03

1.9K 63 33
                                    

27 Agosto 2020, 9:43am
Londra

Proseguo lungo l'intero corridoio d'imbarco, sono tra le ultime persone della prima classe in fila, ma finalmente salgo a bordo.

Mentre il personale dell'aereo controlla i documenti dei passeggeri che mi precedono, io mi guardo attorno sbalordita, non avevo mai visto un aereo del genere, così moderno, elegante, sofisticato.

-Buongiorno signorina, può mostrarmi i documenti?- la voce della donna di fronte a me mi distoglie dai miei pensieri, non avevo notato fosse arrivato il mio turno

-oh, buongiorno, mi scusi- farfuglio per poi dedicarle un sorriso
-ecco a lei- le porgo i documenti, non ci mette molto ad esaminarli, poi me li restituisce

-prego- afferma gentile
-faccia buon viaggio- aggiunge

-la ringrazio- sistemo quindi i documenti nella tasca anteriore della mia borsa e supero la donna per lasciarla proseguire con il controllo dei documenti degli altri passeggeri.

Dopo aver chiuso la zip della mia borsa sollevo lo sguardo, cercando di capire quale sia il mio posto, che, a quanto pare, è un posto doppio, quindi sarò seduta vicino a qualcuno.
Percorro il breve corridoio analizzando il numero di ogni posto, ma istantaneamente mi blocco.

Per un attimo sento la testa girare e il mio cuore perdere un battito, provo quasi una sensazione di vertigini e i miei occhi pizzicano.
Il mio posto è davanti a me, qualcuno voltato di spalle occupa il sedile di fianco al mio, il suo braccio sporge dal bracciolo e posso notare distintamente alcuni tatuaggi: una sirena, una rosa, un'ancora.

Sono tatuaggi che riconoscerei tra mille, sento il cuore scalpitarmi nel petto e le gambe tremare, quando sollevo lo sguardo verso il vano superiore noto una borsa con su incisa la frase "TREAT PEOPLE WITH KINDNESS", e lì, ogni dubbio che la mia mente stava tentando di creare pur di farmi escludere quel che pensavo, svanisce.

Sento che mi manca l'aria, quindi mi porto una mano al petto e cerco di regolarizzare il mio respiro.
Se il ragazzo lì seduto al posto di fianco al mio fosse davvero Harry, e sono alquanto certa che lo sia, non ho intenzione di andare fuori di testa davanti a lui.

Sento come se il tempo si fosse fermato, non ho il coraggio di muovermi, né di proseguire, né di indietreggiare.
Harry, Harry Styles è a meno di due metri da me, è seduto al posto di fianco al mio.

-Mi scusi signorina, dovrei raggiungere il mio posto- un uomo sulla sessantina alle mie spalle mi distoglie momentaneamente dai miei pensieri, quindi indietreggio appena

-o-oh, mi scusi, passi pure- affermo lasciandolo passare avanti, i miei occhi sono lucidi, colmi di lacrime, sogno questo momento dal 2010 e ora che lui è lì, così vicino, non riesco a realizzarlo, non riesco a reagire.

Ho paura di scoppiare a piangere davanti a lui, perché vorrei buttare fuori tutte le emozioni, abbracciarlo e ringraziarlo per tutte quelle volte che mi ha salvato la vita.
Ma questo volo durerà quasi dodici ore, non voglio metterlo a disagio, non voglio che mi creda pazza, nonostante io sappia che non mi giudicherebbe mai

-signorina, tutto bene?- domanda l'hostess alle mie spalle facendomi sussultare appena, io annuisco vigorosamente

-s-sí, sí- con le gambe che tremano faccio un passo avanti, prendo un profondo respiro e rivolgo lo sguardo in alto cercando di scacciare le lacrime.

Okay, posso farcela, devo soltanto inspirare ed espirare.
Andrà tutto bene.

Finalmente mi faccio forza e titubante mi avvicino ai sedili, quando mi ritrovo di fianco a lui faccio il possibile per mantenere la calma, ma il mio cuore rischia di esplodere.

Flight 283 [h.s.]Where stories live. Discover now