/48\

2.2K 61 0
                                        

*Il giorno seguente*

Dopo esserci messe divisa e tutte cose, scendiamo in cortile dove ci raggiunge il preside.
<Bene signori, le ragioni per le quali i signori qui davanti non hanno partecipato alla gita sono noti a tutti. Ora io vi porrò qualche domanda e desidero che tutti voi insieme, voi due e tutti i collegiali, rispondano in coro Vero o Falso, proprio come abbiamo fatto all'esame>
Presi la mano di Chiara, che era al mio fianco.
<Si viene in Collegio per svolgere un'esperienza formativa, seria e concreta. Vero o falso>
<Vero>
Rispondemmo tutti quanti in coro.
<In classe non si scherza ma si sta attenti alle lezioni. Vero o Falso>
<Vero>
<Bisogna avere rispetto e attenzione nei confronti degli insegnanti. Vero o falso>
<Vero>
<Mentire al preside non è un'atteggiamento corretto. Vero o falso>
<Vero>
<Quando si sbaglia occorre fare di tutto per rimediare sotto il profilo didattico e del comportamento. Vero o falso>
<Vero>
<E ora a voi due>
Disse riferito ad Alex e Andrea.
<Avete sostenuto un'esame brillante davanti al preside e davanti ha professori. Vero o falso>
<Falso>
<Falso. Proprio così. Siete espulsi dal collegio>
<No>
Ci lamentammo tutti quanti.
<Silenzio. E un consiglio, non prendetevi mai gioco del preside.>
<Io non me ne pento di quello che ho fatto>
Disse Alex.
<Silenzio, abbia almeno pudore>
Andai subito ad abbracciare Andrea.
<Sei un coglione. Sei un coglione>
Gli ripetevo piangendo.
Ci avevo legato molto in queste due settimane, stando sempre con Chiara ovviamente stavo con lui. Era diventato come un fratello più grande per me.
Mi lasciò un bacio sulla testa e poi andò da Chiara che stava piangendo, anche lei.
Andai da Gianni che mi abbracciò subito.
<Perché cazzo lo hanno fatto? Io lo sapevo che andava a finire così, porca troia>
Dissi piangendo mentre lui mi abbracciava.
Lui era tranquillo, però dentro stava soffrendo. Lo so.
Appena Andrea mollò Chiara, io mollai Gianni e andai ad abbracciarla.

Durante la lezione del prof di arte, in classe c'è molta agitazione.
<L'importante è far qualcosa perchè stiamo subendo ingiustizie su ingiustizie e stiamo zitti perché abbiamo paura>
Disse Mariana a tutti noi.
<Se pensate a una cosa da persone civili io partecipo, però andare a manifestare è una minchiata>
Rispose Martina alla sua compagna di banco.
<Io se ho bisogno di manifestare lo faccio, punto e basta. Le mie motivazioni c'è le ho e lo voglio fare punto, non ho ripensamenti>
Disse Chiara.
<Si ma il motivo per protestare dev'essere ben definito>
Disse Vilma, seduta al suo fianco.
<Il punto è che qui tutti quanti hanno paura, hanno paura di essere cacciati e dico io di fare qualcosa e non si fa mai niente>
Disse Mariana al prof e a tutta la classe.
<Non si arriverà a nessuna conclusione, perché qui si parla si parla ma alla fine non facciamo mai niente>
<Ma ognuno sarà libero di fà quello che vole?>
Disse Giulio alla ragazza seduta dietro di lei.
<Io sicuramente qualcosa la voglio fare>
Disse Chiara.
Poi lei e Mariana si alzarono e le seguì Claudia.
<Si parla, si parla adesso ci vado io dal preside a parlare per dimostrare che io le palle cè le ho>
Disse Claudia e le tre uscirono dalla classe. Le seguimmo tutta la classe, tranne Maggy.
<Lui senza di noi, non è un cazzo!>
Urlò Mariana prima di arrivare nell'atrio principale, dove c'era l'ufficio del Preside e si fermarono li.
<C'avete una fiammata tutti! Te che cazzo urli!Che cazzo urli! Lui ha un muro, non fai nulla>
Disse Giulio a Mariana, entrando con tutti gli altri nell'atrio.
<Se dovete annà gliele dite in faccia le cose, adesso>
Disse Claudia a Mariana.
<Ohh raga! Chiediamo un'assemblea civile!>
Urlò Roberta per farsi sentire e Mariana scosse la testa.
<Per voi siete civili così?>
Chiese Vincenzo a Roberta.
<State sbraitando come animali, questo civile è?>
<Chiedere un'assemblea è una cosa civile>
Disse Roberta.
<Ah così è civile?>
Chiese Vincenzo sarcastico e andandosene.
<Questo qua è solo casino e non si risolve niente>
Disse Gianni a Mariana e Chiara.
<Io mi sono alzata da sola>
Disse Mariana.
<Ma fate casino per niente raga>
M'intromisi anch'io, ascoltando la discussione.
<Mo lo fai, tutte le cose che sono successe, tu mo lo fai>
Disse Gianni a Mariana riferendosi a tutte le cose che sono successe in questi mesi.
<Mariana però ascoltami un'attimo, tu dici 'io adesso dico, io' Tu rappresenti noi>
Disse Vilma.
<Non rappresento nessuno>
<Non rappresenti nessuno?>
<Rappresento ciò che io credo che sia sbagliato>
Disse Mariana e quindi parlò Roberta.
<Andiamo io e George che rappresentiamo>
<Okay, cosa volete manifestare>
Chiese George a Mariana e Chiara.
<Voglio un confronto, voglio avere dei risultati>
Rispose Mariana mentre George continuava a chiederle:
<Tipo?>
<Voglio parlarci>
<Voglio quello, voglio quello, voglio quello, ma se non sai cosa fare!>
<Io mi sono alzata perché credo che sia giusto lottare per questo>
<Cioè?>
<Lottare per avere dei diritti, per avere del rispetto>
<Ma se noi non diamo rispetto a loro cosa ci siamo alzati a fare?>
<Io non ho mai mancato di rispetto a nessuno qui dentro!>
<Io te lo giuro, sinceramente andiamo la a rappresentare la classe ma senza un motivo perché nessuno cià un motivo chiaro, tutti dicono idee a caso>
Disse George chiudendo il discorso.
<Ma è una stronzata!Almeno te l'hai capito?>
Chiese Samuele guardandolo. Tutti si parlavano di sopra.
Arrivò il preside e ci mettemmo tutti in fila.
<Cosa succede?>
<Volevamo entrare io e George che siamo i rappresentati di classe per parlare direttamente con lei, ma non ci siamo riusciti ad organizzare bene a quanto pare>
Disse Roberta.
<Fai entrare Mariana>
Disse Samuele.
<Volete parlare con me? Questo è l'obiettivo?Non mi sembra il caso di venire giù tutti quanti, era sufficiente che due di voi chiedessero di parlare con me. Io vado nel mio studio, due non di più gli altri fuori>
Disse per poi andare nel suo ufficio.
<Tu sei l'unica che deve dire qualcosa>
Disse Gianni spingendo Mariana, ma fu bloccata da George.
<Raga, aspe>
<Mariana, Chiara andate voi che c'avete tanto da dire!>
Disse Martina.
<Te c'hai le palle?>
Chiese George a Mariana.
<Si>
<Ecco, io lo ammetto non c'ho le palle perché non mi sembra una cosa giusta. Rappresenta la classe>
Disse George spingendola verso l'entrata, con Chiara.
<Mo voglio vedere che gli dice>
Dissi sedendomi sul tavolino.
<Ma che vuoi che gli dica>
Mi disse Giulio guardandomi.
<Ma niente! Che fondamentalmente il preside c'ha ragione! Ha fatto tutto bene secondo me>
Risposi a Giulio mentre Gianni si appoggiava col braccio sulle mie gambe.
<Loro sono quelle che devono ridire, ridire e ridire!>
Disse Giulio..
<Che minchiata, ha fatto bene Maggy a starsi in classe>
Dissi a Gianni.
<Ma veramente>
Disse lui guardandomi.
<Mi ricordate perché siamo scesi perfavore?>
Domandai ironica a George, Roberta, Samuele e Vincenzo.
<Il preside ha ragione! Stop>
Disse George e intanto aspettavamo che le due uscivano dall'ufficio del preside.
Poi cominciarono ad aggredire Vilma, che per fortuna fu difesa da Mario e soprattutto da Gabriele.
Quattordicini anni di ragazzo ed è più maturo di molta gente che sta qui dentro.

Spazio Autrice
Alloraa,scusate se non ho aggiornato ieri sera ma me lo sono scordata ahahahha
Per ricompensa vi pubblico anche un'altro capitolo e soprattutto per farmi perdonare!🤣

Il Collegio 4Where stories live. Discover now