Capitolo 62

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Giorni dopo

Oggi è il compleanno di Jason, ho in mente di preparare una delle sue torte preferite, la crostata di lamponi.

Non mi resta che andare al supermercato e prendere ciò che manca. Jason é sa un suo amico, non deve sapere dei miei movimenti segreti.
Deve essere una sorpresa, perché a me nessuno ha mai fatto una torta.
Papà non ama mettere le mani nella farina e mamma opta sempre per le pasticcerie.
Io devo rompere questa catena e darmi da fare.

"Vieni con me?" Chiedo a Kyle
Non risponde, infila le scarpe e prende le chiavi della macchina.
Mi sorride, si avvicina al mio viso ormai troppo rosso e sfiora il suo naso contro il mio.
Fa solletico e arriccio il naso come conseguenza.

Al supermercato impiego poco, mancano solo uova e lievito, mi fermo nel reparto feste e giocattoli, afferro una confezione di palloncini blu e un pacchetto di candeline.
Perdo per un secondo Kyle, ma lo ritrovo nel reparto dei libri.
"Oddio sei anche un letterato"
"In verità l'unico libro che ho letto è stato un fumetto di Diabolik"
"Non male"
"Tu piuttosto, che leggi?"
" di tutto, ma i libri distopici sono i miei preferiti"
"Non dire altro"

Afferra un romanzo che non ha l'aria di essere ciò che ho detto, mi metto a ridere di gusto, lui lo rimette a posto e sorride di conseguenza
"Devo fare altre ricerche"
"Con calma" gli do una pacca sul braccio e passo oltre.
So che lui sta guardando, e in un certo modo mi piace, lo apprezzo perché di lui mi fido. Alla cassa mi viene in mente quella donna, sono passati ormai tantissimi giorni, ma ho ancora la speranza di rivederla.
Magari senza occhiaie e stanchezza addosso.

In macchina:
"Mi dai una mano?"
" non sono bravo con torte e dolci"
"Ti credo"
"Non so se restarci male, comunque devo finire una cosa"
"Enigmatico sei pure"
"Non disturbare peste"

Sento dei rumori forti e continui, a volte sento delle martellate, ma non mi preoccupo come una volta, continuo a mischiare la farina allo zucchero.
Sciolgo il burro e lo unisco alle uova, metto tutto assieme e iniziò a frullare sempre più forte.
Mi perdo nelle azioni che sto facendo, non penso più a nulla, una mano tiene ferma la ciotola e l'altra il frullatore, un ciuffo continua a scivolarmi sul viso e mi solletica il naso.
Assaggio l'impasto e lo gusto per bene.

Sono convinta che l'impasto crudo abbia la sua bontà, è sempre bello mangiarlo...

La porta si apre è un Kyle sudato si fa notare
"Hai rotto qualcosa?"
"Non ancora"
Prende un bicchiere d'acqua e lo beve senza nemmeno sorseggiare, ingoia tutto in un sol colpo
"Ho bisogno di un consiglio"
"Per quanto possa aiutare" si avvicina
"Faccio le strisce di pasta frolla oppure dei cuori?"
"Jason non è una femminuccia"
"Vada per le strisce"  ritorno con la faccia sull'impasto è il ciuffo scivola ancora

Sento le sue dita spostarmi i capelli fino a scoprirmi il collo, stringe di più la coda e mi da un bacio leggero, io chiudo gli occhi e fermo le mie mani dall'impastare.
"Sai di uova" mi sussurra nella maniera più affascinante possibile, non so se ridere o stare zitta e godere.
"E tu sai di legna"
Chiude le sue braccia attorno alla mia vita e mette le mani a coppa sul mio ventre, appoggia il mento sulla mia spalla e respira lento.

Non ho mai visto un comportamento così da parte di un ragazzo, come se non facesse parte della loro natura.
Come se nessun uomo volesse essere coccolato.
Mi giro e lui mi accoglie volentieri, ho le mani lontane da lui perche tutte sporche, ma non si arrabbierà se un po' di impasto finisse sulla sua guancia
"Non ci provare"
"Chi ha detto cosa?"
"So che ti frulla per la testa"
"Pasta frolla"
"Sulla mia faccia"
"Mai detto"
"Pensato?"
"Non posso svelare queste informazioni"
"Chi tace acconsente"

È ormai sera, sono sul vialetto di casa Douglas ad attendere la macchina con dentro il festeggiato, saluto il bambino e la madre, ringrazio e accolgo Jason.
Lui passa oltre e urla "KYLE! ANTHONY HA UN CAVALLO ENORME!!!"
penso che stia parlando da solo, ma Kyle è lì all'entrata, sorridente, non interessato a cosa potrebbe pensare la madre già pronta a mettere la quarta
"Grazie di tutto"
"Non si preoccupi, Jason è davvero molto educato!"
"Mi fa piacere saperlo, lo dirò ai genitori"
"Perché? Non sono in casa?"
Io non posso mentire
"Sono via per lavoro"
"E lei sta qui con lui"
Per lui so chi stesse intendendo
"Si, un ragazzo d'oro"
Purtroppo la mia espressione cambia e non posso fingere un'aria sollevata e felice.
Ci salutiamo e se ne va, gira il viale ed io entro in casa.

I palloncini sono pronti, la torta è ben cotta e profumata.
"AUGURI JASON!!!"
Avvio la videochiamata con i genitori e cantiamo assieme la canzone di buon compleanno, stiamo un po' a parlare e a ridere, Jason sembra davvero felice e la distanza dei suoi non sembra provarlo particolarmente. Kyle lo tiene in braccio ed io sono in piedi dietro di lui, ho le mani sulle sue spalle e non posso fare altro che essere finalmente rilassata.

Dopo aver mangiato e riso, Kyle si alza e apre la porta che porta giù nel seminterrato.
È più forte di me, pensare a tutte le urla e gli affanni che faceva settimane fa lì sotto, come in ricordo cristallino e cristallizzato.
Ma spazzò via tutto con uno sbattere di palpebre e ritorno alle realtà.
"Pronto a vedere il mio regalo?"
"SI SÌ SÌ!!!!"
scende di corsa, striscia la manina contro il muro e tiro un sospiro di sollievo nel constatare che le pareti non sono state macchiate di lamponi.
Apre la porta e grida un "ERA QUELLO CHE VOLEVOOOOO"
salta su e giù, a destra e a sinistra.
Beh come non dargli torto.
"È una copertura a forma di macchina per il suo letto, è ancora da finire con il colore ma intanto il più è stato fatto"

"È davvero stupenda"

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HEY BELLESSE 🪐

spero che tutti voi stiate bene, lo desidero con tutto il mio cuore.
Purtroppo ho perso una persona importante, non riuscivo a scrivere. Il dolore era troppo forte.
Però eccovi il capitolo tanto atteso🌸

Con amore
-mappleluzz ☁️

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora