BUGIE

257 11 0
                                    

NORMANI POV

Mi è arrivato un messaggio da Dinah, mi sono dimenticata che stasera dovevamo vederci. Sono uscita da casa di Lauren molto velocemente per correre a casa mia, visto che lei mi stava aspettando fuori casa.

Appena arrivata li vedo seduta sulle scale che stringe nel suo cappotto chissà da quanto tempo sta aspettando. È sempre bellissima anche tutta infreddolita.

«Ehi scusami per il ritardo ma il lavoro...» le dico avvicinandomi a lei ma mi fermo subito ripensando alle parole di Lauren sulla fiducia.

«Tranquilla, non aspetto da molto» le porgo una mano per farla alzare dagli scalini e ci dirigiamo dentro casa.

«Film o gioco da tavolo?» propongo

«Mhh... gioco da tavolo almeno riusciamo a parlare un po' di noi» mi sorride e il mio cuore perde un battito.

«E gioco da tavola sia. Risiko?»

«Io adoro Risiko. Sono la campionessa in questo gioco»

«Vedremo non sottovalutare le mie doti»

Mi rendo conto che è veramente brava in questo gioco, nessuno della due riesce a prendere però in mano la partita.

«Non sapevo che una ragazza come te sapesse usare bene queste strategie» le dico

«Beh sai con il mio lavoro...» non finisce la frase che la sua espressione sul volto diventa di chi ha sbagliato a parlare.

«Il tuo lavoro perché che lavoro fai?» le chiedo

«Lavoro...in un'azienda»

«Non sapevo che nelle aziende ora insegnavano anche queste strategie» le dico mentre la sua faccia diventa sempre più preoccupante.

«Ho a che fare con i clienti e quindi devo usare delle strategie per avere ciò che voglio no?» la sua risposta mi sembra più sicura delle altre e lascio cadere il discorso.

«Mani. Non mi hai mai parlato di te perché non mi racconti qualcosa?»

«Vediamo...sono nata ad Atlanta, non vedo i miei genitori da un po' di anni, mi piace ballare e amo Beyonce»

«Come mai non vedi i tuoi genitori?»

«Da quando gli ho detto di me non mi hanno accettata e da qel giorno sono andata via da casa»

«E come ti sei mantenuta?»

«Qui a Miami ho un amica, Lauren, lei per me è come una sorella e mi ha dato una mano»

«Ah la ragazza simpatica di stamattina?»

«Si ma ti posso assicurare che non è come l'hai vista tu. Solo che questo non è un buon periodo»

«Capisco. Non mi hai ancora detto che lavoro fai?»

Non sapevo cosa risponderle o meglio non sapevo che lavoro potevo dirle di fare poi mi venne in mente Lauren e la sua palestra.

«Lavoro in una palestra»

«Ah, ti pagano bene per avere tutto ciò»

«Avevo un po' di risparmi. Ma ora basta parlare di me. Che ne dici se andiamo di sopra» le dico avvicinandomi al suo orecchio

«Va bene»

È mattina e Dinah non è con me nel letto, stanotte non abbiamo dormito molto e mi sembra strano che si sia già alzata. Decido di scendere di sotto ma a metà scala la sento parlare al telefono.

«Ti ho detto quello che so»

«No. Non posso ora»

«Appena so altro ti avviso»

In quel momento mi vede mentre scendo le scale e si ferma.

«Ora devo andare ci sentiamo»

Si gira verso di me con un sorriso a trentadue denti.

«Buongiorno!! Sei riuscita a dormire?»

«Si. Con chi parlavi al telefono?»

«Con il mio capo niente di che» la sua risposta non mi convince più di tanto

«Vuoi un caffè? Io devo uscire per andare a lavoro tra poco» le dico

«Si grazie e anch'io devo andare a lavoro ma mancano ancora un paio d'ore»

«Tranquilla. Fa come se fossi a casa tua»

Dopo il caffè mi vado a preparare per incominciare la mia caccia all'uomo. Quando scendo giù Dinah sta picchiettando sulla tastiera del suo computer è così immersa che non si accorge neanche di me. Mi avvicino e le do un bacio sulla spalla e lei di tutta risposta chiude immediatamente lo schermo. È da stamattina che fa cose strane non è mai stata così prima, forse sarà solo una giornata strana o io che mi faccio troppi film.

«Io vado. Quando hai finito li sul mobile c'è un mazzo di chiavi così quando esci puoi chiudere e se arrivi qui prima di me puoi entrare tranquillamente» le do un bacio e vado via.

DINAH POV

Mentre sto scrivendo facendo qualche ricerca sul mio computer sento le labbra di Mani sulla mia spalla e chiudo immediatamente lo schermo sperando che non abbia visto nulla.

«Io vado. Quando hai finito li sul mobile c'è un mazzo di chiavi così quando esci puoi chiudere e se arrivi qui prima di me puoi entrare tranquillamente» mi dice e mi da un bacio prima di andare via.

Mi sta addirittura lasciando le chiavi di casa senza problemi e io con lei sto solo facendo il doppio gioco e so bene che quando lo scoprirà non vorrà mai più vedermi.

Mi aggiro per casa cercando qualcosa che puoi essermi di aiuto ma nel soggiorno non trovo nulla, così decido di salire di sopra e dare un'occhiata alle camere. Entro nella sua camera da letto anche se da qualche tempo è diventata anche la mia e incomincio ad aprire i vari cassetti e l'armadio ma nulla. Ad un certo punto sento la porta aprirsi e sono indecisa se prendere o meno la pistola dalla mia borsa ma poi mi ricordo che la borsa e giù sul divano.

«Dinah sono io» per fortuna è solo Mani.

Scendo le scale e la raggiungo «Tutto bene?» le chiedo

Lei si dirige verso la libreria e prende una cartellina e da dove è uscita quella.

«Si avevo dimenticato questa» mi da un altro bacio e va via.

Sulla cartella riesco solo a leggere Nial ma non so proprio chi possa essere. Mando una mail a Mila dicendole tutto quello che avevo scoperto da ieri sera fino ad ora.

NORMANI POV

Dopo aver fatto un paio di isolati con la macchina mi rendo conto di non aver preso la cartellina che i file su Nial quindi torno indietro.

Apro la porta di casa e Dinah non è in salone sicuramente è su a prepararsi.

«Dinah sono io» grido.

La vedo scendere le scale e mi raggiunge «Tutto bene?»

Mentre mi avvicino alla libreria per prendere la cartellina i miei occhi cadono sulla sua borsa. Rimango stupita che nella sua borsa c'è una pistola ma cerco di far finta di nulla prendo la cartellina e le dico «Si avevo dimenticato questa» mi avvicino e le do un bacio sulla guancia speriamo che non abbia notato il mio cambiamento. Chiudo la porta di casa e chiamo Tay ho bisogno di un favore da parte sua.

«Tay potresti fare una ricerca per me?»

«Certo Mani dimmi tutto?»

«Ho bisogno di sapere tutto su una certa Dinah Hansen»

«Va bene. Appena so qualcosa ti avviso.»

«Grazie Tay»

«Di nulla Mani. A dopo»

La famiglia JaureguiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora