Capitolo 2

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RUMOURS

I casi aumentano velocemente.
Già il 22 febbraio i morti sono due. Sì ma qualcuno è già guarito. E' normale che qualcuno muoia. Succede ogni anno purtroppo, anche per l'influenza! Tutti quelli che hanno altre complicanze...sono a rischio. Ma loro e basta.
E' vero, è vero.

Tempo
È passato solo un giorno.

23 febbraio per scrupolo si chiudono le scuole. Per molti è un'esagerazione. Qualcuno è già fuggito in una baita. Parecchi si chiedono che fare ora con i figli. E' una manovra per rendere ricche le babysitter?
Sospetti alienanti.
Quante ferie ci sono, chi li guarda?
Sul muretto di Castel Sant'Angelo qualcuno ha scritto: Andrà tutto bene, in Azzurro. Un colore da canzone. Un colore estivo, di un'estate che si prefigura quasi arrivare, il cielo ha già gli stessi toni.

Un altro giorno.

E' il 24 febbraio, me lo ricordo perchè sono passati solo 10 giorni da San Valentino con il mio amore. Ma sembra tanto insolita l'atmosfera. L'amuchina è sparita dalla circolazione, si motteggia che valga oro, che convenga vendere quella che diamanti oggi. Intanto i contagi sono diventati sopra i 100. Che non è più una persona. Che non è due.

Ci sono notizie normali e una marea di persone che commentano di qua e di là.
L'Italia è divisa quasi in due: chi si preoccupa e chi dice che è la vita e bisogna essere fatalisti. In realtà in ben altre parti: c'è anche chi dice che prendono solo soggetti a rischio. Chi pensa sia meglio seguire scrupolosamente i consigli dell'OMS e lavarsi bene le mani.
Lavare le mani salverà tutti? Ci ricordiamo solo del film di Biancaneve che lo insegna a dei rozzi nani.

Hanno annullato il Carnevale, i ragazzini però sono in giro e in festa, affollano mezzi pubblici, fast food, se ne vanno a spasso. Università chiuse e discoteche piene.
Sono giovani, non sono a rischio loro.
Però pensiamo un po' a chi sta rischiando dai!

Altro giorno

Sono tutti impazziti, hanno svaligiato i supermercati, le foto parlano da sole: ci sono scaffali e scaffali vuoti. Una folla impazzita a fare la spesa! Allora mi sa che non è come nei film post apocalittici dove vedi che i supermercati sono intatti. Erano solo fiction. No, la prima cosa che sparisce al mondo è il cibo a facile reperibilità. Si ride della pasta, perché anche con l'accaparrarsi il cibo, per gli italiani, le penne lisce sono rimaste là sopra, sul loro ripiano.

Al Nord sono strani e hanno chiuso tutti gli eventi e anche i Musei. I numeri però crescono. Zona rossa. Restate tutti lì mi raccomando.
Si inizia a contattare qualche amico di quelle parti, per sapere come và.

"Roba da pazzi!" rispondono. "Tutti preoccupati, ma teniamo duro, dai".
Viaggiare non va più di moda e salire nel Nord Italia un tantino sconsigliato.

Le lancette vanno rapide.

Il Nord è in quarantena più o meno. Consigliabile stare riguardati e non andare da nessuna parte, così, vago. Intanto le emissioni inquinanti sono calate in Cina che sembra molto bilanciamento naturale.

La Lombardia e Codogno sono sinonimi di posto pericoloso, per chi ama il genere, di un inizio di epidemia apocalittica. I meme si scatenano, un sacco di gente ora dà la sua opinione sul virus, dappertutto sui social.
Ha un nome che ora ricordiamo. SARS-CoV-2 che diventa la malattia Covid-19.
Ha anche un simboletto in emoticon: la corona e il parassita.
Il suo regno del terrore è appena all'inizio.

Qualcuno dice che non è come la peste. Però è un'epidemia, siamo ormai convinti.

Guarda qui a Roma sui mezzi pubblici il sospetto negli sguardi. Appena uno tossisce tutti si girano. Poche mascherine, più che altro sciarpe che fanno un po' meno effetto estraniante. Guanti.

Tonfo delle borse asiatiche e paure economiche. Noi al centro si lavora ancora, si va in giro come sempre, si continua piuttosto normalmente.
Leonardo inizia a essere quasi soffocante con i suoi timori. Dice che dovrei stare a casa. È diventato maschilista oppure ipocondriaco?

Quanto hanno viaggiato questi primi "casi positivi"? Sono finiti in un sacco di paesi come biglie dei flipper.

La chiamano "Psicosi" del virus. I pronto soccorso sono vuoti. Anche al Sud ora che è arrivato, razziati i beni alimentari primari, tutto lo scatolame, tutto ciò che si conserva o che si consuma subito, poi ancora alcool e candeggina. L'acqua in bottiglia.

E' fine febbraio e ancora esco di casa normalmente, ma molti non lo fanno. Io e Leonardo siamo andati a passeggiare sul Lungotevere. Non c'è più calca. Non è che sia sgombro ma si cammina. Raro.
Mi ha detto che è importante per lui sentirci una coppia ufficialmente e parlando ha detto due volte "la mia fidanzata". Credo che sia lui quello romantico dei due. Avremo più tempo per studiare, ma come si fa con gli esami? Me ne hanno appena spostato uno importante.
Leo ha risposto «Adesso non conta. Dobbiamo capire quando fermarci» mi ha guardato e ha aggiunto «certe cose non si possono combattere con armi convenzionali, serve imparare le strategie, da soli.»
Non so se fosse un riferimento a me o a tutto il resto. Il mio metro di misura è tarato sul chiudermi in me stessa. Fra noi due, quello che guarda all'insieme è lui.

Coronavirus, una vita sospesa[Conclusa]Where stories live. Discover now