Sette

4.2K 222 10
                                    

È passata solo un’ora e Stiles già non ne può più. Ha provato ad uscire dalla stanza, ma un’infermiera l’ha rispedito a letto perché: “Il dottor Hale mi ha detto di tenerla a riposo, non può andare in giro per i corridoi”. Ora è seduto sul bordo del letto, con i piedi penzoloni e si sta annoiando a morte. Si sente bene, benissimo, non gli bruciano nemmeno i graffietti che ha sui gomiti, non vuole più stare lì dentro. Fa per alzarsi di nuovo e cercare di non farsi vedere dall’infermiera per scappare, quando la porta si apre ed entra Isaac. 

“Ciao Stiles, come stai?” 

“Isaac? Io… bene. Cosa ci fai qua?” gli chiede, sconcertato. 

Il biondo gli sta simpatico, hanno la stessa età e le sue battute stupide lo fanno ridere, anche se non lo ammetterebbe mai, ma non capisce perché sia lì.

“Mi ha scritto Derek, ha avuto un’urgenza e deve trattenersi in ospedale ancora per un po'. Mi ha chiesto di venirti a prendere, altrimenti ti saresti calato dalla finestra” spiega il ragazzo, afferrando la giacca di Stiles e porgendogliela. 

Stiles l’afferra, ancora sconcertato. “Mi ha detto che mi avrebbe riaccompagnato a casa lui” risponde, “non mi va di disturbare te, Isaac, lascialo perdere. Usciamo di qui e poi ci vado da solo a casa”.

“Certo, così poi mi sbrana” risponde, avvicinandosi alla porta. “Allora? Vuoi andare via o no?”

Stiles, nonostante l’irritazione che gli provoca Derek anche quando non c’è, si alza e segue Isaac, perché davvero vuole uscire di lì e tornarsene a casa; vuole anche fare di corsa una doccia, perché si sente la puzza di ospedale addosso. 

Segue Isaac fino ad un’auto… un’auto fantastica! Non sa che modello sia perché davvero non ne capisce, ma Stiles sa almeno che è un’auto sportiva di un arancione accecante. Quasi saltella mentre si avvicina, nonostante non sia mai stato appassionato di quattro ruote, ma non è mai salito su un’auto simile.

“Ti piace?” chiede il biondo, intuendo i suoi pensieri. 

“Da morire!” trilla Stiles, forse quasi urlando. Isaac scuote la testa e gli apre anche la portiera. Forse l’ha fatto solo perché ha intuito anche che Stiles non ne sarebbe stato capace. “Wow! Sembra un’astronave!” e ora sta davvero saltellando sul sedile. Isaac accende la radio e parte sfrecciando. 

Stiles è così preso dalla velocità, dall’adrenalina e dalla musica, che si rende conto di essere arrivato solo quando Isaac spegne lo stereo. Solo che… “Io non abito qui” Isaac deve aver sbagliato indirizzo. 

“Sì, lo so. Ci abita Derek! Scendi, è al quarantesimo piano. Io ho da fare” e gli apre la portiera. 

Stiles scende senza nemmeno rispondere, è solo incazzato nero e… e incantato. Quel grattacielo è davvero altissimo! Si ridesta solo quando sente lo stridere delle gomme dell’auto arancione che sfreccia lungo la strada. È tentato di non entrare e andarsene a casa, ma non ha la più pallida idea di dove si trova e il cellulare l’ha abbandonato un’ora fa completamente scarico. Quindi prende un sospiro ed entra nel palazzo. 

Ad accoglierlo c’è un ragazzo in abito elegante, che lo saluta sorridendogli. “Salve, signore, posso esserle di aiuto?” 

“Ehm, sì, devo andare al quarantesimo piano” spiega, “Hale” aggiunge. 

“Ma certo, il dottor Hale! Mi ha chiamato poco fa, signor Stilinski. L’ascensore è lì, in fondo a destra.” 

Stiles ringrazia e si avvia verso il fondo dell’ingresso, guardandosi intorno. Quanti soldi deve avere Derek per vivere in un posto così lussuoso? Troppi, di sicuro. Arriva in pochissimo tempo al piano, il plon che avvisa dell’apertura delle porte lo distrae dall’osservare il panorama (sì, l’ascensore è trasparente). Per fortuna c’è un solo appartamento su quel piano, così sa a quale porta avvicinarsi solo che… come si presuppone lui possa entrare se Derek è in ospedale? Si guarda intorno, forse c’è una pianta in cui sono nascoste le chiavi, o uno zerbino? Si sta avvicinando ad un bonsai, quando uno scatto lo fa girare. “Eccoti!” urla Erica, sull’uscio della porta. 

Lost causeTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang