Menzogne e delusione

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Ciao e ben tornati, oggi voglio solo avvertirvi che la prossima settimana, pubblicherò due capitoli, il prossimo capitolo esce Mercoledì 4 Marzo 2020.

Buona lettura e alla prossima!

Natasha

Dopo aver terminato la cena in un clima alquanto festoso, forse perché credono i componenti della famiglia Sokolov, che forse andrà come hanno deciso loro, ma, la verità è che io ci andrò con i piedi di piombo, poi gli altri possono pensare quello che vogliono.

Stranamente Dimitri è a guidare la sua macchina personale, è la prima volta che lo vedo senza autista, devo dire che la cosa mi da una crescente curiosità.

L'atmosfera in macchina tra noi due è rilassante, non mi sono mai sentita a cosi mio agio come questa sera con il mio demone personale. Non posso fare almeno di chiedermi che cosa ha organizzato? Non mi resta che attendere e vedere cosa accadrà.

Ahimè, prima o poi la mia curiosità sarà la mia rovina, non riesco a trattenermi, anche se avrei voluto, quindi mi ritrovo a chiedere a Dimitri, - dove mi stai portando?-.

Lui non mi risponde, ma, mi sorride, quindi presumo che è inutile insistere che non mi dirà dove mi sta portando. Non voglio rovinare l'atmosfera, ma, dovrò dirgli che mi ha chiamato l'umo che lui non vuole sentire nemmeno nominare, quindi ho deciso di optare per l'approccio diretto, quindi mi ritrovo a rivelare cosa ci siamo detti nella telefonata di stamattina, - Dimitri ti devo dire una cosa, ma, non devi arrabbiarti - mi fermo, voglio vedere come reagisce alle mie parole.

Continua a sorridermi, come prima e poi replica dicendomi - ti ascolto, non preoccuparti puoi dirmi tutto quello che vuoi -.

- Stamattina, mi ha chiamato Igor, mi ha informato che torna domattina e vuole vedermi nel pomeriggio per fare quella famosa chiacchierata - -quindi mi ritrovo a rivelare a Dimitri.

Lui continua a sorridermi e poi mi risponde, - mi fido di te Natasha, confido nelle tue scelte - termina.

Sono rimasta spiazzata, è a dir poco strano, che Dimitri mi dia fiducia è la cosa mi rende felice, forse in fondo tra noi può funzionare, solo il tempo potrà dirlo, non ho più nulla da dire al riguardo su questo argomento.

Tra noi scende di nuovo un silenzio fatto di pace e serenità. 

- Siamo quasi arrivati, mancano meno di cinque minuti - mi annuncia Dimitri.

L'unica cosa che ho capito, che abbiamo lasciato San Pietroburgo alle spalle, siamo in aperta campagna. Quando ci fermiamo, Dimitri mi invita ad uscire, e quando faccio per guardarmi intorno non credo ai miei occhi.

Siamo lontano da tutto e da tutti, in aperta campagna, non si vede nulla, siamo nell'oscurità più totale, ma, la cosa non mi spaventa. - Dove mi hai portato Dimitri? - gli domando in realtà un po' perplessa.

- Vieni qui - mi invita il mio demone personale, non mi ero resa conto che nel frattempo ha steso a terra una coperta su cui sederci.

Mentre sto per sedermi, mi attira a se e mi ritrovo seduta sulle sue gambe e mi stringe a se, coprendoci entrambi con un'altra coperta.

- Sicuramente ti stai domandando perché ti ho portato qui, gattina. La risposta è semplice, per farti capire quando la mia anima sia oscura e nera, ma, ogni tanto si vedono come dei puntini di luce, che sono le stelle e rappresentano la mia coscienza, o perlomeno quello che ne rimane -, termina il suo discorso.

Adesso, devo assimilare le parole che ha pronunciato, però adesso ho la conferma di quello che ho sempre sospettato, ossia che Dimitri Sokolov è un uomo oscuro, pericoloso e potente. Mi ritrovo a rispondere alla sua confessione con un'altra confessione, - Dimitri non ho mai avuto nessuna intenzione di cambiarti. Perché tu sei questo, il mio unico desiderio sin dal principio è stato semplicemente di amarti e nulla più -, concludo credendo in ogni singola parola che ho pronunciato.

Amarti è il mio peccatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora