Il diavolo

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Parte narrata da una voce esterna

Feci entrare Scott in casa, volevo vendicarmi di Duncan, ma prima avevo bisogno di sapere cosa Scott gli avesse detto.

S: Senti Courtney, mi diapiace di essermi comportato in quel modo l'altro gio..
C: Cosa hai detto a Duncan?
S: Duncan? Non lo vedo dai tempi del reality.

L'ha detto con una tranquillità tale che sembrava realmente sincero. Dopo tutto ciò che avevo fatto per Duncan lui mi ha scaricato un' altra volta, e in che modo poi! Ma la stupida sono stata io a credere che qualcosa fosse cambiato..

C: D-Davvero?
S: Sì certo, sai ho un sacco di cose da sbrigare, non ho il tempo per andare a parlare con quello. Lui ti ha detto qualcosa?
C: A-abbiamo deciso di non parlarci più ecco..
S: Oh Courtney, cavolo, mi dispiace tanto. Vieni qui.

Parte narrata da una voce esterna.

Courtney si lasciò sprofondare fra le braccia di Scott, lui con quel suo ghigno sul volto, lei con il volto affranto per ciò che aveva appena realizzato: Duncan l'aveva solo usata. E quando i due si staccarano dall'abbraccio, succede ciò che Courtney probabilmente non avrebbe mai voluto, ma che in quel momento, forse, gli sembrava la cosa più giusta e anche vendicativa da fare. Si baciarono. Un bacio lento, per Scott era una vittoria, per Courtney una sconfitta, ma ormai era fatta. Scott la prese in braccio e la mise sulla scrivania, facendo cadere dei fogli. Ormai stavano andando oltre: Scott cominciò a sbottonare la camicia di Courtney, ma lei con la coda dell'occhio vide quei fogli a terra, in una posizione tale che si vedessero solo le prime lettere di ogni rigo.

T
I
A
M
O

Courtney tornò alla realtà e fermò Scott, anche se non voleva far capire ciò che aveva appena visto.

C: Scusami Scott, è che ancora non me la sento..
S: Tranquilla, ti capisco. Sono stato troppo affrettato
C: ...
S: Beh, forse è meglio che io vada, ci vediamo domani Court.
C: A-a domani..

Scott uscì dalla porta, e non appena uscì ecco che un ghigno di soddisfazione comparve sul suo volto; ma un patto è un patto.

Parte narrata da Courtney

Devo, essermi confusa, non può essere che abbia veramente visto quelle parole, sarà una coincidenza; ma non appena presi quel foglio in mano mi resi conto che non era un foglio come gli altri, ma era il foglio su cui c'erano scritte le domande di Duncan. Questa cosa è impossibile, Duncan non ha tutta questa terminologia mentale da fare una cosa del genere. Anche perché vorrebbe dire che...

Parte narrata da Duncan

L'avevo fatto, diamine se l'ho fatto, spero solo che riesca a leggere quella busta nel modo giusto.

G: Hai visite
D: Chi è?
G: Diciamo che forse ci hai visto giusto.

Quella guardia cominciava a starmi simpatica, e come aveva detto, forse ci avevo visto giusto veramente; beh mi sa che il diavolo qui sono ancora io.

Parte narrata da una voce esterna

D: Come va carota?
S: Siediti Duncan, ho una riunione fra 30 minuti.
D: Pff, sei credibile come me in smoking.
S: Eppure lo smoking deve piacere molto a Courtney, magari è grazie a questo che siamo finiti a letto chi lo sa
D: Che cosa hai detto?!!
S: Calmati Nelson, lo sai che è una ragazza vendicativa, dovevi immaginartelo, ooh poi quelle labbra, sanno di fragola.

Duncan non ci vide più dalla rabbia, prese la testa di Scott e la scaraventò sul tavolo facendogli sanguinare il naso.

S: Ohoh, bel colpo amico. Ma questo non cambierà le cose
D: Tu... Giuro che me la pagherai!
S: Io ho già pagato Duncan, e stai certo che Courtney non vorrà più vederti, cavolo le hai proprio spezzato il cuore.

