. Scesero le scale e si diressero verso l'atrio, in attesa di uscire. Alucard era già lì ad aspettarle, indossava un bel completo nero elegante, nascosto sotto il suo solito cappotto rosso e gli immancabili occhiali da sole. Quando le vide il suo sguardo fu completamente catturato da Elena; indossava un bellissimo vestito con un bustino bianco tutto ricamato in oro, una gonna che sul davanti le arrivava a metà coscia e dietro aveva uno strascico che sfiorava leggermente il pavimento e un paio di guanti di pizzo bianchi.

Sembrava un angelo, non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Seras indossava un vestito rosso altrettanto bello, ma non si offese quando Alucard baciò la mano solo ad Elena, senza mai smettere di fissarla. Sapeva quanto Elena fosse speciale per lui; anche se non ne avevano mai parlato apertamente con nessuno, si vedeva chiaramente che c'era qualcosa fra i due. Infine arrivò Integra, con il suo stile androgino, ma non per questo meno elegante. 

«Pronte per la serata, mie signore?» chiese Alucard con un sorriso da mascalzone sul viso.

Come previsto la festa era molto elegante; gli invitati erano molti, come molti erano gli occhi che si soffermavano ad osservare Elena e Seras. Alucard se ne stava in disparte senza parlare con nessuno; in realtà non c'era nessuno che volesse davvero avvicinarsi troppo a lui, la sua aura incuteva timore. Elena si divertiva a cercare un partner per la serata a Seras, ma lei era ancora così timida e impacciata, soprattutto con gli uomini, che cercava di non dare nell'occhio ed evitare ogni contatto.

«Seras basta avere vergogna, sei bellissima! Ho visto almeno tre uomini che ti guardavano con interesse. La prossima volta che qualcuno ti si avvicina per ballare e ti piace, non scappare» disse Elena.

«Ma sono un vampiro, loro sono tutti umani. Se dovesse davvero piacermi qualcuno, ho paura di fargli del male» rispose Seras con apprensione.

«Tesoro, Alucard ti ha scelta perché ha visto in te qualcosa di buono. Non farai del male a nessuno, non preoccuparti di questo. Lasciati andare. E poi ci sono io che ti tengo d'occhio, nel caso.» Elena le fece l'occhiolino.

«Guarda, quei due ragazzi così carini si stanno avvicinando. Se uno dei due ti invita a ballare, guai a te se rifiuti. Integra ci ha portate apposta perché ci divertissimo un po'» continuò Elena.

«E tu non balli con Alucard?» le chiese Seras, un sorrisetto complice in volto.

«No. E non sono neanche brava a ballare in quel modo. E poi sta ballando con Integra» rispose tagliando corto l'argomento.

I ragazzi si fermarono a far due chiacchiere con loro; erano gentili ed educati, ma avevano tutte le intenzioni di corteggiarle. Uno dei due invitò Seras a ballare, ed Elena con una spintarella e un sorriso, la incoraggiò ad andare. Poi anche Elena e il bel ragazzo biondo scesero sulla pista da ballo.