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Il pianto di mia figlia mi svegliò. Due giorni dopo ero già tornata in circolazione. Anche se non volevo ammetterlo mi sentivo ancora vulnerabile, ogni tanto avevo dei giramenti di testa, ma questo Armand era meglio che non lo sapeva.. Avrebbe assunso il ruolo di "maniaco del controllo".

Cullavo Amber tenendola appoggiata al petto <<Piccina.. Dormi..>>. Erano 15 minuti, ma non accennava a calmarsi. Ed io per quanto potessi tentare di mantenere la calma, gli occhi mi si chiudevano da soli.

<<Ellen vai a letto, ci penso io, ti stanchi troppo>>, Armand si alzò e mi venne incontro.

Scossi la testa <<No va bene, va tutto bene>>. Mi stesi sul letto e distesi la bimba a pancia in giù sulla mia pancia leggermente gonfia. Iniziai ad accarezzarle la minuscola schiena <<Shhh..>>

Armand si distese su un fianco vicino a noi baciandomi la tempia <<Sono così felice>>

Sorrisi ascoltando che Amber smise di piangere <<Le piace la tua voce>>

<<Le piace il tuo respiro>>, mi guardò teneramente.

Lo baciai passandogli una mano tra i capelli <<Ti amo>>

<<Io di più>>, mi sussurrò all'orecchio. Poi guardò Amber dormire. Si era addormentata sulla mia pancia con la manina davanti alla bocca. <<Dorme come te>>

La guardai meglio, e sorrisi compiaciuta <<La somiglianza con il padre si vede>>

<<Ah se?>>

Annuii <<Ha già il carattere dolce ma determinato. Come il tuo>>

Le passò un ditino sul nasino <<Sarà una donna bellissima>>

<<E io verrò scvavalcata..>>, feci con falsa tristezza

Strofinò il naso contro il mio collo, inspirando il mio profumo <<Tu sei la mia prima donna della mia vita, come potrei metterti da parte?>>

Mi venne un tuffo al cuore nel sentire quelle parole, questo fantastico e bellissimo uomo mi venerava. <<Dio solo sa quanto ti amo>>

Prese la bimba e la mise nella culla, poi tornò su di me e mi avvolse il corpo nel suo, mordicchiandomi il lobo <<Sei tutta mia>>

Lo abbracciai facendomi coccolare <<Sei la miglior vittoria del mondo>>

Prese il mio viso e mi baciò, dolcemente ma con tanta passione. Bramoso ma cauto. Carnale ma angelico. Si alzò mettendosi a sedere e io mi ritrovai a cavaccioni su di lui <<Non invidio quelle ragazze che ti vedono passare e che sbavano dietro di te. Tu sei solo mio>>

<<Possessiva la ragazza>>, fece divertito <<Un infermiera ci provava con me>>

Gli cinsi il collo con le braccia <<Guai a lei. Divento cattiva. E, sì sono molto possessiva. Ora più che mai. Tu sei mio e guai chi ti tocca>>

Mi buttò sul letto venendo su di me <<Questa è l'Ellen di cui vado pazzo>>

Un cuore che batte ||4||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora