"Oh finalmente sei tornata!" Si alza dalla sedia e mi raggiunge abbracciandomi. Mi sento asfissiare tra le sue braccia, non sono abituata a queste manifestazioni di affetto da parte sua.
"Ciao mamma, che sorpresa vederti qui" le sorrido e mi stacco imbarazzata mentre i due Manolas fissano la scena.
"Sì lo so che non te lo aspettavi ma ieri sono passata da tuo padre e mi ha detto che non vivi più con lui e che ora abiti qui" mi sorride spostandosi i capelli dietro l'orecchio.
"Sono mesi che non vivo più con papà, quasi un anno" dico e lei annuisce capendo subito a ciò che voglio alludere. Non si è mai degnata di farmi una chiamata, non mi ha mai chiesto come sto o come sto vivendo e ora si presenta qui.
"L'importante è che ora l'ho saputo" risponde e poi Nikos si intromette rompendo l'atmosfera che era diventata un po' pesante.
"Mammamia tra mamma e figlia non so chi è più bella, complimenti" si alza e si mette tra di noi appoggiando una mano sulla mia spalla e l'altra sulle spalle di mia mamma. Lei fa una risatina divertita, io mi sposto subito. Kostas continua a guardarci senza dire nulla. Lo avvicino e gli bacio la bocca.
"Mi aiuti con la cena?" Indico la cucina con un movimento della testa e lui mi segue nell'altra stanza.
"Mi spieghi cosa è successo?" Domando non appena siamo soli.
"Ma niente, poco dopo che sei andata via hanno bussato al citofono ed era qualcuno che diceva di essere tua madre ma dato che non l'ho mai vista non sapevo se fosse davvero lei. L'ho fatta salire e quando l'ho vista da vicino non ho avuto dubbi.." Scuote la testa sconvolto.
"Sì ci somigliamo, lo so"
"Tanto e poi avete la stessa voce. Continuava a chiamarmi Signor Manolas come mi chiamavi tu e mi ha fatto pensare a quanto mi piaceva quando mi chiamavi così, sembravi tu. Le ho dovuto chiedere di smetterla di chiamarmi così e di chiamarmi solo Kostas o la situazione diventava imbarazzante.." Fa una risata ma io non ci vedo proprio niente da ridere.
"Kostas ma che cazzo! Hai fantasticato su mia madre?"
"No, no che dici no, cioè sì ma non su lei, su di te!"
"Per piacere sta zitto, non peggioriamo la situazione" sbuffo e lui mi abbraccia alle spalle baciandomi il collo.
"Scusa hai ragione. Da quanto non la vedevi?"
"Da luglio dell'anno scorso, poi solo qualche messaggio su whatsapp ma niente di che"
"Ho capito. Ma perché non vi vedete mai? Che è successo?"
"E' successo che ho lasciato il padre quando lei era piccola e sono partita per lavoro, non ci siamo mai potute vedere tanto" mia madre entra in cucina seguita da Nikos e incrocia le braccia rispondendo al mio posto.
"Non hai lasciato solo papà ma anche me, sai come la penso"
"Tuo padre era insopportabile, troppo dolce, troppo carino, troppo perfetto. E' il tipico uomo da corna, cioè mi istigava proprio a tradirlo.."
"Mamma per piacere, papà è l'uomo più buono che conosco non si merita che tu lo tratti ancora così dopo tutti questi anni"
"Dico la verità piccola mia" alza le spalle e io arriccio il naso a quel nomignolo inusuale.
"Alle donne piacciono quelli stronzi, quelli che le fanno stare male, non i buoni" Nikos dice la sua e guarda il fratello. "Io ne conosco qualcuno così e sono d'accordo, le corna se le meritano proprio. Vero fratellone?"
"Io non la penso così, ma ognuno è libero di pensarla come vuole"
"Ovvio" mia mamma sorride e si avvicina a Kostas accarezzandogli per un attimo il petto.Ma che cazzo ha in testa? Vuole venire qui e farmi incazzare per rovinarmi l'umore? Se questo è il suo piano ci sta riuscendo alla grande.
"Per cena faccio la mozzarella in carrozza con le melanzane, va bene?" Chiedo cambiando discorso e guardando male mia mamma che si allontana da Kostas immediatamente.
"Sì ma mi puoi fare anche le zucchine alla scapece come le sai fare solo tu? Ti prego"
"Mhmh" annuisco e lei corre da me volando sui tacchi a spillo. Mi abbraccia e mi lascia un bacio sulla guancia. Scappo appena posso e mi metto ai fornelli. Preparo tutto stando attenta a non sbagliare nulla, poi Kostas mi aiuta ad apparecchiare e serviamo la cena.
