Capitolo 7

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La mattina, quando mi sveglio, Brad è ancora con me. Guardo la sveglia che ha sul comodino: sono le sei e mezza e fuori il sole sta sorgendo. Non fa caldissimo, si sta freschi. Brad non sta del tutto dormendo. Siamo ancora abbracciati. Quando dorme è così carino, così... vulnerabile. Mi giro verso di lui, e apre gli occhi. Ci guardiamo per qualche secondo e poi mi sorride. Mi appoggia la mano sul fianco e mi tira a se, e io mi ritrovo su di lui.

- Buongiorno. - mi bacia sulla guancia. Ho i capelli sciolti che gli cadono sul petto. Mi stringe forte. Anche io lo stringo forte. Non mi sono mai sentita così protetta, così a mio agio con un ragazzo. Tutta questa intimità. Sono affascinata dal suo volto: adoro i suoi occhi scuri che lo fanno sembrare più giovane; adoro i suoi capelli mossi che gli sposto dal viso, ma soprattutto, amo più di ogni altra cosa il suo carattere. Un ragazzo così perfetto, dove lo trovi? Beh, io l'ho trovato. Lui è qui per me. Lascio un po' la presa e Brad si alza.

- Dove vai? - faccio uno sbadiglio.

- A farmi una doccia. - rimango a letto, anche se sarei tentata di raggiungerlo. Penso a quello che mi ha detto stanotte: "Mi sa che mi sto follemente innamorando di te. Tu sei proprio il mio tipo, tesoro".

Queste parole mi rimbombano nella testa. È una dichiarazione d'amore? Non so che fare. Anche lui comincia a piacermi, ma non vorrei ferirlo, né tantomeno voglio stare di nuovo male un ragazzo.

Fra poco sarà il suo compleanno e vorrei contattare la band e proporgli di fare una festa a sorpresa. Chiederò ai ragazzi perché conosceranno gli amici di Brad. Sono la ragazza nuova e vorrei risultare simpatica. Mentre sono immersa nei miei pensieri, Brad torna nella camera da letto.

Ha i capelli bagnati e un asciugamani bianco intorno alla vita. Camminando lascia piegate bagnate per terra. A questa vista mi sento strana... ma che mi sta succedendo? Lo guardo, un po' frustrata. Fruga tra i cassetti in cerca dei vestiti.

- Dov'è il mio vestito? - gli chiedo.

- L'avevi lasciato nel bagno di sotto, ma l'ho messo in salotto.

Mi alzo con fatica dal letto e mi avvio fuori la camera. Scendendo le scale inciampo e cado. Mi faccio tutte le scale rotolando, mentre urlo. Sento il contatto con ogni gradino ed è una sensazione bruttissima. Chiudo gli occhi stremata e non riesco ad alzarmi. Bradley, che nel frattempo si era messo solamente il pantalone, mi soccorre.

Bradley's P.O.V

Sento delle urla e mi precipito di sotto. Ecco, è caduta dalle scale. Quelle maledette scale difettose! Mia sorella mi aveva anche suggerito di farle aggiustare, dopo aver rischiato di farsi male anche lei.

- Emily, che è successo? Ti sei fatta male? - tiene il piede destro con le mani.

- Direi che sono caduta. - dice cercando di sedersi.

Scendo le scale e la prendo in braccio. Il tratto dalle scale al divano mi sembra infinito. E' in braccio a me, come una principessa. La porto sul divano e vado in cucina a prendere del ghiaccio. Ha tutto il piede rosso e gonfio.

- Wow, ma che hai combinato!

- Ahi! - dice mentre metto il ghiaccio. - È freddo! Fa' piano.

- Scusa.

- Brad...

- Che c'è? - dico guardandola negli occhi.

- Riguarda stanotte...

- Cosa? - chiedo.

- Mi dispiace averti svegliato.

- E ti preoccupi per questo? - chiedo stupito.

- È stato molto dolce da parte tua venire da me, grazie. Ma non è questo il punto. Ho avuto modo di sentire ciò che hai detto. - che imbarazzo... Certo quella cosa me la potevo anche tenere per me. Abbasso lo sguardo.

- Ah... Beh sì, è vero, stai cominciando a piacermi... anzi, mi piaci già. - solleva la mia testa.

- Provo anche io la stessa cosa Bradley, ma non sono sicura di poter stare con te.

- Perché? - domando risentito.

- Non posso stare con qualcuno di famoso. Non ce la faccio.

- Potrei anche rinunciare... - o forse no, ma non so come convincerla.

- Non posso permettertelo. Il fatto è molto più complesso di quanto pensi. È una lunga storia.

- Ti ascolto. - dico.

- Al liceo stavo con questo ragazzo, Dylan Smith, forse l'avrai sentito.

- Mai sentito. - ribatto io.

- Comunque, lui faceva rugby, e stava intraprendendo la carriera di un professionista. Lo lasciai perché avevo paura che mi lasciasse per la sua fama. A me già dava fastidio per tutte le cheerleader che gli stavano intorno, ma sapevo che sarebbe andata sempre peggio. Insomma, lo lasciai perché avevo paura di stare con un ragazzo famoso, per via delle attenzioni che riceveva. Ma con te è anche peggio. Ho paura di perderti e soffrire. Ma non voglio sembrare possessiva o ingorda.

- Ti ricordi che ti ho detto che non mi perderai mai?

- Sì... - risponde.

- Ti amo talmente tanto che nulla potrà separarci, nemmeno la mia fama. - dico e si commuove, facendo scendere qualche lacrima sul suo bellissimo viso.

- Scusa, mi sono emozionata...

- Non scusarti, sei sexy quando piangi. - dico e le scappa un sussulto.

Emily's P.O.V

Si alza e lo blocco per il polso, come aveva fatto lui con me al primo incontro. Posso farlo. Si è appena dichiarato e mi piace. Tanto. Non oppone resistenza. Lo tiro sul divano, vicino a me. Ci abbracciamo. Io ho le braccia intorno al suo collo. Lui mi tiene per la schiena. Sento il suo calore. Anche se fa caldo non ho intenzione di staccarmi da lui. Ci avviciniamo. Ci guardiamo negli occhi. Sorrido. L'emozione mi fa quasi bloccare, ma decido di resistere, infondo non è mica brutto baciare qualcuno.

Siamo sempre più vicini. Le nostre labbra si toccano. Mi bacia. Cavolo, sto baciando Bradley Simpson. Siamo soli. Potrebbe succedere di tutto, ma ci baciamo solo, per ora. Non mi sembra vero. Mentre lo bacio gli accarezzo i capelli. Sono ancora bagnati. Mi metto sopra di lui. E' appoggiato con la schiena al divano e mi siedo sulle sue gambe, guardandolo in faccia. E' così bello baciarlo. Ha quell'aria seria, ma rilassata, e mi piace tantissimo. Chissà cosa starà pensando. E' mattina presto e non c'è nessun rumore al di fuori di queste mura, ma sento solo gli uccellini che cantano.

 E' mattina presto e non c'è nessun rumore al di fuori di queste mura, ma sento solo gli uccellini che cantano

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Bradley mi sfila la maglietta e continuiamo a baciarci per qualche minuto. Scende fino al fondoschiena. Comincio a baciarlo sul collo.

- Come bacio? - mi chiede.

- Benissimo. Sei il migliore.

- E tu la migliore. Ti amo. - mi dice e lo bacio.

Lei Era L'unica||B.W.S. [1°Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora