E' sabato sera, Kostas è rimasto a casa perché ha un leggero infortunio al polpaccio, Niki è uscita con una scusa e continua a tartassarmi di messaggi chiedendomi di dirle cosa fa il marito.
All'ennesimo 'è uscito?' smetto di risponderle perché devo prepararmi per uscire, stasera mi vedo di nuovo con Alessandro. Dopo una pausa di qualche mese ultimamente ci stiamo rivedendo, senza impegno. Ci vediamo spesso, mangiamo fuori, poi se ci va dormiamo insieme anche se non abbiamo mai parlato di ciò che siamo. E nemmeno ne ho intenzione, onestamente. Stare con lui mi piace, ci sto bene e per ora mi basta questo.
Metto un jeans chiaro con un maglioncino largo, stasera cinema con Simona e il ragazzo, quindi stile casual.
Alle nove sono pronta ma prima di uscire raggiungo Kostas per chiedergli se ha bisogno di qualcosa. E' sdraiato sul divano, guarda la Roma e sorseggia la sua birra preferita.
"Signor Manolas, tutto bene?" Mi avvicino e lui quando mi vede fa un leggero sorriso.
"Non mi lamento" tira fuori la gamba da sotto la coperta che ha sulle cosce e mi mostra il polpaccio indolenzito. Poi alza lo sguardo su di me e la sua espressione si incupisce. Mi guarda tutta, poi si focalizza sui capelli che mi cadono sulle spalle. E' il suo debole, lo so. E adoro come mi guarda, sento il cuore correre come se a guidarlo fosse Charles Leclerc, poi fermarsi improvvisamente come se stessi per morire.
"Stai uscendo?" Chiede battendo più volte gli occhi senza staccarli da me.
Annuisco ingoiando quel poco di saliva che mi è rimasta.
"Con quel ragazzo delle storie su Instagram?" Stavolta distoglie lo sguardo tornando alla Roma, fa un sorso dalla birra e aspetta la mia risposta.
"Sì con lui" annuisco e lo fa anche lui. "Usciamo con Simona e il suo ragazzo" continuo e lui torna a guardarmi.
"Quindi quello è il tuo ragazzo?"
"No" nego subito con un movimento orizzontale della testa, forse troppo veemente.
"No?"
"Non lo definirei così, non so bene cosa siamo ma non stiamo proprio insieme"
"Mh" ingoia ancora rumorosamente la sua birra, poi parla di nuovo. "Non le capisco queste relazioni di oggi, per me se usciamo insieme, se ti bacio, se dormo con te.." Alza lo sguardo inchiodandolo nel mio ".. per me stiamo insieme, sei mia, la mia donna" alza la birra come ad indicarmi.
Resto in silenzio per qualche secondo, non so che dirgli.Digli che ti ritieni libera perché lo stai aspettando, che vuoi solo lui, che Alessandro è solo un passatempo. Diglielo se hai il coraggio. Diglielo.
Per un attimo ci penso a dirgli la verità ma poi il coraggio mi muore in gola, temo un'altra figuraccia e cambio versione.
"Non tutti siamo uguali e non tutti la pensiamo allo stesso modo" alzo le spalle, in imbarazzo.
"Menomale" dice e stizzito torna a guardare la tv.
"Ha bisogno di qualcosa?"
"No, grazie, puoi andare" risponde senza guardarmi e faccio come mi dice senza aggiungere altro.Cosa vuole? Cosa vorrebbe che facessi? Lui se ne sta con la moglie che lo cornifica da chissà quanto rifiutandomi in continuazione, e io non dovrei frequentare nessuno? Sbuffo, non lo capirò mai.
Alessandro mi aspetta fuori al cancello, entro in auto e andiamo al cinema.
Guardiamo un film di Quentin Tarantino di quasi tre ore che si rivela una delusione totale, poi mangiamo una pizza tutti insieme. Alla fine della serata invito Ale da me, non ho voglia di starmene da sola stanotte.
A casa si mette comodo, io faccio lo stesso. Beviamo una birra e poi ci mettiamo a letto guardando una replica di Tu Si Que Vales che mi fa immediatamente ripensare a Kostas, come se non lo facessi già costantemente. La testa mi si riempie delle sue immagini, delle nostre chiacchiere mai banali, del suo profumo. Chiudo gli occhi e mi butto letteralmente su Ale che non si fa pregare. Mi spoglia, io spoglio lui e poi lo facciamo.
Cerco di mettere tutta la passione che ho ma mi sento di merda perché per eccitarmi, per sopportarlo dentro di me, per non allontanarlo quando cerca le mie labbra con le sue, devo immaginare che sia Kostas e non lui.
Quando finisce mi sdraio al mio posto, fissando il soffitto insoddisfatta. Mi giro dall'altro lato e cerco in tutti i modi di addormentarmi e di non tormentarmi coi miei mille pensieri sconclusionati."Cos'hai? Ti sento distante.."
La sua voce di primo mattino quasi mi infastidisce. Sospiro con gli occhi ancora chiusi e cerco le parole per rispondergli.
"Non ti è piaciuto?" La butto sul sesso perché non avrei altri argomenti.
"No, che dici, sei sempre fantastica, lo sai. Distante con la testa, è come se avessi il freno a mano tirato e non è la prima volta" si mette appoggiato sui gomiti e mi fissa.
Mi tiro su, mi passo le mani sul viso e cerco un modo carino per cambiare argomento.
"E' la prima volta che me lo dici e ti assicuro che non ci sono problemi, davvero. Vado a farmi la doccia, okay?" Gli sorrido ed esco dal letto senza aspettare la sua risposta.Apro il getto d'acqua e aspetto che diventi calda, poi mi ci butto sotto. Lascio che l'acqua mi scivoli addosso portandosi via un po' della mia tristezza anche se so che non servirà a niente. Non servirà perché quando uscirò da qui ci sarà l'uomo sbagliato ad attendermi e sarò ancora più triste di prima.
Proprio mentre sto mettendo il piede fuori dal piatto della doccia sento bussare al campanello. È domenica mattina e non aspetto nessuno, forse sarà Niki che vuole novità - che non esistono - sui tradimenti del marito.
Faccio roteare gli occhi al solo pensiero di trovarmela di fronte anche stamattina e quando sento Ale camminare verso il bagno sono quasi sicura che sia lei.
"Grecia, ti cercano" dice attraverso la porta.
"Chi è?"
"Kostas Manolas"Metto l'asciugamano intorno al corpo ancora caldo e umido ed esco dal bagno. Cammino in punta di piedi fino alla porta ritrovandomelo lì, in tutto il suo splendore.

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Mancavi tu || Kostas Manolas
FanfictionFinché continua a piacervi; finché vi sentirete, vi mancherete, vi cercherete. Non sarà mai sbagliato. Non sarà mai abbastanza. Fanfiction su Kostas Manolas pubblicata il 160919