La passiamo tranquilla, poi i due vanno a dormire: mia mamma nella camera degli ospiti e Nikos sul divano.
Io e Kostas ci mettiamo a letto e io sono ancora un po' incazzata con lui, a volte dice delle cose che mi fanno inviperire e nemmeno se ne accorge.
"Non ho fantasticato su tua madre, già fantastico troppo su di te e mi basta" dice dopo essersi messo sotto le coperte.
"Non è mai abbastanza per voi uomini" rispondo a tono e lo sento sospirare.
"Non è così, io penso solo a te, davvero" dice ma stavolta non rispondo, gli do le spalle e chiudo gli occhi cercando di addormentarmi.
Sono incazzata e due parole dolci non cambieranno la situazione. Magari domani mi sarà passata e ne riparleremo, per ora non ne ho voglia.
"Veramente Grecia.." Dopo non so quanto tempo, forse un'ora abbondante, mi scuote dal sonno.
"Che c'è?" Apro gli occhi sfregandomeli con le mani.
"Ti amo e voglio solo te" dice.
Batto le palpebre più volte per mettere bene a fuoco la situazione. Sono sveglia o sto ancora dormendo? I suoi occhi vivi e dolci mi danno la conferma che no, non sto affatto sognando.
Resto senza parole con gli occhi persi nei suoi e il cuore che scoppia d'amore. Non dico niente, non ci riesco. Chiudo gli occhi e le sue labbra sono in un secondo sulle mie, il suo corpo è in un attimo su di me. Mi sfiora il viso con le mani, poi scende al collo e alle braccia prendendomi le mani. Me le stringe, poi le porta ai lati del mio viso e le lascia lì scivolando con le mani di nuovo verso il basso sui miei fianchi per sfilarmi la canotta con cui dormo. La tira via e mi fissa un'infinità di tempo prima di iniziare a baciarmi la pelle sensibile intorno all'ombelico. Appoggia le sue labbra delicatamente e sento solo un leggero soffio che mi manda già fuori di testa. Piano piano sale lasciandomi una scia di baci fino a tornare sulle mie labbra e le bacia ancora e ancora. Si stacca giusto un attimo e appoggia la sua fronte alla mia.
"Ti voglio veramente, senza più freni inutili" mi sussurra sulle labbra tenendo gli occhi sempre ben piantati nei miei. Annuisco, sono d'accordo con le sue parole.
E mi bacia di nuovo, stavolta per iniziare qualcosa di più profondo. Con gli indici percorre le linee dei miei fianchi fino ad arrivare ai bordi del mio slip in cotone nero, li aggancia e lentamente lo tira giù, sfilandomelo. Si mette tra le mie gambe e si appoggia su di me con tutto il suo peso e mi toglie il fiato. Mi toglie il fiato ancora di più qualche secondo dopo quando mi entra dentro senza preavviso. E' delicato e forte, è rude e dolce, è forsennato e calmo. Suda sulla mia pelle, il suo profumo si impregna nella mia mente, le mie unghia sono conficcate nella sua schiena. Lo stringo forte, lo tiro a me, gli respiro sul collo, lui mi ripete che mi ama e che non mi lascia più. Stringo forte gli occhi quando lo sento andare più veloce. Il fiato mi manca di nuovo, nello stomaco si sta preparando un maremoto di piacere che scorre verso il basso ventre.
Mi prende di nuovo le mani, me le stringe, me le bacia, le porta ai lati del mio viso e stacca le sue labbra dalle mie. Ansima sulla mia bocca, gli prendo il labbro inferiore con i denti ma poco dopo si libera dalla mia presa e butta la testa all'indietro facendosi cadere il ciuffo di capelli sudati sulla fronte. Va più veloce, si agita, mi stringe le mani sui fianchi e affonda sempre più dentro di me. Lo sento che è vicino, sempre più vicino all'apice. Mi tira con lui, ci siamo quasi. I cuori vanno all'aria, lo sento rimbombarmi nelle orecchie, nelle tempie, in gola, nello stomaco.
Non ne posso più, sono sempre più vicina al limite, mi sento esplodere. Raggiungo il culmine quando dopo un affondo portentoso lo sento uscire da me e svuotarsi sulla mia pancia ancora tremante. Si accascia col fiatone su di me, gli bacio la testa, gli accarezzo la schiena, gli ripeto che lo amo.E' tutto ciò che ho sempre voluto ed è finalmente tutto mio.
Per davvero.

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Mancavi tu || Kostas Manolas
FanficFinché continua a piacervi; finché vi sentirete, vi mancherete, vi cercherete. Non sarà mai sbagliato. Non sarà mai abbastanza. Fanfiction su Kostas Manolas pubblicata il 160919