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Torno a casa ore dopo. È stato un pomeriggio piacevole tutto sommato. Ema mi ha fatto spensierare, ed è quello di cui avevo bisogno. Siamo stati al luna park, mi ha preso lo zucchero filato, insomma, mi ha fatto stare bene.
È stata una giornata in cui ho solo pianto pero, riso e pianto.
Ho gli occhi due palloni da calcio, e poi non ho le forze di fare niente.
Entro in casa, tutti iniziano a fiondarsi su di me con parole e frasi che nella mia testa non hanno un senso.
Inizio a salire le scale ignorando tutto ciò che mi circonda.
Entro in camera e vedo Ale.
Lo guardo senza parlare.
A: io non so che dire.
V: non dire niente. Fai come me.
A: cosa vuol dire?
Dice perplesso.
V: perché per una volta, non ho l'intenzione di parlare, di dire a tutti ciò che penso, ne di pensare fino allo sfinimento.
A: e cosa vuoi fare?
Dice fissando ogni mio movimento.
V: ho bisogno di dormire, ho al posto degli occhi due canoe. Se mi reggo in piedi è un miracolo.
Dico sorridendo.
A: credo che farò lo stesso. Dormi vicina a me stanotte?
Dice a bassa voce.
V: certo, effettivamente lo vorrei.

Mi sveglio la mattina seguente cercando di mettermi in chiaro le idee.
Ale, Tom e matti devono scappare, in modo da risolvere ogni singola cosa.
È una balla lo sai, sarà successo un altro casino e questo sarà l'unico modo che hanno trovato per "sistemare le cose".
Esatto.
E lo vogliono fare in uno dei momenti più sbagliati. Ma se è quello che vogliono, e che credono sia giusto, va bene.
Va bene?! No!
Si. Mi devo fidare di loro. Come andrà andrà, lo amerò a prescindere.
Brava, distruggiti ancora una volta. Tanto al posto della coscienza tu hai due uova di struzzo non è vero?
Smettila, qualsiasi cosa succeda sono pronta. Il peggio viene prima del meglio.
A: piccola scendi?
Grida Alessandro dal piano di sotto.
Scendo e vedo tutti la seduti.
I ragazzi mi guardano basso e le ragazze hanno lo sguardo confuso.
V: loro non sanno niente... non è vero?
Dico ridendo ironicamente.
I ragazzi continuano a non dire niente mentre le ragazze cercano spiegazioni.
V: Dio santo. Volete che sia io a dirlo? Bene. Ragazze vorrei comunicarvi che matti, Ale e Tom, scapperanno molto presto, per "sistemare le cose"! E sinceramente? Credo sia giusto.
Dico sempre ironicamente.
Senza parole.
Invece ne ho fin troppe.
V: e evitate di fare a me le vostre domande, perché non ho risposte. Io servivo solo per darvi l'annuncio, non è vero?
Dico guardando verso Alessandro.
Esco di casa in una preda isterica.

Sentite anche voi questo odore di fine...?

Il ragazzo del pullman [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now