Capitolo 35

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Il giorno dopo:
mi sveglio in una posizione scomoda, forse per colpa del materasso matrimoniale in cui ho dormito e del quale non sono abituata. Sposto le coperte e solo in quel momento mi viene in mente Jason, spero vivamente di non averlo fatto cadere dal letto.
Ma il suo corpicino non c'è, la luce del sole illumina la stanza e mi fa vedere che la porta è socchiusa.
Dove sarà finito?
Guardo l'ora, SONO LE 10.30?!?!?! DOVREI ESSERE IN PIEDI DA 2 ORE! Avrei dovuto preparare la colazione a Jason...
Mi alzo velocemente, faccio per infilarmi le ciabatte e i miei piedi si ingarbugliano in una coperta verde scuro.

Scendo le scale e sento Jason ridere, continua a dire "no" in tonalità differenti, ma tutte giocose, ha la bocca piene, questo si sente benissimo...
"Megan! La torta!"
"ciao JJ" è in braccio a Kyle, che con un po' di fatica versa del latte nella tazza che uso sempre, la prende come se fosse una palla da football e me la porta, Jason rende tutto più difficile, gli balla in braccio e un pezzo della sua torta finisce diritta nella tazza. Io rido, e Kyle sorride.
Ha sorriso. Kyle ha sorriso.
"sarà ancora più buona" commento ormai lacrimante dalle risate.

Come credevo, il temporalone di ieri sera ha lasciato spazio al sole e al cielo senza nuvole, la strada vita dalla portafinestra della cucina è piena di foglie e rami...
"Jason"
"Megan!" quel bambino mi fa impazzire... "che ne dici di andare fuori a liberare il nostro pezzettino di strada e il tuo giardino?"
"sì,sì!!"
"allora vai su a cambiarti e mettiti gli stivali di gomma" corre via.
Rimaniamo solo noi due
"hai dormito con noi stanotte?" chiedo sorseggiando il latte bollente
"Jason è venuto a chiamarmi"
"okay, come va la mano?"
"come va il braccio?"
"una meraviglia"
Non ci crede, vede che lo tengo giù, mi squadra e cambia piede d'appoggio
"cosa sai di me?"
Una domanda buttata lì come una bomba, destinata ad esplodere e ha distruggere tutto in mille pezzi...
"n-nulla"
"nulla, nulla?"
"nulla nulla"
"allora perché credo tu stia mentendo?"
"credi male" mando giù pure il pezzo di torta e quasi soffoco
"allora mentirei se dicessi che hai bussato alla porta del mio medico"
"io...ho bussato e sono anche entrata"
"spero che tu ora sappia il mio lato omicida e malato"
"perché ti arrabbi tanto? Di certo non ho chiesto io di sapere la tua storia, è stato lui a sputarmela addosso"
"non credo"
"volevo solo chiedere se quei tuoi esercizi ti avrebbero condotto ad un attacco cardiaco o che ne so... alla morte!"
"chiama Lara"
"no"
"CHIAMA LARA HO DETTO!"
Prende il telefono di casa e compone il numero quasi ad occhi chiuso, attende un attimo e poi parla freddo e senza anima
"oggi tocca a te, ti lascio la porta aperta"

"NON LASCERO' JASON DA SOLO!"
Fa un passo avanti, poi uno indietro e chiude le mani in pugni che diventano rossi e dalla mano ferita la crosta si apre, lasciando libero sfogo al sangue di uscire.
Passano 10 minuti, dove io sono ferma, lui è contro il muro e Jason non si è ancora fatto vivo, forse e così spero, ha sentito il brutto clima di sotto e ha avuto la saggia idea di starsene su...
La porta si apre , Lara saluta nel vuoto e prima ancora che io risponda, Kyle mi è addosso, afferra con forza il mio braccio e non storce neanche il naso, non gliene frega minimamente del dolore che mi causa. Prende le chiavi e mi trascina giù in macchina. Inizia a guidare e mi accorgo solo allora di essere in pantaloncini e felpone, di essere completamente disordinata e di essere ancora una volta preda dei suoi attacchi.
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VI DOVEVO ALMENO 3 CAPITOLI!
Grazie per le 600 letture 💓💓
-mappleluzz 🖍

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Where stories live. Discover now