Duncan non riuscì più a trattenere le lacrime, uno come lui, che piangeva, ma probabilmente in quel momento manco gli importava. Avrebbe voluto controbattere, ma era pietrificato, e le parole gli si fermavano ormai in gola.

S: Wow, il cattivo ragazzo in lacrime e chi l'avrebbe detto.
G: Che ne dici di andartene
S: Ho ancora del tempo a dispozione agente.
G: Senti, ora ti spiego brevemente come funziona, o esci di qui adesso o un malfunzionamento oscurerá "accidentalmente" le telecamere, a te la scelta.

A quel punto Scott si alzò, sorrise e si diresse verso l'uscita e pronunciò qualche parola prima di andarsene.

S: Sei libero Duncan, ti auguro una buona vita.

Scott uscì, lasciando Duncan immobile in quella stanza dove a fargli compagnia c'era solo quella guardia che tanto lo aveva sostenuto, ma a tutto c'è una fine.

G: Ero venuto a dirti, che Scott ha pagato la cauzione, puoi uscire di qui...
D: A che senso...

Duncan tornò in cella e si ci chiuse dentro, rimanendo lì a fissare la parete.

G: Sei libero, che diamine ci fai ancora qui.
D: Che senso ha uscire.
G: Va da lei no?!
D: Hai sentito quello che ha fatto?!
G: Gli hai detto tu di prendere tempo o no? E poi chi ti dice che quello che abbia detto sia vero?
D: Non so nemmeno se abbia recepito il messaggio che le ho lasciato.
G: Devi solo avere pazienza, è una ragazza in gamba, ma adesso devi andartene, non meriti di stare qui.

Duncan sorrise a quelle parole, uscì dalla cella abbracciò la guardia, prese le sue cose, si cambiò e tornò dalla guardia prima di andarsene.

G: Vienimi a trovare mi raccomando
D: Lo farò. In tutti questi mesi non ti ho mai chiesto il tuo nome.
G: Bradley
D: Allora vuol dire che ci vedremo in giro Bradley... Grazie di tutto.
B: Figurati amico.

Duncan uscì dal penitenziario, era una strana sensazione: non aveva nessuno a controllarlo, aveva centomila dollari in più, era libero, eppure qualcosa ancora mancava, e sapeva benissimo di cosa si trattava, ma doveva aspettare, non c'era altra soluzione. Così decise di tornare da sua madre.

Parte narrata da Courtney

Secondo questa logica vorrebbe dire che anche quella busta ha un messaggio nascosto. No, non può essere, Duncan non scriverebbe mai messaggi in codice, non è così intelligente, meglio andare a dormire, non voglio più neanche guardare quella stupida lettera.
Mi girai e rigirai più volte nel letto, ma niente non riuscivo a dormire, pensavo ancora a quelle lettere in fila. Dovevo togliermi quello sfizio anche se sapevo che non avrei trovato nulla. Così andai in cucina, presi la lettera da dove l'avevo lasciata e cominciai a scrivere tutte le prime lettere di ogni rigo, e mentre vedevo quella frase comparire davanti ai miei occhi, allo stesso tempo vidi comparire lacrime sul mio viso, forse anche troppe.

Scot mi ha costretto prendi tempo verrò a prenderti ti amo

Angolo autore
Ehyyyy, secondo me questo capitolo è fantastico, voi che ne pensate, vi è piaciuto? Chissà cosa succederà adesso; io un idea già ce l'avrei, ma mai dire mai. Finalmente ho dato un nome alla vostra amata guardia, all'inizio pensavo fosse solo un personaggio di contorno, anzi addirittura solo una comparsa, ma dato che vi è piaciuta così tanto l'ho voluta rendere parte integrante della storia. Beh se avete idee su come finirà fatevi sotto, non aspetto altro. Ciaoooo


QUEI CATTIVI RAGAZZI /DUNCNEY/Where stories live. Discover now