On YouR Side sette/sette.

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Camila aprì gli occhi sentendo una forte luce contro di lei. Vide il sole albeggiare e piano piano si svegliò con un sorriso stampato sulle labbra.

"Buongiorno amore" parlò Lauren al suo fianco.

"Buon-buongiorno" rispose con voce impastata stiracchiandosi. "Mi spieghi come hai fatto a non farmi sospettare nulla?" Chiese curiosa.

"Grazie all'aiuto della sicurezza e Normani."Rivelò. "E i bambini sono con lei, tranquilla. Ho organizzato una videochiamata alle 18 di oggi e di domani, è tutto sotto controllo". La tranquillizzò mettendole una mano sulla coscia.

"Mi stai dicendo che per due giorni sarò libera?" domandò incredula.

"Proprio libera no, visto che ho organizzato delle cose" la guardò seducente. "Però più libera del solito, salvo imprevisti" sorrise. "Eccoci" annunciò dopo pochi minuti.Lauren scese dalla macchina e si stiracchiò, stanca per il lungo viaggio.

"Signora Cabello-Jauregui" la richiamò una delle guardie di sicurezza. "Aspettiamo che entrate e per qualsiasi cosa ci troverete nella baia all'inizio della strada." L'avvisò con professionalità e fermezza l'uomo muscoloso.

"D'accordo, grazie" replicò gentilmente mentre prendeva le due valigie dal bagagliaio.

"Hai pensato proprio a tutto, mh" parlò Camila alle sue spalle. La corvina sorrise prendendo per mano la cubana portandola all'intero della casa. "È bellissima" disse quasi in un sussurro stupita. Già era stata colpita appena arrivata dalla costruzione per la sua bellezza ma dentro era ancora meglio e accogliente.

"E non hai visto il pezzo forte" ammise Lauren posando le valigie in un angolo nell'ampio salotto. "Vieni" la prese ancora per mano conducendola al piano superiore. La corvina arrivò nella camera da letto e aprì una porta-finestra molto ampia che proiettava l'intera stanza su un grande giardino seguito dal fiume.

"Laur-" a Camila le morirono le parole in bocca perché da lì potevano vedere esattamente dall'altra parte del lago, il bosco che circondava la cittadina di Greenwich.

11 anni prima
"Richmond?" Chiese Camila passando in rassegna le varie città in cui "rifugiarsi" in quel weekend.

"Camz saranno 7 ore in macchina e poi non la definirei proprio un rifugio" sorrise sedendosi accanto a lei sul divano.

"Ma Lern" sbuffò stufa di cercare e innervosita con la fidanzata per bocciare ogni sua proposta. "Allora fallo tu" le diede il computer sulle gambe.

"Camz" represse una risata per il comportamento infantile della cubana. "Non fare così" si accucciò su di lei riponendo il suo capo nell'incavo del collo della ragazza.

"Tanto non ti va bene nulla di quello che dico" rispose per le rime mettendo le braccia conserte. Sul viso di Lauren apparve un sorriso e iniziò a spargere dei casti baci sul braccio di Camila, per continuare poi sulla clavicola ed infine sul collo.

"Camz è solo che parlavamo di staccare un po' dalla confusione" cercò di spiegarsi. "Che ne pensi di andare in un vero e proprio rifugio?" propose.

"Come?" domandò Camila non capendo.

"Tipo un campeggio, che ne dici?" propose Lauren.

"In tenda dici?" chiese scansandosi dalla fidanzata strabuzzando gli occhi.

"Pensaci Camz, noi due in una tenda..." si avvicinò cercando di convincerla. "E' avvincente e originale". Le prese la mano intrecciandola con la sua. "Possiamo andare vicino ad un lago e fare il bagno a tutte le ore" insistette maggiormente.

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⏰ Last updated: Mar 14, 2020 ⏰

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