3. The Godfather

1.1K 106 94
                                    


In foto: Jules


Gli farò un'offerta che non potrà rifiutare. ( Il padrino)

Klimt se ne stava sdraiato sulle coperte intento a fissare il soffitto pieno di muffa, era indeciso se quella macchia assomigliava più ad una conchiglia o ad un cavalluccio marino. Il suono di passi pesanti nel pianerottolo interruppero le sue riflessioni, sapeva che si trattava di Jules e poco dopo lo vide entrare reggendo un pacchetto fra le mani. Il ragazzo non disse nulla, si limitò ad avanzare fino al piccolo tavolino e si lasciò cadere sulla sedia.

- Volevo solo essere gentile ... - cominciò a mormorare – tu avevi il cuore infranto e cosa c'è meglio di una torta? E volevo anche fare presto ...

Klimt fissò l'amico confuso- Jules? Ma che ti prende?

- Era una scorciatoia ... - continuò mentre lo sguardo diventava sempre più fisso e nel panico- una stupida scorciatoia e ora non ho più niente!

Il rosso si andò ad accomodare davanti a lui, sperando di mettere insieme più informazioni, sembrava già una pessima notizia.

- Jules... ti hanno ...

Ma prima che quello potesse parlare, il moro gli afferrò le braccia disperato - Hanno preso tutto! Il mio stipendio! Ero riuscito a farmelo dare in anticipo per pagare quel vecchio mostro e ora? Sono al verde!

Siamo al verde, lo corresse mentalmente il rosso, così è la vita.

- Ma forse ... - continuò subito dopo – oddio, mi dispiace così tanto chiederli a te ma ...

-Jules – lo fermò immediatamente Klimt – durante il turno di notte hanno rapinato il minimarket. Il signor Sahin non ha potuto pagarmi ...

Lo sguardo sconvolto di Jules divenne ancora più disperato – no, tu non dici sul serio ...

- Avrei chiesto i soldi a Nigel ... ma ovviamente

- Non ci credo, rapinato e tradito lo stesso giorno! – mormorò puntando gli occhi al cielo – ed io che ero l'unica speranza di entrambi ... ma certo, perché non rapinare anche me! Ma Dio non ce l'ha una dignità!?

- Vedrai che troveremo una soluzione – continuò Klimt con il solito tono calmo – forse vivremo per strada per un po' ma ce la caveremo, il signor Sahin ci farà dormire al minimarket nelle sere più fredde ne sono certo.

Così è la vita, tornò a pensare.

Dal canto suo, Jules fissava il suo amico come se fosse totalmente pazzo – no! – esclamò prendendosi la testa fra le mani – mi rifiuto di farlo, ci deve essere una soluzione!

- La scadenza è oggi! – gli ricordò il rosso – verrà a bussare a quella porta tra qualche ora e sai benissimo che fare il carino non ci salverà

- Invece dovrebbe, dannazione! – sentenziò disperato, poi lo sguardo gli si illuminò – Devo chiamare Simon, se verremo buttati fuori almeno lui potrà darci un tetto

Jules si portò subito il telefono all'orecchio mentre Klimt continuava a muoversi con la solita calma, aveva preso due forchette dal cassetto e si era nuovamente seduto al tavolo.

- Simon! Amico, mi devi aiutare – esclamò il moro – hanno rubato i soldi dell'affitto, sì, sì, che incubo ... io sto bene ma la scadenza era oggi e il proprietario ci butta fuori di casa ... io e Klimt possiamo stare da te? Il tempo di rimetterci in sesto ... - pausa, sguardo di terrore – Come??? E Non hai un doppione? – altra pausa, sguardo sconfitto – ok, amico. Sì, ti tengo aggiornato.

Pacific Heights 11Where stories live. Discover now