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Non riusciva a perdonarselo. Era colpa sua se fosse stato più attento non sarebbe successo, e lui non avrebbe dimenticato. Non avrebbe dimenticato gli ultimi sei mesi passati condividendo quel amore di cui nessuno era a conoscenza. E che era era magicamente scomparso dalla sua memoria, come il resto dei suoi ricordi. Era colpa sua e tutti lo sapevano anche se continuavano a dire con tono calmo- Tony non è colpa tua,è stata una distrazione di tutti, non darti la colpa per tutto- già come se non fosse colpa sua se il palazzo gli era caduto propio sopra la testa. Strange aveva detto che sarebbe migliorato,ma il cuore di Tony
ormai era stato spezzato quando dopo essersi risvegliato il ragazzino lo guardò negli occhi e con fare intimorito disse- lei chi è?- dopo quelle tre semplici parole il cuore di Tony si era rotto in tanti piccoli pezzettini microscopici,i suoi sensi di colpa iniziavano a pressare ancora di più, c'era quella vocina fastidiosa nella testa che diceva- e colpa tua Tony, dovevi proteggerlo glielo avevi promesso e hai fallito di nuovo- era vero Tony aveva fatto una promessa a peter, era passato un mese da quando era tornato dal aldilà e continuava ad avere incubi aveva paura che sarebbe accaduto di nuovo, e Tony gli aveva promesso che lo avrebbe protetto e che lo avrebbe tenuto al sicuro per sempre e invece ora si trovavano nel ospedale del complesso degli avengers e lui non si ricordava niente. Come aveva potuto dimenticare quei mesi passati insieme tra baci rubati  film mai finiti e milioni di cheesburger divorati insieme mentre guardavano New York da sopra un grattacielo, avevano fatto tanto insieme e tutto era partito da un bacio che entrambi attendevano da troppo, erano nel suo laboratorio e stavano sistemando un armatura, le loro mani si sfiorano e peter divento del colore del oggetto che stavano sistemando, Tony lo desiderava più di ogni altra cosa , aveva bisogno di lui quasi come un qualsiasi essere umano aveva bisogno dell'ossigeno per vivere, lo voleva tutto per se gli era entrato nella testa già dal loro primo incontro, quel ragazzino così giovane,spensierato e impacciato ma  che avrebbe dato la sua vita per salvare New York, gli aveva fottuto il cervello ogni giorno pensava a lui aveva bisogno di sapere dove stava, cosa stava facendo, se stava bene e se era al sicuro aveva bisogno di lui per vivere, voleva che le loro labbra si sfiorassero anche per un solo secondo per scoprire che sapore avevano aveva provato ad imaginarlo associandogli un sapore dolce, voleva stringergli le braccia intorno alla vita e accarezzargli la schiena solo per sentire la sua pelle liscia sotto i polpastrelli,voleva che i loro corpi si intrecciassero per sentire il calore del suo corpo perfetto, voleva perdersi in quei suoi occhi color nocciola e ascoltarlo raccontargli per la quindicesima volta tutta la saga di star wars solo per sentire la voce, era questo che voleva e quando quel giorno le loro mani si sfiorarono non riuscì più a resistere, gli prese la mano che peter aveva allontanato per imbarazzo, la strinse forte tra la sua facendo arrosare ancora di più il ragazzo che abbasso lo sguardo solo per non incrociare i suoi occhi, gli poso l'indice e il pollice sotto il mento per fargli alzare lo sguardo,si guardarono negli occhi per un secondo interminabile e poi lo bacio, tony esaudì il suo desiderio più nascosto, assaporo le sue soffici labbra c'è sapevano di ciliegia, il cuore gli esplodeva batteva così forte che Tony pensava che prima o poi gli sarebbe schizzato fuori dal petto, là farfalle nello stomaco creavano un tornado di sensazioni che non aveva mai provato, nemmeno con pepper, quel bacio che diede inizio a tutto, le loro mani che rimasero intrecciate per tutta la serata e le loro labbra che erano in astinenza e bramavano l'una l'altra erano due metà che finalmente si erano unite.
Ma ora era tutto finito, peter non aveva idea di chi fosse e nessuno a parte  Tony poteva aiutare a ricordare ciò che c'era stato te loro due, che insieme erano così perfetti.
Era passato un mese ma peter ancora non ricordava niente, si vedevano ogni giorno ma erano tornati al-signor Stark- che era ormai stato abbattuto da un tempo e che utilizzavano solo per prendersi in giro, passavano molto tempo insieme e Tony cercava sempre di capire se peter si fosse ricordato di quello che c'era datato tra loro due, ma niente e quindi ogni sera dopo essere stato con lui tornava a casa e si buttava tra le braccia di pepper che come ogni giorno lo aspettava a casa e lo consolava, lei lo amava ma lui non ne era più sicuro ma amava sua figlia e quindi era rimasto li con lei per fare la cosa giusta per il bene di Morgan.
La relazione tra peter e Tony non era sempre perfetta capitava che i due si trovassero a litigare, il motivo principale era pepper, peter odiava ingannarla e mentire si sentiva in colpa, ma ogni volta finivano su un letto con i corpi intrecciato e peter sempre più rosso, se la ricorderà bene la loro prima volta peter era così impacciato e a timido che a Tony sembrava un piccolo cucciolo e anche in quel caso a Tony il cuore batteva più forte che mai.
Ogni volta che lo vedeva entrate nel suo laboratorio con quel suo sorriso sulle labbra il suo cuore si scioglieva come il burro e avrebbe voluto solo affermarlo stringerlo forte e baciarlo, era come una droga per lui e non riusciva più a sopportare l'astinenza aveva il bisogno sia fisicamente che mentalmente di riaverlo tra le sue braccia, ma non era possibile e la vocina nella sua testa che non lo aveva abbandonato dal giorno del incidete lo torturava continuamente dicendo - e se non volesse ricordare,Tony? Se non ti ama più? D'altronde  si è sempre sentito in colpa per pepper magari non vuole ricordare - cercava di metterla a tacere ma non ci riusciva, e avvolte gli dava anche ragione insomma peter aveva quasi diciannove anni e lui ne aveva il doppio il suo cervello diceva che era la cosa migliore che lui avrebbe vissuto  la sua gioventù a pieno di sarebbe divertito e avrebbe fatto tutte le cose che con lui non avrebbe potuto fare, ma poi parlava il cuore che gli riempiva la testa di ricordi e di quelle infinita di parole dolci che avrebbe voluto dirgli ma che non riusciva ad esprime e quando lo vedeva ogni giorno alle 17:30 sempre puntuale ne un minuto in più ne un minuto in meno dava sempre ascolto al suo cuore , passavano le serate ad aggiornare la tuta di Spider-man o a vedere film, quelli erano gli unici momenti della giornata in cui quella stupida vocina nella sua testa faceva finalmente silenzio o almeno lui non le dava Ascolto poiché era troppo occupato ad ascoltare le milioni di parole che uscivano a raffica dalla bocca di quel ragazzino che inevitabilmente creavano un sorriso sulle labbra di Tony. Magari un giorno si sarebbe ricordato di ciò che era successo e si sarebbe rinnamorato di lui era questo quello che sperava ogni giorno e per cui pregava ogni sera.

Questa è la prima parte di questa breve storia, spero che vi piaccia mi ci sono impegnata lasciate un commento se vi è piaciuta e fatemi sapere come pensate che si evolverà la storia
-C💕

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