•R•U•B•B•L•E•

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Macinini. Era questo quello che vedevo ogni volta che chiudevo le palpebre per più di un solo secondo. Milioni di macigni che cadevano sopra il mio capo. Io quel giorno non era svenuto sul colpo anche se mi sarebbe piaciuto , ero svenuto per la mancanza di ossigeno, che era causata da i grandi massi che giacevano sul suo corpo. Riuscivo ancora a sentire il sapore del sangue nella mia bocca e le scia di sangue che gli scorreva da dietro la nuca. Paura ecco cosa provavo . Non volevo morie, un eroe che ha paura di morire . Poi il buio. Questa scena si ripeteva ogni secondo, anche adesso che sto chiudendo velocemente la valigia poiché ero come al solito in ritardo e mentre indosso la maschera da Peter Parker. afferrai la valigia ormai pronta, era molto leggera dato che c'era solo qualche felpa, alcuni pantaloni e il necessario per passare quattro giorni nella villa a malibu, non sapevo se in passato avevo già messo piede in quella casa ma lo avrei scoperto molto presto - peter tesoro sei pronto?- disse May gridando dal altra stanza, odiavo quando lei si metteva ad urlare, quella voce acuta mi sfondava i timpani ma non avevo il coraggio di dirglielo infondo le volevo bene e poi la temevo era stata in grado di intimorire il grandissimo Tony Stark- si sono pronto- dissi uscendo dalla stanza - prendi la giacca che fa abbastanza freddo oggi- mi avvicinai al appendi abiti e presi la giacca di jeans nera. Varcata la soglia di casa scesi velocemente le scale ero in ritardo di almeno venti minuti il signor.stark mi avrebbe ucciso Varcai il grande portone del palazzo e ad attendermi fuori l'auto nera c'era Happy con un aria stanca e annoiata - c'è ne hai messo di tempo- mi scusai e lui prese la valigia dalle mie mani per poi caricala nel bagagliaio del auto. Apri la portiera posteriore e ad attendermi c'era Tony- pensavo che mi avessi dato buca Parker di solito sei sempre puntuale- io mi sedetti al suo fianco su i sedili in pelle e poi dissi  - mi scusi ieri sera ho fatto tardi ed oggi mi sono svegliato tardissimo- la macchina parti in direzione del aeroporto- come siamo vestiti colorati oggi, cosa è successo? May a deciso di fare shopping per te?- disse ironicamente riferendosi alla mia felpa rossa. - non si preoccupi signor.stark in valigia o già tre felpe nere che mi aspettano- tra una chiacchierata e l'altra arrivammo finalmente al aero porto dove ci aspetta un piccolo aereo privato. Salutammo Happy e poi salimmo, subito mi sedetti sul comodo sedile in pelle ero così stanco, e privo di forze oggi non avevo chiuso occhio per tutta la notte. Provai a rilassarmi sul morbido sedile ma appena provai a chiudere gli occhi le vidi di nuovo, quelle milioni di macerie cadermi addosso, il sangue scorrermi da dietro la nuca, L' ossigeno che si rifiutava di entrare nei polmoni e il sapore amaro del sangue. Mi svegliai di soprassalto con le lacrime a gli occhi, subito Tony mi corse incontro preoccupato - stai bene?- disse accarezzandomi i capelli e tenendomi la mano, io ancora affamato annui , si sedette sul sedile di fianco al mio - ti va se ci vediamo un film- io mi limitai ad annuire di nuovo, lui clicco un pulsante su un piccolo telecomando è uno schermo sottilissimo si fece spazio sulla parete difronte a noi, mise un film di star wars, lui sapeva che li adoravo, rimanemmo in silenzio io appoggiai la testa sul suo petto e lui mi avvolse le spalle con il braccio, poco dopo l'inizio del film le palpebre che si facevano sempre più pesanti si chiusero.
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Peter si appoggio sulla mia petto e io gli avvolsi un braccio intorno alle spalle, era così indifeso e puro ma qualcosa non quadrava in lui era diverso di solito non la smetteva di parlare e poi ieri aveva finto di dormire, ero molto preoccupato, ma molto presto sarei riuscito a scoprire cosa lo turbava a costo di installare delle telecamere in camera sua. Tenevo il braccio avvolto intorno alle sue spalle, e con l'indice disegnavo dei piccoli cerchietti al di sopra della felpa il suo odore riempiva le mie narici e finalmente stavo bene in pace con me stesso, gli afferrai la mano coperta con la felpa, non so perché ma qualcosa in me mi diceva di alzare quella manica stavo per farlo ma la voce Metallica mi interruppe dicendo - signore e in arrivò una chiamata dalla signora Stark- appoggiai delicatamente la tesa di peter sullo schienale del sedile e mi allontanai per rispondere -hey pep come sta andando il viaggio- subito rispose- bene, mi sono dimenticata di dirti che la camera degli ospiti e in restauro quindi tu o peter dovete dormire sul divano- ma che bella notizia pensai tra me e me - ok pep grazie per avermi avvisato- ci salutammo e attaccai la chiamata, questa vacanza stava prendendo una piega molto interessante. Tornai a sedermi vicino a peter e subito lo feci appoggiare sul mio petto, gli avvolsi un braccio intorno alle spalle mentre l'altra gli accarezzava la guancia, chiusi gli occhi e mi addormentai.
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Apri lentamente le palpebre devo essermi addormentato di sicuro. Mi guardò intorno e sono ancora appoggiato al petto del signor.stark che situazione imbarazzante di sicuro me lo rinfaccerà per sempre, mi accorgo che anche lui si è addormentato e che tiene ancora un braccio intorno alle mie spalle vorrei tanto baciare quelle labbra giusto per sentire di cosa sapevano -sei sveglio- disse la voce di Tony ancora impastata nel sonno - si tra quanto arriviamo- a rispondermi fu jarvis- l'arrivo è previsto tra circa cinquanta minuti avete fatto un bel sonnellino- mi alzai dal mio posto è mi diressi verso il bagno del aereo era da tanto che non dormivo così, mi sciacquai la faccia poi alzai le maniche della felpa per osservare i piccoli taglieggi sul mio braccio iniziai a sfiorarli, devo stare attento se Tony lo scoprisse sarei veramente fottuto, mi abbassi le maniche e tornai da Tony che nel frattempo aveva organizzato un vero e proprio pranzo - ti sei dato da fare- dico guardando il tavolino pieno di sneak e panini - ho pensato che avessi fame quindi ho preso qualcosa da mangiare dal frigo bar- ci sedemmo e mangiammo. Quando l'aereo atterro c'era una macchina di lusso ad aspettarci salimmo al suo interno e sfrecciammo verso la villa a malibu -allora  Parker sei pronto a vedere la villa più bella del mondo- disse continuando a tenere gli occhi fissi sulla strada - la modestia è sempre il suo punto forte vero- dissi io ironico - già il mio punto forte lo dicono tutti, e io gli do sempre ragione-. Arrivarono alla grande villa e io rimasi a bocca aperta -wow- tony lo guardò alzò il sopracciglio e poi disse -che ti avevo detto Spidey - entrammo nella lussuosa villa tutto era nello stile di Tony dal colore delle pareti alle piccole piantine decorative poggiate su i vari mobiletti, una grande terrazza apriva la vista sul mare era tutto così bello - allora pete la stanza degli ospiti e in ristrutturazione stiamo dando una rinfrescata alle pareti quindi io dormo sul divano mentre tu nel letto matrimoniale- subito dissi - non c'è bisogno posso stare io sul divano-  tanto comunque non avrei chiuso occhio - ti verrà un mal di schiena assurdo se dormi le pete- disse Tony insistendo -meglio che venga a me che a lei, c'è insomma- Tony alzo il sopracciglio -stai dicendo che sono vecchio Parker?- fuck - no non intendo dire quello - si più o meno intendevo dire quello ma vabbè, mi inizio a rincorrere per tutta la casa ma per mancanza di forza e per un mal di testa che stavo iniziando ad avvertire mi catturo, mi sollevo con molta facilità non so se fosse per i muscoli che aveva o per il fatto che avessi perso circa sei chili nel giro di un mese ma sembrava che non gli pesassi affatto - sei dimagrito Parker- disse prima di lanciarmi sul divano mettersi a cavalcioni su di me e iniziare a farmi il solletico, tra una supplica e l'altra ridevo a crepapelle il solletico era sempre stato il mio punto debole - allora chi è il vecchietto deboluccio che deve dormire nel letto - le sue mani toccavano ogni centimetro del mio corpo i fianchi la pancia il collo -bas-sta ti prego- dissi annaspando - cosa non ho capito parker? Non riesco a sentirti bene sai c'è un bimbo ragno che non smette di ridere e poi sono vecchio non sento bene-  disse con tono ironico mentre continuava quella dolce tortura - basata non sei un vecchietto - smise di torturarmi e si alzò da sopra di me vittorioso - è stato più stancate del previsto- disse infine - vai a poggiare la valigia in camera- mi alzai dal divano troppo veloce te perché la mia vista si appanno e caddi al indietro - tutto bene pete?- disse Tony fiondandosi per prendermi- si mi si era un attimo annebbiata la vista- lui alzò il sopracciglio- sicuro pete e da un po' che mi sembri strano- il suo tono preoccupato  mi faceva sentire importante per lui ma non potevo dirgli quello che stava succedendo veramente - mai stato meglio signor.stark lo giuro- lui mi lascio andare ma poté sentire i suoi occhi addosso per tutto il tragitto fino al arrivo della camera da letto. Disfai la valigia e misi tutto il contenuto in un cassetto, subito dopo tornai da tony che era ancora seduto sul divano -allora cosa facciamo oggi signor Stark?- lui non rispose rimase li a guardarmi, dritto negli occhi, poi mi squadro da capo a piedi e poi mi riguardo negli occhi - pete vieni qui ho bisogno di parlarti - fece cenno di sedermi difronte a lui io subito mi siedo -allora c'è qualcosa che non va?- lui continuava a guardarmi e io stavo iniziando ad andare in panico se avesse scoperto qualcosa -sei dimagrito lo sai pete? - ok posso ancora inventarmi qualcosa - si lo so, o iniziato un nuovo tipo di dieta con May e poi mi sto allenando di più, sia i criminali si fanno sempre più forti- ok non me la sono cavata male - strano May non me ne ha parlato- ok basta rimanere calmi - è una cosa nuova abbiamo iniziato da poco- ok sembra c'è ci stia credendo - in aero cosa hai sognato?- ok almeno a cambiato discorso - oh niente di che - mi guardò stranito - non mi è sembrato niente di che dato che stavi piangendo- cazzo ora che gli dico - titano ho sognato titano ma non si preoccupi non capita spesso, in questo periodo sono un po' stressato sa per via degli esami- sembro crederci e io sorrisi me l'euro scampata, mi Poggio una mano sulla spalla e poi disse - sai cosa ci vuole per alleviare lo stress?- io feci cenno di no con la testa -un bel bagno in piscina- subito il mio sorriso cesso non potevo farmi vedere senza felpa avrebbe notato i segni sulle braccia e io non potevo permettermelo

Ciao ragazzi questo capitolo è un po' piu corto degli altri perché mi serviva per introdurre il prossimo spero comunque che vi sia piaciuto, sappiate che nel prossimo ne vedremmo delle belle, carcerò di aggiornare più spesso
-C💕

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