capitolo 29_R

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Oh, sweet child, oh, sweet child

Close your eyes, it's dark outside - KLERGY & MARIE GALLO




Il risveglio è alquanto strano, un peso non indifferente grava sul mio corpo e la mia testa non riesce a trovare una valida motivazione.

Apro gli occhi di scatto e subito vengo colpita dal fascio di luce a dir poco fastidioso che entra dalla finestra. Perchè cavolo non ho tirato le tende ieri sera?

Abbasso lo sguardo e sussulto quando vedo James spalmato sulla parte destra del mio corpo. Per essere più precisi ha il capo beatamente appoggiato sul mio seno, mentre la mano sta possessiva nel mio addome, come se volesse tenermi stretta a lui. Eh? Che diamine succede?

Aspetta un momento, io non ho le lenzuola blu, l'ultima volta che le ho cambiate ho messo quelle verde pastello.

Alla velocità della luce la mia mente ripropone tutti gli avvenimenti della sera precedente. Oh cazzo. In senso buono questa volta.

Indolenzita, mi giro verso il comodino per controllare l'ora sulla sveglia: meno un quarto alle sette. Merda.

"Dobbiamo andare a scuola ..." mugugno sottovoce. Sto troppo bene qui a letto e vorrei tanto dare ascolto a quella vocina che mi suggerisce di chiudere gli occhi e tornare a dormire, ma ho già saltato troppi giorni di scuola inutilmente. E poi oggi c'è il test di Douglas, non posso mancare. Devo impegnarmi il più possibile e mostrare che valgo, che i risultati ci sono, altrimenti il college e il mio sogno di diventare ingegnere vanno a farsi fottere.

Sogghigno. Vivo ogni giorno come se domani dovesse essere finita per me, eppure sono qui a fantasticare sul futuro più prossimo. Sono proprio una stupida.

Cerco di scivolare via dall'incastro di gambe e braccia, ma il peso di James non me lo permette. A malincuore, mi costringo a svegliarlo.

"Ehi James... James, svegliati." Bisbiglio senza ottenere risultati. D'istinto gli passo una mano tra i capelli. Dio, sono davvero morbidi come all'apparenza. Ed è tremendamente rilassante.

"Ti prego continua, è una sensazione bellissima." Mugugnail destinatario delle mie coccole. Mi stringe ancora di più a sé, provocandomi una risata.

"Ti piace così tanto? Davvero?" Domando, senza smettere. Annuisce contro il mio petto.

"Non per fare la guastafeste, ma dovremmo alzarci. Siamo, o meglio, sono già in ritardo." Devo andare a casa, fare una doccia veloce, cambiarmi, fare colazione e soprattutto dare spiegazioni a zia Leslie sul perché non ho avvisato che dormivo fuori. Ecco, quest'ultimo punto potrebbe richiedere un po' di tempo. E ho seri dubbi sul fatto di riuscire ad arrivare in orario.

Sbuffa. "Non possiamo stare qui tutto il giorno? Ho la testa che scoppia."

Lo guardo storto anche se ha ancora gli occhi chiusi. "Abbiamo compito con Douglas." Ribatto irremovibile e sono costretta a mordermi la lingua per non rinfacciargli che poteva fare a meno di bere come una spugna e fumarsi quella robaccia là. Prima o poi gli farò un bel discorsetto.

Alza il capo, visibilmente contrariato e si stacca da me, stiracchiandosi. Distolgo lo sguardo, imbarazzata. Insomma, non è di certo la prima volta che vedo un uomo a petto nudo, però con James... non lo so, ho dei cavalli imbizzarriti nello stomaco e non capisco il perché.

Calcio via le coperte, sostituisco i pantaloncini con i jeans e recupero il resto dei miei effetti. Faccio per uscire, con una mano già sulla maniglia quando sento gemere alle mie spalle. James è ai piedi del letto, scandalosamente senza maglietta, che si massaggia le tempie con le nocche. Sbuffo divertita. Mi verrebbe da dirgli 'Ti sta bene' ma non voglio affatto rovinare questo momento.

Devil's Sweetie (ex As yet Untitled)Where stories live. Discover now