Capitolo 10 : Assalto a Whiterun ( 1° parte )

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Erano le 9.00 del mattino a Whiterun e da poco i negozi avevano aperto.

Mercanti correvano in fretta e furia per le strade, allestendo le loro bancarelle in piazza.

Kodlack lavorava come sempre alla Forgia Celeste, non era l'unico fabbro della città, ma era il migliore. Forgiava le armi per i soldati del regno e per la Gilda dei Guerrieri.

Sembrava un giorno come tutti gli altri, anzi forse meglio, dato che l'allarme drago era cessato da un mese e la pace sembrava tornata.

La città di Whiterun, era protetta da alte mura e torri sorvegliate costantemente da soldati ed arcieri.

Se il drago avesse attaccato, forse sarebbero riusciti a sconfiggerlo o almeno a metterlo in fuga.

Quel giorno però, quando una guardia si sporse oltre le mura di una delle torri e guardò fuori, ciò che vide forse era anche peggio.

[ .......... ]

《 Dov'è Ralof adesso che ci servirebbe? 》

disse Roghnar, quando guardando il suo squadrone, non lo vide.

《 Non ne ho idea Generale 》

li rispose qualcuno, allora continuò :

《 Non importa. Ricordatevi bene il piano e fate ciò che vi è stato detto. Se saremo abbastanza abili, si accorgeranno troppo tardi della nostra presenza 》

così dicendo diede l'ordine di avanzare.

Ormai vicinissimi a Whiterun, i Manto della Tempesta guidati da Roghnar, si divisero.

Il ponte levatoio, era l'unica via di fuga dalla città ma anche l'unico modo per entrarvi.

Se i soldati li avessero visti e lo avessero chiuso, il loro attacco sarebbe sfumato.

Le due squadre si diressero in due posti diversi. La prima squadra, trovò rifugio dietro una collina e li sarebbe rimasta nascosta, in attesa che la seconda neutralizzasse le guardie sulle mura.

Ci sarebbero voluti dieci minuti almeno prima di scoprire se il loro piano avesse avuto successo. Era questo che, più di tutto, innervosiva Roghnar. Potevano solo aspettare e sperare.

Partì la seconda squadra, composta principalmente da arcieri, poi qualche spadaccino e infine un mago.

Appena sotto le mura esterne, gli arcieri incoccarono velocemente alcune freccie scagliandole contro cinque guardie.

Le freccie, andarono a segno perfettamente, conficcandosi nella fronte dei loro nemici ed uccidendoli sul colpo.

《 Non avrete nemmeno il tempo di pregare, traditori ! 》

commentò uno dei ribelli, subito dopo averne colpito un'altro e guardando il suo corpo cadere oltre le mura.

Avanzarono ancora, oltrepassando le mura esterne, sempre più vicini al ponte levatoio.

Restavano solo i soldati di guardia del ponte ora.


《 Allarme! Siamo sotto attacco! Sono gli uomini di Ulfric 》

gridò all'improvviso una delle guardie che li aveva visti arrivare da una delle torri interne.

《 Ci hanno scoperti ma non retrocedete. Ci apriremo la strada direttamente 》

ordinò il capo della seconda squadra e immediatamente inviò uno degli uomini ad avvisare gli altri rimasti nascosti.

I ribelli, gettarono gli archi ed estrassero le spade pronti ad attaccare.

Si dispersero in gruppi più piccoli, prendendo d'assalto i soldati imperiali.

In un susseguirsi di colpi, alcuni sia degli uno che degli altri vennero uccisi, mentre la prima squadra di ribelli, sopraggiungeva in aiuto dei compagni.

《 Ne stanno arrivando altri, presto alza subito il ponte levatoio!! 》

urlò a squarciagola uno dei soldati e l'altro immediatamente lo fece.

Il ponte levatoio, si alzò in un cigolio infernale di catene e cardini arrugginiti che si spostavano coprendo qualsiasi altro rumore.

《 Proteggete Whiterun a qualsiasi costo! I ribelli non devono entrare in città! 》

urlò uno dei Capitani che era appena sopraggiunto dall'altra parte del ponte.

Si rese conto però, che avevano ben poche possibilità di farcela poiché, i ribelli erano più forti, ma soprattutto più feroci di loro.

Il mago della seconda squadra, sentii il Capitano delle guardie urlare ordini e una volta individuato, li corse incontro senza esitazione.

Tutto intorno, si stava regnava il caos della battaglia.

I Manto della Tempesta incrociavano furiosamente le lame contro i soldati, menando fendenti che trapassavano da parte a parte le loro carni.

I mattoni delle mura e le pietre della strada, ben presto si tinsero di rosso.

Alcuni arcieri di entrambe le fazioni, tentarono un attacco a distanza ma, subito venivano colpiti da uno spadaccino nemico che si trovava nelle vicinanze, per impedirgli l'attacco.

Il mago si girò e iniziò a correre in direzione del ponte, lanciando palle di fuoco, verso alcuni soldati alle sue spalle che stavano per raggiungerlo.

Salii le scale di legno che conducevano sul tetto delle mura, lì si trovava il meccanismo di apertura del ponte.

Il mago ci arrivò vicino ma, prima che potesse farlo scattare, un soldato li si parò davanti e con un movimento rapido del braccio, li aprì uno squarcio nel petto.

Lo stregone ribelle si accasciò a terra con le vesti inzuppate di sangue.

《 Tu verrai con me, bastardo! 》

urlò un attimo prima che un immensa palla di fuoco uscisse dalle sue mani ed esplose tutt'intorno, colpendo qualsiasi cosa nel raggio di 6 metri.

Lui e il soldato che lo aveva ferito, bruciarono istantaneamente e fiammate altissime raggiunsero invece quelli più lontani bruciandoli il volto e facendoli volare oltre le mura.

Il meccanismo del ponte, ch'era proprio li accanto, si frantumò in mille pezzi e il ponte cedette. Il suo peso, spezzò le catene che lo tenevano e l'intera struttura di comando del ponte si staccò dalle mura principali, cadendo addosso ai soldati.

Il ponte ora era distrutto però, il passaggio era libero - pensò Roghnar.

Tanti erano morti e altrettanti feriti ma, sarebbero riusciti a prendersi Whiterun e con quella città nelle loro mani, l'Impero avrebbe avuto grossi problemi.

La maggior parte dei soldati, era venuto a proteggere le mura e il ponte quindi, ormai la città era senza difese - si consolò Roghnar, ormai stremato dopo la violenta battaglia.

Ora, restava solo entrare e stanare lo Jarl Balgruuf - rise tra sé.

Sangue di DragoWhere stories live. Discover now