"Armand, Ellen, se vi serve qualche volta una baby sitter per Amber.. io ci sono eh!", Kate era sul divano con la piccolina in braccio. Ed io ero impegnata a mettere la lavastoviglie, dato che avevo dato alla domestica la serata libera.

Ero preoccupata e in ansia per la storia del messaggio dallo sconosciuto, era un ricatto? O era davvero una cura per Klaus?

Mi scappò un piatto, e si frantumò  a terra con un tonfo. Tutti si girarono a guardarmi e mi trovai in imbarazzo "Scusate... mi é solo scappato un piatto.."

Armand si alzò e venne verso di me aiutandomi a ripulire i cocci del piatto "Sei strana..", mi sussurrò.

"No.. ho solo un po' di mal di testa, ma stai tranquillo.. va tutto bene", feci rassicurandolo.

"Fate qualcosa per l'estate?", domandò Klaus, tenendo la mano di Kristel intrecciata alla sua. Era così bello vederli insieme.

Io scossi la testa "Per quest'anno no.. Amber é troppo piccolina per viaggiare.."

"Io credo proprio che andrò a Dubai.. se quello stronzo del mio capo non mi sposta le ferie", esortì Kate, e tutti scoppiammo in una sommessa risata.

Il cellulare si illuminò ancora, mi appartai per dare alito al mio sospetto di chi fosse.. e infatti.. trovai il mittente sconosciuto. E un nuovo messaggio; -Stronzetta tu sai la combinazione della cassa forte di Armand, vero? Per non creare sospetti. 20.000 dollari. Domani alle 18.00 in avenue 48 street-

"Dorme?", mi chiese Armand nel letto.

Sorrisi annuendo "Dorme"

Spalancò le braccia invitandomi ad entrare "Vieni, piccola"

Mi rannicchiai sul suo petto, e insipirai il suo profumo. Sapeva di buonissimo.. di uomo.. di Armand. Facendomi piccola piccola, mi sentii al riparo tra quelle braccia possenti. Lì dentro non poteva accadermi niente.

Armand mi accarezzò i capelli e mi baciò la fronte "Sei stanca, bellezza?"

Alzai lo sguardo e gli stampai un bacio sulle labbra "Non del tutto.."

Ridacchiò ed io gli salii sopra a cavaccioni. Mi passò due dita sulla coscia nuda, avevo solo un top e un paio di mutandine di pizzo. Nient'altro. "Oh Ellen.."

Lo imitai "Oh Armand..", mi chinai a baciarlo lungo il collo.

"Sei così..", si fermò buttando la testa all'indietro per lasciarmi più campo.

Gli sfilai la camicia "Così..?"

Allargò le braccia e mi fece un sorriso seduttore "Sono tutto tuo"

La mattina dopo Armand andò a lavoro, io feci il bagnetto ad Amber e giocai un po' con lei. La domestica cucinò della pasta con il pesto, e la venerai, dato che adoravo quel piatto.

Mangiai con foga, e pensai al modo in cui sottrarre ad Armand 20.000 dollari. Lui sarebbe rientrato alle 18.00, io avrei preso i soldi dicendogli la scusa che mi servivano per un regalo ad una mia cugina. Avrei fatto così.. non avrebbe chiesto dettagli. Si fida di me..

Mi sentii una ladra quando con cautela aprii la cassaforte, una ladra senza scrupoli.. la stronza assetata di soldi..

Guardai le foto sulla scrivania di mio marito.. ritraevano me e lui nei momenti più significativi.. e poi c'erano fotografie di Amber.. e dietro la poltrona imponeva il quadro che mi aveva dedicato  con indosso la sua camicia.. "Ma che cosa ti sto facendo amore mio..."

Presi i soldi dalla cassa forte e la richiusi subito. Mi appoggiai al muro, e mi chiesi che cappero stavo facendo.

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