34. Diciassette?

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Novembre 1987


Hopper si svegliò il giorno del diciassettesimo compleanno di sua figlia con la malinconia nel cuore: il suo amore per El era sbocciato da quando era solo una stramba e pericolosa ragazzina rasata con poteri telecinetici ed un'ossessione per Mike Wheeler, si era poi intensificato per l'adolescente piena di ormoni la cui natura Hopper non aveva davvero voluto cercare di capire, fino ad ora, per la bella diciassettenne con tutta la vita davanti a sé, e sì, proprio così, con ancora la stessa ossessione malata per Mike Wheeler.

Mentre Hopper preparava la speciale torre di Eggos per il suo compleanno, com'era da tradizione, un'ondata di tristezza lo colpì in pieno petto quando si accorse che quella sarebbe stata probabilmente la penultima torre di waffle che avrebbe mai preparato per la figlia. Aveva in qualche modo sperato che El avrebbe deciso di non andare al college, e che avrebbe potuto trovarle un lavoretto alla centrale magari al fianco di Flo, dove avrebbe potuto proteggerla e tenerla per sempre sotto la sua ala.

Quando l'opuscolo informativo dell'Università della California, San Francisco, era arrivato nella cassetta della posta, Hopper l'aveva immediatamente gettato sul letto di Will senza nemmeno leggerlo, dimenticandosene perfino, almeno fino a quando il ragazzo non gliel'aveva riportato ridendo, specificando che sopra c'era il nome di El, e non il suo.

Inutile dire che Hopper ne era rimasto scioccato; all'inizio aveva rubato la brochure dalle mani di Will, nascondendosela nella tasca interna della giacca e portandosela in ufficio per cercare di capire perché El volesse andare a studiare così lontano da lui. Aveva fissato il foglio di carta per ore ed ore, senza però darsi una risposta. Sì, sapeva che sua figlia si era divertita tantissimo durante il suo viaggio in California, ma non avrebbe mai potuto immaginare che volesse trasferirsi lì.

Si era passato le mani tra i radi capelli e grattato il sopracciglio, chiedendosi se fosse accettabile per un padre buttare via la brochure e comportarsi come se non fosse nemmeno mai arrivata. Ma Hop conosceva troppo bene sua figlia, o almeno così pensava, e sapeva che la testardaggine di El non le avrebbe permesso di fermarsi al primo ostacolo, e che avrebbe trovato un altro modo per raggiungere il suo obiettivo.

Quindi Hopper aveva preso coraggio ed una sera si era seduto con El nella sua stanza, chiedendole perché proprio San Francisco. Lei gli aveva raccontato di quanto si fosse innamorata della città e di quanto la affascinasse, dalle larghe strade cittadine che non l'avevano poi spaventata più di tanto come aveva immaginato, alle differenze culturali di China Town e alla bellezza della baia.

El aveva poi raccontato a suo padre di voler diventare infermiera, cosa che lo fece emozionare d'orgoglio e stringere il cuore nel petto: dopo tutto quello che aveva passato, aveva deciso di ributtarsi nella fossa dei leoni superando la sua paura degli ospedali e degli ambienti sterili, solo per aiutare qualcun altro nei momenti più difficili e di vulnerabilità. Hop l'aveva sempre saputo, ma quella volta aveva davvero pensato che sua figlia fosse una forza della natura.

"Non dimenticarti del tuo vecchio papà" aveva sussurrato Hopper in una frase strozzata, prendendo la figlia tra le braccia protettive.

Lei aveva riso dolcemente e scosso la testa contro il suo ampio petto. "Non potrei mai. Promesso."

Quindi, ora Hop stava preparando la penultima torre di Eggos per il compleanno della sua cresciuta bambina, cercando di non autocommiserarsi mentre Joyce lo prendeva in giro che il broncio non gli donava affatto.

Alla fine El si trascinò fuori dal letto con il suo solito umore nero di prima mattina, i capelli crespi sparati in ogni direzione ed uno sguardo negli occhi assonnati che avrebbe potuto urlare 'non scherzate con me, è mattina', le labbra strette in una linea rigida. Sarebbe stata una scena quasi comica se non fosse stato che Hopper era a dir poco terrorizzato dal suo carattere imprevedibile. Speriamo passino in fretta gli anni dell'adolescenza!

The Life You Deserve || Mileven (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora