Capitolo 2 . L'istante in cui avviene l'incontro.

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                 Roma 11 ottobre  2019.

Quella fu una strana mattinata nel cielo di Roma. Le nuvole erano grigie ma molto belle e la pioggia leggera non pesante. La città possedeva comunque quello stesso fascino di sempre. Certamente Roma era più bella col tempo sereno ma anche grigiastra aveva un suo perché. Questo lo sapeva benissimo Fabrizio Mobrici un avvocato di 44 anni di successo che quella mattina si era prodigato ad osservarla in tutto il suo splendore ignorando il fatto che fosse in ritardo per un'udienza importante in tribunale. L'uomo in questione, aveva osservato il cielo ingrigirsi man mano ed era rimasto affascinato da quello spettacolo. Non sapeva in quel momento cosa provasse ma non riusciva a staccarsene "Accidenti!... Sono in ritardo, cazzo!... Per la prima volta in vita mia!...Mi sono messo a guardare il cielo come un cretino, dimenticandomi di tutto il resto" pensó quando si mise a correre all'impazzata. Nello stesso momento anche un altro uomo, Ermal Meta 38 anni, era in ritardo e come il moro, aveva osservato il cielo "Oddio!... Sta per cominciare la lezione ed io mi trovo ancora a casa!... Presto, sbrighiamoci!" riflettè e con il cuore a mille, era uscito di casa incominciando a correre anche lui. Fu cosí che si scontró con Fabrizio e :<<Oddio, mi scusi tanto! >>gli disse vedendo le sue carte volate per terra. Il moro si prodigó a raccoglierle ed il riccio, lo aiutó spontaneamente :<<Lasci fare a me, non si preoccupi!... Infondo è solo mia la colpa di questo disastro! >>
<<Ma no, cosa dice?... È anche mia!.. Stavo correndo e mi sono distratto un'attimo quindi le sono finito addosso!... Comunque io sono Fabrizio, piacere! >>aggiunse l'altro stringendogli la mano :<<Ermal, il piacere è tutto mio!... Beh mi piacerebbe molto restare a fare due chiacchiere ma il tempo è tiranno, arrivederci! >>
<<Arrivederci Ermal , buona giornata! >>
<<Grazie mille, Fabrizio anche a lei! >> ed avevano preso strade diverse. Fabrizio alla fine era giunto in tribunale per l'udienza in tempo ed Ermal era riuscito a fare la sua ora di lezione. Successivamente erano rientrati  ognuno nella loro abitazione e mentre avevano sistemato le loro cose si erano accorti di aver perso i propri biglietti da visita "Oh, cavolo!..
Ed ora come faccio?..... Spero che l'abbia trovato Fabrizio" pensó quando comparve per uno strano scherzo del destino quello di Fabrizio che in quel momento possedeva il suo "Ma questo è il biglietto da visita, di Ermal!... Devo restituirglielo!... Adesso lo chiamo per sapere come fare a vederci!"e fu così che digitó il numero e {PRONTO?}
{PRONTO, CHI PARLA?}
{SALVE ERMAL, SONO FABRIZIO!... CI SIAMO CONOSCIUTI STAMATTINA IN REALTÀ PIÙ CHE ALTRO SCONTRATI!}
{SALVE FABRIZIO!...STAVO PER CHIAMARLA, SA, MI HA ANTICIPATO!}
{AH, BENE... SENTA, HO TROVATO IL SUO BIGLIETTO DA VISITA, TRA LE MIE COSE CHE NE DICE SE CI VEDIAMO PIÚ TARDI VERSO LE SETTE, PER UN APERITIVO E GLIELO  RESTITUISCO?}
{VA BENISSIMO, COSÌ LE POSSO RIDARE ANCHE  IL SUO... LE INVIO LA POSIZIONE DI DOVE ABITO SUL CELLULARE, OK?}
{A PIÙ TARDI, FABRIZIO.. GRAZIE MILLE!}
