diciotto

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Per tutta la serata avevo sentito i suoi occhi su di me, sapevo che seguiva ogni mio movimento

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Per tutta la serata avevo sentito i suoi occhi su di me, sapevo che seguiva ogni mio movimento.

La prima eravamo divisi in "coppie" e la vittoria, andava sempre a Rosé e Wonho. La seconda invece fu semplicemente maschi contro femmine... Inutile dire che vincemmo noi ragazze, opera del fascino femminile. Con fascino femminile intendo dire che le due ragazze facevano di tutto nel far perdere la concentrazione ai propri fidanzati. Lisa ancheggiava eccessivamente ogni volta che passava davanti al suo ragazzo, lui la guardava quasi con la bava in bocca.

Rosé aveva sorriso ad un ragazzo dall'altro lato della sala che non le aveva tolto gli occhi di dosso, Wonho lo fulminò con lo sguardo.

Ottenemmo due cose: il ragazzo smise di fissare Rosé, ma Wonho per liberarsi in fretta del suo turno, aveva mandato la palla fuori.

Quasi automaticamente alzai lo sguardo per poter guardare Jungkook. Non era seduto sulla sedia, ma era in piedi, siccome era il suo turno.
Il ragazzo era molto concentrato sulla palla che aveva tra le mani. Molte ragazze lo stavano osservando. Notai la ragazza che ci aveva provato con Lucas, gli guardava il sedere mordendosi il labbro. Avvertii una strana sensazione allo stomaco.

Mi alzai.

-Vado un attimo al bagno.

-Va bene.

Mentre passavo davanti alla pista dove si trovavano Jungkook ed il suo gruppo, camminai più velocemente, perché non volevo incontrare lo sguardo di nessuno di loro. Forse per quel motivo, non notai che qualcuno si era alzato per seguirmi.

Jungkook POV

Mi leccai le labbra. Poggiai la spalla contro il muro, incrociai le braccia al petto e abbassai lo sguardo sul suo sedere meraviglioso. Era piegata in avanti per sciacquarsi il volto, i jeans facevano un ottimo lavoro. Li sotto c'era un ben di Dio.

-Sai, se fossi mia non ti avrei mai fatta uscire di casa vestita così.- dissi

Lei sobbalzò, il suo sguardo incontrò il mio e si raddrizzò, ma prima che potesse allontanarsi dal lavandino, io feci più veloce, la strinsi tra il mio corpo e il lavandino.

-Jungkook...- sussurrò. Non capivo se era una forma di saluto o un avvertimento, seppi solo che amai il modo in cui il mio nome suonava sulle sue labbra.

-Non saresti uscita dalla stanza.- mormora contro il suo collo. Ghignai soddisfatto quando vidi i brividi sul suo corpo. - Non hai idea di quanto io sia arrabiato.- la mia mano dalla spalla era scesa sulla sua anca scoperta. Ne approfitto per spingere il suo corpo indietro, eravamo così vicini che neanche l'aria sarebbe stata capace di passare tra i nostri corpi.-Ti guardano tutti e quel ragazzo ti sta troppo vicino.- la mano libera spostò i suoi capelli e lasciai un bacio sul suo collo.

-Anche tu sei padrone di molte attenzioni.- disse con un filo di voce

-Sei gelosa?- chiesi sorridendo divertito

-E tu?

Ridacchiai i miei occhi si puntarono sullo specchio e vidi i suoi occhi curiosi e i miei pieni di desiderio.

-Già... Muoio dalla voglia di toccarti.- dissi e la mia mano afferrò il suo seno. Un gremito di sorpresa abbandonò le sue labbra. Baciami il suo collo, assicurandomi di non togliere mai lo sguardo dallo specchio. Era la visione più erotica che avessi mai visto, e in quel momento era una visione riservata solo a me. -Guarda- ringhia quando distolse lo sguardo dallo specchio. La mia mano libera si posò sotto al suo mento per riportare la sua attenzione.

Iniziai a sentire il suo cuore battere con forza contro la mia mano, sembrava che stesse correndo una maratona. L'avevo fatta diventare gelatina tra le mie mani.

-Ti prego...

-Ti prego, cosa?- chiesi divertito.

La mano che prima stringeva il suo mento, scese verso il basso, accarezza la linea dei suoi jeans con la punta delle dita. Chiuse gli occhi, mentre la sua testa si posava indietro sulla mia spalla.

-Vuoi che ti faccia sentire bene? - lei annui con forza ed una voglia assurda di piegarla contro il lavandino, e prenderla proprio in quel momento.
Ringrazia quel briciolo di autocontrollo che avevo. - Perché dovrei? Sei andata via come una bambina spaventata alla prima opportunità he ti è stata data.

- Perché sono tua... E sono stata cattiva... Devi scoparti la tua bambina cattiva.- disse con voce roca

Gemetti spingendo in avanti i fianchi. Solo quando incontrai il suo sedere, notai quanta voglia avessi di lei.

-Quindi nonostante tutto, sei mia?- lei annuì -Come? Non sento.

-Si, sono tua.

Baciai di nuovo il suo collo, i suoi occhi erano nei miei, sempre attraverso lo specchio.

-Questo lo avevamo capito entrambi.- sussurrai al suo orecchio.

Mi allontanati da lei e un piccolo ghigno si era formato sul mio viso. Andai verso la porta, quando mi voltai, lei mi guardava con occhi spalancati, proprio come quando ero entrato.

Adesso che mi voleva, potevo tornare a riprenderla.







♡✧。(⋈◍>◡<◍)。✧♡
scusate per l'aggiornamento diciamo "Falso" ma mentre stavo scrivendo questo capitolo il mio cavolo di dito ha cliccato il tasto pubblica 🛸

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SCUSATEMI PER IL DISAGIO. spero che il capitolo vi PIACCIA e niente. BACI BACI MIAO MIAO 🛸🐻

 𝐡𝐢𝐬 𝐨𝐛𝐬𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧 ~ |𝐉.𝐉𝐊.|~ 𝙈𝙖𝙛𝙞𝙖 𝙖𝙪 aggiornamenti Lenti:(Donde viven las historias. Descúbrelo ahora