36. Truth

89 10 0
                                    

Azriel vagò per il castello osservando i ritratti delle vecchie regine, venivano da tutto il mondo e da tutte le culture. Cercava di immaginare le loro voci, le loro emozione, speranze e paure. Se erano innamorate e cosa sognavano prima di scoprire il loro destino. Un paio di guardie si avvicinarono. <<Altezza, il signor Rothbart chiede la vostra presenza nella sala del trono.>>

Lei sospirò e li seguì, non era mai stata lì, ed era curiosa di vederla. Le guardie le aprirono i battenti e la vampira entrò. Era molto simile al tempio, ma c'era una enorme trono dorato su cui era seduto Jude, escluso quello era una stanza molto spoglia. Solo spade, scudi ed armature vuote.

<<Hai chiesto di me giusto?>>

<<Sì avvicinati.>> Cambiò la sua posizione da rilassato a raddrizzato. Il trono era di Azriel, perché Jude era lì come se fosse lui il suo re? Forse era davvero solo un veicolo per raggiungere il potere.

Si fermò ai piedi della scalinata per raggiungere il trono. <<Dimmi.>> Era ancora arrabbiata con lui, ma lo nascondeva meglio che poteva.

<<Non sei abbastanza vicina.>>

<<Io penso che la distanza...>>

<<Azriel>> pronunciò il suo nome con tono sorprendente alto e d'avvertimento, che le fece correre un brivido lungo la schiena.

La vampira salì le scale e si ritrovò di fronte a lui. Lui la tirò a sé, la fece sedere sulle sue ginocchia e le cinse la vita con un braccio. <<Ti ho lasciato del tempo, pensando che mi avresti parlato di quello che ti affligge, ma non hai detto nulla.>> Il suo pollice si muoveva accarezzandola delicatamente.

Azriel non parlò, era troppo imbarazzata dalla posizione in cui era, faceva di tutto per non guardarlo negli occhi e nascondere il disagio. Non era tutto, era anche disgusta dal fatto che si comportava come se non fosse successo niente. Era bravo a fingere.

<<Nonostante il tuo silenzio, so che qualcosa non va, lo sento. Sono il tuo creatore dopo tutto.>>

Già, il suo creatore, era stata una mossa stupida farsi trasformare da lui. Aveva ragione Cillian, si pentì dell'interruzione quella notte nel suo appartamento.

Jude strinse la pelle della vita facendole un po' male. <<Parla.>>

<<Non ho nulla da dire>> rispose con voce sicura.

Le prese il mento tra le mani e la costrinse a guardarlo. <<Se non parlerai, posso insinuarmi nella tua mente>> disse. <<So per certo che ti opporrai.>> Alzò gli occhi al cielo. <<Ma più resisti più sarà doloroso e spiacevole.>>

<<Lauren.>>

L'espressione cambio da curioso a comprensione, come se finalmente avesse risolto i pezzi del puzzle. <<Non è nessuno per me.>>

<<Non è quello che hai detto tu e non è quello che ha detto lei. "Quando avrò finito con lei, potremo finalmente stare insieme".>>

<<È quello che ho detto, perché è pazza e non mi lasciava più in pace.>>

<<Solita scusa.>>

Judas portò le mani alla sua gola e strinse, non abbastanza da toglierle il respiro, ma abbastanza da spaventarla. <<Non mi piace quel tono>> disse a denti stretti guardandola negli occhi.

<<Non dico altro che la verità>> disse Azriel sull'orlo delle lacrime. Non piangere. Non. Piangere. Si ripeté.

Jude allentò la presa, ma non la lasciò andare.

<<Annulla il fidanzamento.>>

<<Non è un opzione, piccola.>>

La vampira assottigliò gli occhi. <<Sai che non ha senso restare insieme, io non voglio e nemmeno tu!>> esclamò.

<<Pensi di essere diversa da me? Cillian...>>

<<Ed è qui che ti fermerò.>> Si alzò. <<Non solo ti ho detto cosa è successo tra di noi prima di iniziare una relazione, ma nonostante i suoi tentativi di separarmi da te, ho sempre categoricamente rifiutato. Non solo perché credevo di amarti, ma perché ti rispetto e rispetto la promessa che ti ho fatto. Gli ho detto che avevo fatto la mia scelta e che doveva rispettarla.>> Gli puntò il dito contro.

Jude alzò il sopracciglio.

<<Puoi insinuarti nella mia mente e confermare ciò che ti ho detto! Tu d'altra parte, avevi un amante. O l'amante sono io?>> disse con una risata amara. <<Mi pare che ci fosse prima lei! Sono stata così stupida.>> Si schiaffeggiò la fronte.

Jude rilassò le spalle e sorrise, sembrava quasi felicemente. <<Sono fiero di te, piccola.>>

Quel soprannome le fece venire le farfalle allo stomaco.

<<Lauren non esiste più. Ricominciamo.>>

La vampira scosse testa. <<Non posso più fidarmi di te, io ti ho detto tutto e hai anche avuto l'audacia di ingelosirti. Di arrabbiarti e minaciarmi.>>

Judas si alzò e le andò incontro. Le prese il viso tra le mani e la baciò. Azriel tenne le sue labbra chiuse e non lo lasciò approfondire.

<<È vero l'ho usata per arrecarmi sollievo, ma amo te.>>

Azriel purtroppo si mise a piangere, non solo per quello ma per tutto. <<Mi sento così ferita! Tutta quella dedizione e speranza di avere una bella vita con te...>>

<<Possiamo ancora avere quella vita, devi solo perdonarmi. Perdonami ti prego.>> Si mise in ginocchio e le baciò le mani.

Jude non era degno di fiducia, si chiese chissà su quali altre cose aveva mentito. <<Non potrò mai più fidarmi di te. Stammi lontano e lasciami un po' di tempo per... pensare.>> Scostò le braccia di Jude, stremata e umiliata dalla situazione.

<<Va bene, ma non voglio che finisca tra di noi, non per qualcosa di così insignificante. Stavo rompendo con lei e non abbiamo avuto rapporti da quando sei arrivata.>>

Azriel era confusa non sapeva se fidarsi o no, ma non aveva l'energia di discutere. <<Devo andare ho ancora molte cose da ripassare prima di andare in Grecia. Con la tua gentilezza e il tuo "amore" mi hai fatta sentire a casa e al sicuro, avevo così tante speranze e fiducia nei tuoi confronti. Pensavo che insieme saremmo stati in grado di costruire qualcosa di bello.>> Scosse la testa. <<Invece no.>>

Lilith's Heir - The Blood MoonOnde histórias criam vida. Descubra agora