{SI FIGURI , È UN PIACERE} e così staccarono la telefonata ed Ermal gli invió subito la posizione. Allora Fabrizio, si rifece la doccia e si preparó ad incontrarlo. Decise di indossare abiti più comodi come jeans aderenti e magliette sportive sopra una bella felpa. In seguito uscì dalla sua splendida villa e andò da lui. Nel frattempo l'altro pure si stava preparando "Allora Ermal, dobbiamo vestirci eleganti, dato che lui è un avvocato di successo! Casual e sportivo allo stesso tempo, può anche andare!" pensó deciso. Fu cosí che indossò un paio di jeans blu non troppo lunghi al massimo fino alla caviglia, una giacca nera sopra la camicia nera e la cravatta blu poi pensó" Perfetto!.. Molto bene! "e finì di aggiustarsi i capelli col diffusore definendo bene i ricci. Cosí il riccio, era pronto e scese in soggiorno ad attenderlo. Intanto il moro aveva trovato un po' di traffico però ce l'aveva fatta a raggiungerlo" Meno male, dai!... Sono anche in anticipo!... 18.40, record! "elaborò  euforico tra se  e se dopo, bussó. Ermal appena udì il suono del campanello, si sollevò dal divano andando ad aprire. Quando se lo ritrovò davanti, stentò a credere ai suoi occhi" Accidenti, wow!... È uno schianto, vestito così!... Gli dona tutto e poi che bella felpa che ha messo! "pensó tra se. Intanto l'altro pure aveva notato i suoi abiti e" Caspita, che affascinante! ... Sta proprio, bene! ". Si fissarono a vicenda senza parlare  imbarazzati. Fu il riccio a rompere il ghiaccio per primo e disse :<<Salve  Fabrizio!..Buonasera.. Entri, si accomodi la prego! >> esclamó sorridendogli. L'altro allora entró e rispose :<<Salve, Ermal!... buonasera mi perdoni , per essere rimasto lì sulla soglia dell'entrata a fissarla , come un cretino! >>
<<Non si preoccupi, nessun problema!... Vedo che si é anticipato parecchio avvocato!... Temeva di fare tardi? >> gli chiese ad un tratto Ermal e lui divenne tutto rosso dall'imbarazzo e rispose :<<L'ha notato vero?.. Lo confesso, temevo di fare tardi!... Senta Ermal forse  potró sembrare inopportuno con questa richiesta ma potremmo per favore, darci del tu? >> gli propose il moro fortemente a disagio. L'altro sorrise e rispose :<<Certamente Fabrizio, non ho problemi a darle.. ops a darti, del tu e a proposito, stai benissimo vestito così!... Stentavo a riconoscerti quasi! >>
<<Beh, anche io ho pensato la stessa identica cosa di te, sai?.. Ti dona molto la giacca! >>
<<Ti ringrazio, tanto! >>. Chiacchierarono tutto il tempo e poi arrivò l'ora dell'aperitivo solo che ad Ermal non andò più di uscire e glielo comunicò :<<Fab, è ora di uscire per quel famoso aperitivo solo che... >>
<<Non ti va più, è così? >> gli domandò il moro per scrupolo. L'altro tremendamente a disagio chinò il capo, perché si vergognava. Allora Fabrizio gli strinse una gamba per rincuorarlo. In quel preciso momento, Ermal sollevò la testa scontrandosi con il suo sguardo e sorrise :<<Erm non devi vergognarti!.. Neanche a me andava più, tranquillo!.. Possiamo restare da te per chiacchierare oppure spostarci da me, come preferisci! >> aggiunse il moro con gentilezza e lui rispose :<<Sai, nel momento esatto in cui me lo hai proposto, mi è venuta voglia di andare a vedere casa tua! >>
<<Ah, capisco il perché!.. Sei curioso di sapere com'è la casa di un tipo come me, vero? >>
<<Si, lo ammetto! >>
<<Va bene, allora ti aspetto in macchina! >> e fu così che Fabrizio entró in auto ed Ermal prima di uscire, prese le chiavi di casa e chiuse tutto poi lo raggiunse :<<Eccomi, possiamo andare! >> e si spostarono all'enorme villa del moro :<<Tu, vivi qui? >> gli chiese l'altro senza parole. Era rimasto colpito già dall'enorme cancello che dava verso l'entrata, il giardino con bellissimi fiori di ogni specie ed un magnifico esemplare di pastore tedesco che faceva la guardia. Il riccio pensò di avvicinarsi al cane e Fabrizio iniziò a preoccuparsi ma quando vide leccare il dorso della mano ad Ermal, si tranquillizzò e gli andò vicino :<<Lui è Kobe!... Di solito non è così amichevole, con gli sconosciuti! >>
<<Ah, no?... Allora io sono un'eccezione e poi credo che abbia percepito che siamo amici, quindi si fida! >>
<<Già, è vero.. anche se... io vorrei! >> ed in quel momento si fermò pensando di dire cose sconvenienti ed inappropriate "Ma che diamine mi è balenato in testa?... Stavo per comunicargli il mio interesse palese per lui, assolutamente no!" pensò quando il riccio vedendo che era caduto in trance gli schioccò le dita davanti al volto e gli domandò :<<Fab, ci sei?... Cosa vorresti, tu? >>
<< Eh?.. Nulla, sciocchezze!... Entriamo dai, ti offro io qualcosa! >> e fu così che entrarono dentro con Kobe che  si accoccoló tra i piedi di Ermal. Il  professore sorrise alla scena dolcissima e Fabrizio rimase a guardarlo estasiato "Che sorriso stupendo, che ha!... Per non parlare dei suoi occhi color cioccolato, fondente ed i capelli riccissimi, che voglia matta di inserire le mani dentro e giocarci!... Comunque non credo, avverrà mai!... Meglio levarmelo dalla testa!" pensò quando non si accorse minimamente che l'altro aveva smesso di giocare con il suo cane e lo stava fissando. Quindi quando incrociò il suo sguardo, dovette chinare il capo:<<Fab, ti vedo strano, c'è qualcosa che ti turba? >> gli chiese quest'ultimo preoccupato per lui ma il moro gli sorrise raggiante ed aggiunse :<<No, va tutto bene anzi, benissimo grazie! >> e si diresse in cucina a prendere un'aperol e glielo portó con dentro, una scorza di limone. Ermal rimase molto colpito dal gesto di classe, dell'altro :<<Wow, che classe!... Me lo hai preparato come al bar, complimenti! >>
<<Beh, grazie mille!..Quando entro nei bar, mi piace un sacco osservare il barista che prepara i cocktail e gli aperitivi, e rientrando a casa provo da solo ad imitarli!>>
<<Devo dire che ti riesce, alla perfezione!... Magari potresti fare il barista come secondo lavoro, non si sa mai! >>
<<Cosa?... Ahahaah, no nella maniera più assoluta!... Avvocato di successo di giorno e barista la notte, mi ci vedresti? >>
<<Sinceramente, si!... Non ci vedo nulla di male in questo, caso! >>
<<Io no invece, non mi troverei per nulla!... E tu invece che professore di musica, sei? >>
<<Un tipo semplice che non si dà arie e adora, i suoi allievi! >>
<<Bello, mi piacerebbe molto venire ad osservarti,ma canti anche oltre a suonare? >>
<<Si,... Mi piacerebbe molto farti sentire qualcosa ma non ho con me, la chitarra! >> aggiunse il riccio però l'altro gli disse :<<Capisco... se sai suonare il piano,io ne ho uno bianco coda  nel salone degli strumenti e se non ricordo male, dovrei avere anche una chitarra classica che non uso da un po'! >>. Ad Ermal, brillarono gli occhi di gioia nel ricevere un'informazione del genere dal moro. Non credeva di aver mai conosciuto in vita sua un tipo interessante e bello perché Fabrizio di bellezza esteriore ne aveva da vendere eccome però, non è quella a cui pensò il riccio in quel momento bensì, a quella interiore e subito si affrettó a rispondergli :<<Veramente?... Allora non ti dispiace se scelgo di suonare la chitarra, vero? >>
<<Per nulla, figurati.. anzi sono curioso di sentire come la suoni, andiamo!.... Ti accompagno, vieni! >> aggiunse posandogli, una mano leggera dietro la schiena. A quel punto il riccio, ebbe un brivido per tutto il corpo "Che mi, succede?.….
Possibile che sia bastato un semplice gesto a farmi venire, i brividi?" riflettè spiazzato quando Fabrizio gli chiese all'improvviso :<<Ermal tutto bene?.. Ho per caso fatto qualcosa, che ti ha infastidito?..
Puoi dirmelo, se vuoi! >>disse il moro turbato ma lui negò con la testa e rispose :<<No, tranquillo!... Va tutto bene Fab!..Ero sovrappensiero, niente di che!... Avanti, fammi strada! >> e così entrarono e il riccio rimase senza parole dalla molteplicità di strumenti che Fabrizio possedeva :il pianoforte bianco era al centro della stanza mentre ai lati le chitarre classiche ed elettriche poi la tastiera :<< Wow, questa stanza,  è il sogno della mia vita!... Non ho mai visto così tanti strumenti musicali, tutti insieme! >>
<<Davvero?.... Allora quando finisci di suonare puoi prenderne qualcuno, se ti fa piacere! >>
<<Cosa?.... Stai scherzando, vero?>>
<<Niente affatto, quello che sceglierai sarà tuo! >>
<<Grazie, ma non potrei mai accettare!...
. Sei molto gentile, davvero! >> e fu così che prese la chitarra ed iniziò a strimpellarla poi affermò :<<Da quanto tempo che non la suoni? >>
<<Da circa un anno, perché? >>
<<È talmente scordata, che sta piangendo! >>
<<Capisco... Aspettava qualcuno come te per essere accordata! >> aggiunse sorridendo :<<Io?.... Non diciamo scemenze!... Meglio che suoni, va!....Tempo fa ho scritto una canzone stupenda e mi farebbe molto piacere fartela ascoltare così mi dici che te ne pare, il titolo è "Piccola anima"! >>. Detto ciò iniziò a cantare le prime due strofe e a Fabrizio, parve di sognare. Ermal, possedeva una voce dolcissima quasi angelica non solo. L'avvocato rimase anche rapito dal modo in cui pizzicava le corde della sua chitarra lentamente come se non volesse rovinare l'armonia "Che emozione!.... Non riesco a spiegare quello che sento ma so per certo, che non mi stancherei mai di sentirlo, suonare!" riflettè quando la canzone finì e l'altro gli domandò :<<Che ne pensi, ti piace? >>. Fabrizio per un momento non seppe cosa dirgli talmente emozionato. Allora il riccio rimase deluso e aggiunse :<<Non ti è piaciuta, lo sapevo!... Puoi dirmelo, non mi offendo! >>
<<N-no, è bellissima!... Mi è piaciuta molto te lo assicuro! >> esclamó raggiante poi aggiunse :<<Si vede che hai talento!... Le parole del testo sono pura poesia! >>
<<Dai, ora esageri!... Mi metti in imbarazzo, basta! >> rispose a testa bassa  imbarazzato il riccio  ma non si aspettava minimamente che l'avvocato, gliela risollevasse in alto con due dita e incrociasse lo sguardo con quello suo. Fu cosí che si scrutarono in silenzio poi Ermal fece il gesto di spostarsi una ciocca di capelli ribelli dal viso, dicendo :<<Scusa!... Ultimamente sono cresciuti un po' troppo!.... È necessario darci un taglio! >>
<<No, non farlo!.... Sono stupendi!... Scommetto, che sono anche molto  morbidi! >>
<<Si, é vero!..., Se vuoi puoi toccarli, non mi dispiace! >>. In quel momento al moro, non gli sembró vero che l'altro gli permettesse di realizzare così il suo desiderio e quindi non se lo fece ripetere, due volte e inserì delicatamente  la mano tra i ricci di Ermal , scuotendoli piano dopo aggiunse :<<Che belli, sono uno spettacolo!... Starei ore ed ore ad accarezzarli per quanto siano morbidi e soffici! >>
<<Grazie mille ma anche tu hai bei capelli, posso toccarli? >>
<< Certo che puoi, sto accarezzando i tuoi sarebbe stupido dirti, di no!>> e così il riccio li toccó così piano da sfiorarli :<<Wow, liscissimi!... Possiamo fare, a cambio?.... Tu ti prendi i miei ed io i tuoi! >>
<<Volentieri, ma non ti piacciono? >>
<<Non mi fraintendere li amo molto ma sono un problema quando debbo sistemarli! >>
<<Immagino!... Allora preferisco di no, in quel caso! >>
<<Ma sentilo!.... Non è mica colpa mia, sono nato così! >>
<< Dai, scherzavo! >> e inspiegabilmente glieli scompigliò, senza rendersene conto :<<Devono proprio piacerti tanto i miei capelli, eh?... Non fai, che toccarli! >>
<< Ops, scusami non volevo!... Ho agito, senza pensare! >> esclamó mortificato Fabrizio, ma Ermal sorrise e rispose :<<Fab, puoi accarezzarli tutto il tempo che vuoi, mi fa piacere! >> e a quel punto il moro, non stette più nella pelle e li ritoccò di nuovo mentre Ermal, chiuse gli occhi rilassandosi. Quando li riaprì non poté immaginarsi di ritrovarsi il viso di Fabrizio così vicino :<<Hai degli occhi bellissimi, sai?... Per non parlare, del tuo sorriso!>> esclamò mentre fece scivolare la sua mano dai capelli al viso. Il riccio abbassò la testa imbarazzato poi la risollevò e disse :<<Cosa stai cercando, di fare adesso?.... Ci stai provando, con me?... Guarda che se vuoi baciarmi puoi farlo, non ho probl->> e non poté finire il suo discorso perché le labbra screpolate del moro, finirono a posarsi leggermente sulle sue, morbidi e sottili. Quando si staccarono, Ermal aggiunse :<<Wow, è stato.... >>. Voleva dire qualcosa, ma non gli uscì nulla dalla bocca, però fece un gesto che l'altro non si aspettava minimamente:gli afferrò il collo della maglietta, tirandolo a se e lo ribació :<<Scusami tanto, non ho saputo resistere, perdon->> e fu così che Fabrizio, riprese a baciarlo impedendogli di parlare. Questa volta, il bacio fu più lungo ed intenso. Infatti, nessuno dei due voleva saperne di separarsi dalla bocca, dell'altro. Ad un certo punto del bacio, ci fu un momento in cui Ermal , schiuse le labbra per permettere al moro, di accedervi con la lingua e cosí partì, una danza di lingue bellissima. Si sa che baci del genere, molto spesso, possono portare al piacere della sensazione di unione, dei corpi ma non  fu questo, il momento. Infatti, si separarono in tempo. Poi Fabrizio, si ricordò ad un tratto  il motivo del loro incontro, e disse :<< Tieni, il biglietto!... Me ne ero, completamente dimenticato! >>ma lui non l'accettò e gli rispose :<<Tienitelo tu, così hai il mio numero! >>
<<Va  bene, a questo punto anche tu puoi tenerti il mio, per ricordo!... Sarà meglio che ti riaccompagni adesso, si è fatto veramente, molto tardi! >>
<<Si, andiamo! >> e salirono in auto direzione casa del riccio. Quando giunsero  sotto l'abitazione, Fabrizio divenne triste tutto ad un tratto e l'altro se ne accorse :<< Dispiace anche a me, ma il dovere ci chiama! >>
<<Già, possiamo rivederci domani sera, se non hai impegni! >>
<< Si, sicuramente!... Domani sera, sarà perfetto... non dovrei averne,  comunque!... Nel caso in cui dovessi essere impegnato, ti avvertiró! >>
<< D'accordo, rimaniamo che ci rivediamo domani sera poi se le cose dovessero andare diversamente, c'è sempre il giorno dopo! >>
<<Infatti!.... Allora... a domani sera, buonanotte Fab! >> aggiunse baciandolo sulle labbra a stampo :<<A domani sera, buonanotte anche a te, Erm! >> ed il riccio uscì dalla vettura raggiungendo la soglia dell'entrata di casa sua, mentre Fabrizio rimise in moto e si limitó ad osservarlo da lontano, entrare dentro e sorrise poi andò via. Appena giunse a destinazione, si fiondò nel salone degli strumenti e suonò il pianoforte emozionato "È stato bello conoscerlo e passare del tempo con lui!... Spero di rivederlo domani o dopodomani!" pensó. Successivamente si recó in camera da letto, e si coricò dopo essersi infilato il pigiama. Nel frattempo Ermal, stava già dormendo col sorriso sulle labbra, al solo pensiero di rivederlo domani.

                     Fine capitolo 2.

Buongiorno a tutti voi prima di parlare di questo capitolo, ci tengo a dirvi che ci sono rimasta talmente  male ieri per delle critiche alla mia storia, L'ufficiale e l'ebreo e pensavo di sospenderla ma poi me ne sono fregata ed andrò avanti anche per tutti gli invidiosi nei miei confronti. Tornando al capitolo 2, Bizio ed Erm, si sono incontrati ed è subito scattata la chimica tra di loro e pensano di rivedersi la prossima volta, ci riusciranno?alla prossima per scoprirlo, ciuaoooooooo























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