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Jisung buttò per l'ennesima volta il libro a terra. Non riusciva proprio a capirla psicologia. Avrebbe preso il debito con un altro 4. Non poteva permetterselo.
Quando c'era Chenle gli spiegava tutto lui.
"quando c'era Chenle era tutto meglio" sussurrò. E così prese il telefono è tremante andò nella sua chat.

Jisung:
;Chenle
;❛ho bisogno del tuo aiuto
;❛non capisco niente di psicologia
Letto alle 10:14 p.m✔️

Chenle:
;ehi tranquillo❜
;10 minuti e arrivo okay?❜
Letto alle 10:14 p.m✔️

Jisung:
;ok
;grazie
Letto alle 10:15 p.m✔️

Chenle:

Letto alle 10:15 p

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Letto alle 10:15 p.m✔️

Jisung:
................
Letto alle 10:16 p.m✔️

Chenle rise e corse fino a casa di Jisung.
Non andava a casa sua da così tanto tempo.
Si strinse nel suo cappotto e suonò il campanello. Un Jisung con occhietti rossi e lucidi, con il pigiama largo e tutto rosso in viso aprì la porta.
"scusa se sono orribile.." aveva mormorato il più piccolo. "tu non sei mai orribile" e,dio, Jisung era come se fosse passato nel paradiso e nel inferno in pochissimi secondi.
"andiamo di sopra,in camera tua?", Jisung annuì, incapace di aprire bocca. Si sedette sul letto seguito dal maggiore.
"allora, l'amore platonico è un amore, quindi forma di affetto, senza attrazione sessuale. Mmmh, qui ti chiede cosa ne pensi tu e se provi la stessa cosa". "o-okay" rispose Jisung. Si persero a guardarsi per qualche minuto poi Chenle distolse lo sguardo.
"dettami e io scrivo"
"sicuro? Non voglio sforzarti"
Il maggiore rise e prese la penna in mano, "vada", Jisung sorrise.
"penso che l'amore platonico sia sensato. Insomma se una persona non prova attrazione fisica verso un altra ma sa di amarla va bene così. Siamo animali, è vero, ma comunque tutti diversi".
"e tu provi la stessa cosa?"
"io...non ne ho idea" mormorò il più piccolo. Chenle mugugnò qualcosa e lasciò il quaderno e la penna sul pavimento avvicinandosi a Jisung.
"cos-
"shh".
Si sedette a qualche centimetro da lui. Tremante lasciò cadere delicatamente la sua mano all'inizio della sua schiena. Con l'altra mano tolse la sua maglietta appoggiandola sulle sue gambe. Nessuno osava fiatare.
Continuò a tracciare una linea immaginaria sulla sua colonna verticale. Jisung era immobilizzato,sentiva la pelle d'oca,i brividi,il respiro mancare. E Chenle non era da meno.
Si avvicinò piano al suo collo e ci appoggiò le sue labbra calde e morbide. Un piccolo gemito scappò dalla sua pura bocca.
"o-okay può bastare" sussurrò il maggiore.
"ehm sì" annuì Jisung.
Chenle riprese il quaderno e Jisung si rivestì.
"chenle"
"sì?"
"cancella tutto".
Un piccolo e innocente sorriso, alla fine non poi così tanto, nacque suoi loro visi.

🖇️🖇️🖇️
Poco sensibile Jisung dicono😔👊 eee vabbè ragazzi abbiate pietà non so scrivere queste cose🤧,, finalmente si sono visti e hanno quasi scopato yO detto questo sparisco e ci vediamo al prossimo capitolo vi amo👉🏻💗👈🏻

song ; chensungWhere stories live. Discover now