PENSAVO VOLESSI PICCHIARMI

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Wang He Di sbuffò e si lanciò sul letto, accanto a Shen Yue.
"Mi sono cambiato dodici volte! A questo punto credo che andrò nudo" si lamentò.
"Certo, se vuoi fare scappare a gambe levate la tua futura moglie..." ghignò Yue.
Dylan sarebbe dovuto uscire con la ragazza che gli aveva dichiarato il suo amore per lui proprio quella sera, ma i preparativi si stavano rivelando alquanto difficili.
"Non mi sei per niente di aiuto!"
"E cosa dovrei fare?!"
"Non lo so! Darmi qualche consiglio!"
Yue lo squadrò per qualche secondo e vedendolo tanto agitato il suo cuore si strinse un po'. Avrebbe voluto essere al posto di quella ragazza...
"Hulk?"
"Tieni, metti questa" gli disse, passandogli una camicia nera.
"Dici? Non sarà troppo elegante?"
"No, è perfetta".
Dylan le sorrise.
"Grazie! Allora vado a cambiarmi! Aspettami qui!"
Corse in bagno e Yue tornò a coricarsi sul letto.
"Andrà tutto bene, Yueyue..." sospirò.

Qualche minuto più tardi, Dylan rientrò in camera e si accorse che Shen Yue si era addormentata.
"Tsk! È così che mi aiuti?" sussurrò con un sorriso.
La coprì con una coperta e si chinò accanto a lei per qualche istante per guardarla meglio.
A volte capiva gli F3: per quanto lei fosse tosta, forte e sfacciata, Yue sembrava così piccola e fragile che riusciva a tirare fuori il lato protettivo delle persone senza nemmeno accorgersene... Come in quel momento, raggomitolata su se stessa sul letto troppo lungo di Dylan, con la fronte contro le ginocchia e il viso nascosto dai capelli.
Sembrava un gattino.
Le accarezzò il dolcemente il capo e lei dischiuse appena gli occhi.
"Hey... Io devo andare, ma tu resta qui se vuoi... Ok?" le disse.
Ancora mezza addormentata, Yue si sporse verso di lui e gli diede un bacio sulla punta del naso.
Dylan arrossì.
"Torna presto" disse lei.
Prima che Dylan potesse rispondere, Yue si era già riaddormentata.
Il ragazzo scosse la testa e uscì dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.
Raggiunse sua madre in cucina e le diede un bacio sulla guancia.
"Vado, mamma. Shen Yue si è addormentata in camera mia... Se si sveglia le puoi dare qualcosa da mangiare, per favore?"
"Ne parli come se fosse il tuo animaletto domestico" rise sua madre.
"Il mio mostro domestico, vorrai dire".
"Oh, smettila! È una ragazza adorabile! E comunque non preoccuparti, le darò da mangiare... Se non scapperà dalla finestra come al solito".
"Grazie! Ora vado, ciao!"
"Non fare tardi!"

Wang He Di era felice di uscire con una ragazza così carina, ma... Non sapeva cosa dire. E nemmeno lei, a quanto pareva.
I due avevano cenato in una piccola tavola calda e poi avevano fatto una passeggiata per le vie del paese.
Il silenzio regnava sovrano...
Quando Dylan riaccompagnò la ragazza a casa propria, lei lo salutò con un gran sorriso e con la promessa che si sarebbero rivisti l'indomani a scuola.
Mentre tornava a casa, Dylan ripensò a quella serata con un po' di delusione nel cuore.
"Forse eravamo entrambi troppo agitati..." pensò tra sé.
Una volta arrivato, entrò in camera e si stupì di trovare Yue ancora lì sul suo letto.
Sua madre gli aveva lasciato un post it sulla scrivania: "Non si è svegliata nemmeno una volta, perciò non ha mangiato. In frigorifero ci sono le polpette di riso".
Erano quasi le 23... Forse era meglio lasciarla dormire.
Andò in bagno e si mise il pigiama, poi si sdraiò per terra, sul tappeto.
"Cosa fai?"
"Shen Yue! Vuoi farmi venire un infarto?! Credevo stessi dormendo!"
"Stavo dormendo! Ma tu continui a fare baccano" borbottò Yue, stropicciandosi gli occhi.
Si appoggiò ai gomiti e si sporse per guardare Dylan sul pavimento.
Indossava un pigiama azzurro con disegnate tante faccine di Capitan America che dormivano.
Yue scoppiò a ridere di gusto.
"Hey! Non ridere del mio pigiama!"
"Non rido di lui, rido di te" ghignò lei.
"Non dovresti trattare così l'eroe che sta sacrificando la sua schiena per lasciarti il suo letto comodo, sai?"
"Tranquillo, ora torno a casa mia" rispose Yue, alzandosi.
"A quest'ora non vai proprio da nessuna parte!" ribatté Dylan, deciso.
"Wow! Quando usi quel tono autoritario assomigli a..."
"A Capitan America? Ironman?"
"No, a un idiota".
"Tu! Sei... Sei... Cattiva! Poche ore fa mi hai baciato sul naso sussurrandomi dolcemente di tornare presto come una moglie che saluta il marito che sta per andare in guerra e ora guardati! Stai di nuovo diventando verde!" si lamentò lui.
Yue arrossì e gli lanciò un cuscino.
"Ahi!"
"Sei un idiota, Wang He Di!"
"Tu sei un idiota!"
"No, tu!"
All'improvviso, uno strano rumore interruppe la loro "conversazione".
"Che cos'era? Un tuono?" chiese Dylan, sorpreso.
"Ehm... No... Era... Era il mio stomaco" borbottò Yue, guardando altrove.
"Scema! Andiamo subito a mangiare!" esclamò il ragazzo.

Shen Yue e Wang He Di erano seduti al tavolo della cucina a mangiare le polpette di riso della Signora Wang.
"Non hai già cenato?" gli domandò Yue.
"Sì, ma ho mangiato poco... Ero agitato" rispose lui.
"A proposito! Com'è andato l'appuntamento?"
"Mmh... È stato strano. Lei è una ragazza molto silenziosa. E io mi sentivo in imbarazzo, non sapevo di cosa parlare... Ma forse è normale, no? Era solo il primo appuntamento..." rispose Dylan.
"Non lo so... Forse" sorrise Yue.
"Anche tu con Song Wei Long diventi silenziosa, giusto?"
Yue trattenne una risata.
La situazione era cambiata ormai... Shen Yue aveva spiegato a Song Wei Long che il suo cuore batteva per qualcun altro... E da quel giorno, i due erano diventati amici. Yue si sentiva ancora un po' a disagio con lui, ma ormai non si sentiva più timida in sua presenza e riusciva a parlare con lui tranquillamente.
Però, non ne aveva ancora parlato con Dylan.
Voleva aspettare ancora un po'.
"Hai la bocca sporca, maiale" gli disse.
"Come?! Non potevi dirmelo prima?!" si lamentò Dylan, pulsendosi la bocca con un tovagliolo.
"Nah, eri così sexy..." rise Yue.
"Idiota!"
E così, passarono ore e ore a chiacchierare in cucina.
Lui prendeva in giro Yue. Lei prendeva in giro Dylan.
Ridevano. Poi tornavano seri. Poi ridevano ancora...
Quando le loro palpebre iniziarono ad appesantirsi, decisero di andare a dormire.
Dylan prese posto sul pavimento, mentre Yue sul letto.
"Se vuoi puoi venire qui con me... Abbiamo già dormito insieme" gli propose Yue, dispiaciuta.
"È ok, non preoccuparti! Tu tiri troppi calci mentre dormi" rispose Dylan, con un ghigno.
Yue rise e allungò una mano verso di lui, che si scostò di scatto.
"Hey! Perché ti allontani?!"
"Pensavo volessi picchiarmi!"
"Idiota! Volevo accarezzarti!"
"Non ti credo..."
"Perché no? Sono la Principessa Peach! Sono dolce come una zolletta di zucchero!"
Dylan la squadrò di sottecchi e poi decise di fidarsi.
Tornò dov'era prima e Yue sporse di nuovo il braccio sotto al letto per riuscire a toccarlo.
Gli accarezzò dolcemente i capelli.
Il viso di Dylan si rilassò in un'espressione beata e questo la fece sorridere.
Con un dito scese verso il suo viso e ne tracciò delicatamente i lineamenti.
"Hulk?" la chiamò ad occhi chiusi.
"Sì?"
"Ti voglio bene".
Il cuore di Yue prese a battere all'impazzata. Sapeva che per lui era semplice amicizia, ma quel momento era troppo prezioso per lasciarlo rovinare da pensieri negativi.
"Anche io, Super Mario" rispose.
Continuò ad accarezzarlo finché non lo vide ad addormentarsi... E poi continuò.
Ad ogni carezza il suo viso si rilassava sempre un po' di più.
"Buonanotte, mio stupido disastro".

Angolino dell'Autrice
Ciao!
Come state? Avete passato un buon Natale?  ☺️😘
Spero che questo piccolo capitolo vi piaccia 😉 e spero di riuscire a pubblicarne un altro prima della fine dell'anno 😁
Grazie di cuore per continuare a leggere questa storia ☺️ e grazie a chi mi viene sempre a cercare quando sparisco 🤭
Un grande abbraccio,
Lucrezia

I'm With The Sk8er Girl (ITALIAN) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora