Conoscenza

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Ciao e ben tornati, spero che questa mia nuova storia vi piaccia, volevo solo dirvi che il prossimo capitolo sarà pubblicato il 23 NOVEMBRE.

Grazie a tutti coloro che leggono, votano e mi lasciano una loro opinione sulla storia. Cosa ne pensate di Dimitri?

Buona lettura e alla prossima!

Dimitri

La mia è stata una notte come tante, la mia amante è stata molto brava nel darmi il piacere, eppure so esattamente che tutte le donne che mi porto a letto vogliono solo due cose: sesso e denaro, non ho nessun problema a dare loro quello che vogliono, basta che capiscono quale è il loro scopo, un corpo caldo con cui divertirmi e nulla più, perché di una cosa sono certo, nessuna donna sarà mai il mio punto debole.

Questa mattina dopo aver mandato via Anfisa, sto facendo colazione con Ivan il mio braccio destro, stiamo discutendo su come allargare il nostro giro di affari anche in Canada. 

Mentre sorseggio il mio caffè, Ivan mi dice che le indagini su Natasha sono quasi pronte, in serata saprò tutto quello che voglio, c'è da dire che lui non mi delude mai. I nostri discorsi vengono interrotti, quando il mio cellulare squilla, non guardo neppure il nome sul display e rispondo, - pronto, chi è?-.

- Sono io - risponde una voce allarmata dall'altro lato del cellulare, capisco subito che è accaduto qualcosa, mi ritrovo a chiedere, - che cosa succede papà? -.

- Hanno preso Natasha -, mi risponde laconico.

- Ci penso io - rispondo a mio padre tranquillamente, non  è nemmeno entrata a far parte ufficialmente della nostra famiglia che già mi crea problemi.

- Aspetto tue notizie - termina mio padre  e poi chiudo la chiamata.

Guardo Ivan, spiego brevemente che cosa è successo, poi mi alzo è ora di risolvere questa faccenda personalmente.

Natasha

Mi risveglio, mi sento confusa, cerco di aprire gli occhi, ma, non ci riesco capisco subito che sono bendata. 

Ho una forte paura, non devo far capire cosa provo, anche se è a dir poco impossibile, ma, in fondo mi chiedo cosa stia succedendo?

Intorno a me oltre il buio c'è il silenzio più assordante.

Non capisco cosa si accaduto. La mia mente viene inondata dai ciò che è accaduto. Ricordo che ho aperto alla porta, c'erano due uomini che mi hanno detto che sono stati inviati dalla famiglia Sokolov, quindi li ho seguiti, ma, mi rendo conto che non avrei dovuto farlo. In macchina, dopo poco che siamo partiti mi hanno messo sul naso un fazzoletto quasi sicuramente con il cloroformio e poi mi sono svegliata in questo posto, non ricordo più nulla.

Ad un tratto i miei pensieri vengono interrotti dall'aprirsi di una porta, il terrore mi assale, sento dei passi che si avvicinano, - era meglio che non saresti mai venuta in Russia - mi dice una voce maschile.

Nonostante il terrore, riesco a chiedere, - cosa volete da me? -.

- Diciamo che adesso sei una pedina, sarà meglio che la famiglia Sokolov ci dia quello che vogliamo, altrimenti tu farai una brutta fine. Se fai la brava bambina, nessuno ti farà del male - termina, poi sento che lui si allontana e poi sento che la porta viene chiusa. 

Non mi sono resa conto di aver trattenuto il respiro fino a quando non è andato via, con la forza della disperazione cerco di togliermi le manette che mi hanno messo, ma, non ci riesco sento solo la pelle che si lacera. Cerco di essere forte, ma, non ci riesco. 

Alla fine il buio mi reclama, e cado in un sonno senza sogni.

Dimitri

So esattamente chi c'è dietro il rapimento di Natasha, ma, questa volta ci sarà uno spargimento di sangue, cosi finalmente capiranno chi comanda. 

I miei uomini hanno fatto irruzione nella casa dove tengono prigioniera Natasha, non ci mettiamo molto tempo a mettere fuori combattimento questi quattro falliti. Ho davanti ai miei piedi inginocchiato Igor, gli assesto un calcio nello stomaco vedo che si piega. Mi abbasso anche io, lo prendo per i capelli cosi che mi possa guardare in faccia, poi gli dico guardandolo in faccia, - non si tocca ciò che appartiene alla famiglia Sokolov -, sempre per i capelli lo getto vicino al muro. Ordino ad uno dei miei uomini, di far capire a questo idiota, chi è che comanda. 

Mentre i miei uomini fanno quello che gli ho ordinato, vado alla ricerca di Natasha, dopo aver aperto diverse porte finalmente la trovo, è raggomitolata sopra un letto, legata mani e piedi, e con una benda che gli copre gli occhi. Mi avvicino lentamente, le chiedo, - sei sveglia? -.

Lei mi risponde sottovoce di  -si -.

- Non devi aver paura, è tutto finito. Io sono Dimitri Sokolov, sono venuto a liberarti. Adesso ti tolgo la benda, e ti libero mani e piedi, ma, tu stai tranquilla, siamo d'accordo? - gli chiedo, terminando il mio discorso.

Lei emette un respiro e risponde  - va bene -.

Dopo alcuni minuti è completamente libera, vedo che apre lentamente gli occhi e mi guarda, mi ritrovo a specchiarmi in un blu che mi ricorda l'oceano, molto lentamente si mette a sedere. Poi con un sorriso, che come poche volte ho visto nella mia vita, mi dice semplicemente, - grazie -.

Natasha

Finalmente sono libera, quando ho aperto gli occhi, mi sono trovata davanti l'uomo più bello che abbia mai visto, ma, la cosa che più mi ha colpito sono il colore degli occhi che mi ricordano il ghiaccio della Siberia e anche la sua freddezza. Ma, nonostante tutto non ho potuto far almeno di ringraziarlo dal più profondo del mio cuore, perché se non fosse venuto lui, non oso immaginare cosa mi sarebbe accaduto.

I miei pensieri vengono interrotti, quando sento la voce di Dimitri che mi dice, - alzati, dobbiamo andarcene -.

Non replico, cerco di alzarmi molto lentamente,  le mie gambe non mi reggono, aspetto l'impatto con il suolo, ma, non succede nulla, perché due forti braccia mi hanno preso prima che cadessi a terra. Dimitri mi informa che mi porterà in braccio e che devo stare calma.

Mi sto affidando a questo uomo che non conosco, non posso fare diversamente per il momento. Mi ritrovo seduta in una macchina lussuosa, il viaggio è silenzioso, questa cosa mi tranquillizza e mi addormento.

Dimitri

Questa donna è un mistero, la guardo dormire, mi viene naturale, chiedermi come sia stato l'amore tra lei e Nikolai, mi rispondo che non sono affari miei. Sono venuto a salvarla solo perché fa parte della mia famiglia, ma, non avremo mai dei veri rapporti.

Arrivato a casa, l'affido ai miei genitori che mi ringraziano, chiudo il discorso dicendo che voglio farmi una doccia e riposarmi. 

Una volta rientrato a casa, trovo come avevo ordinato ad Alina, di aspettarmi nuda nel mio letto, faccio una doccia calda e poi la raggiungo a letto, ma, prima di addormentarmi l'ultima immagine che mi viene in mente sono un paio di occhi color dell'oceano più profondo.

Amarti è il mio peccatoWhere stories live. Discover now