Non so se ho fatto un capitolo come questo in passato, nel caso fregacazzi.
Mi sento di dover parlare di questo e sfogarmi ancora una volta.
Non so neanche perché lo stia facendo in fondo...E no, il titolo è una presa per il culo: io non ho mai avuto un ragazzo, ho avuto solo cotte e crush.
Partirò dall'inizio. Quando ero ancora troppo piccola per capire cosa volesse dire "amore".
La mia prima cotta all'asilo con un ragazzino, ancora oggi mio amico... più o meno.
Io che dicevo di amarlo, lui che voleva abbracciarmi o baciarmi e io che mi allontanavo.
Insomma.
POVERINO!In prima e in seconda elementare non sono stata interessata a nessuno a livello sentimentale. In terza elementare mi presi una crush per un mio compagno di classe, Leo, però non ne parlai assolutamente con nessuno, e quando dico nessuno è NESSUNO! Di solito mi confido da questo punto di vista, ma quella volta no.
Forse perché lui mi era amico e io lo chiamavo "socio" e riuscivo a mascherare a me stessa il dispiacere di non essere la sua fidanzatina.
Durò per tutto l'anno, poi in quarta il sentimento era completamente andato: io e Leo eravamo amici e nulla poteva cambiare.Verso aprile (2009) mi presi una cotta per un ragazzino incontrato a teatro, che chiamerò... ELM.
Tutti mi prendevano in giro perché lui al tempo era grassottello e io bruttina.
Lo infastidivo con ogni mezzo, sia a teatro che a scuola, svenivo quando mi passava davanti, così per gioco (ovviamente in teatro, cioè... ci vuole lo svenimento finto!).
Questa epopea finì a novembre, dissi a ELM che non ero più interessata a lui e la sua reazione fu impagabile: recitò l'Ave Maria.Ma il vero motivo per cui lo "lasciai" fu semplice: mi ero interessata a un altro ragazzino, Marchino.
Fu costretto da copione ad essere il mio ragazzo e presi seriamente la cosa, tutto qui. Mi dichiarai 3 mesi dopo e credeva fosse uno scherzo, ma purtroppo per lui non mentivo.
E così Marchino dovette sopportarmi con tutta la pazienza che aveva in corpo.Mancavano 3 settimane allo spettacolo e io ero sempre più presa da lui, finché non arrivò quel giorno.
7 maggio 2010. La prima volta che vidi Dino.
3 giorni dopo mi avvicinai a lui e rapidamente abbiamo fatto amicizia e con la stessa rapidità mi sono innamorata. Stavolta dico "innamorata" perché è durato parecchio tempo.E quindi scartai Marchino e la sua reazione fu impagabile: recitò l'Ave Maria.
No, non mi sono fottuta il cervello e lui non era d'accordo con ELM.
Questa è pura telepatia.Tornando a Dino. Cerco in tutti i modi possibili di trascinarlo a me. Avevo poco tempo: era il 21 maggio quando mi innamorai, ergo mancavano pochissimi giorni di scuola, e come se non fosse abbastanza sfigato, io ero in quinta elementare e lui in quarta.
Ma mi impegnai... sì: uscivo dalla classe per andarlo a salutare, che fosse all'intervallo o addirittura durante la lezione, tramite Federica gli facevo arrivare dei bigliettini e prima di Dino gli diedi i ridicoli soprannomi di "caramellina alla ciliegia" e "shiba inu"... Molto meno ridicolo "Dino", non trovate?Lui disse di volermi bene. E io ero felice. Più o meno.
Federica venne a sapere che aveva già la fidanzatina e anche la fidanzatina di riserva, che tra l'altro si chiamava Greta... come me.Ero talmente presa da lui che un giorno, quando la nostra classe doveva dividersi e io non capitai nella sua, mi misi a piangere per mezz'ora. Ci pensò Federica a farmi recuperare mentalmente. Per tutto il resto della giornata non ho fatto altro che scrivere su un foglio protocollo il suo nome, Dino.
Il giorno della seconda replica dello spettacolo, lui era tra il pubblico, in ultima fila. Io lo avevo riconosciuto dagli occhi luminosissimi.
Durante una coreografia dovevo scendere dal palco, andare in platea con un cesto di petali di rosa da lanciare in stile "evviva gli sposi!" e un rametto di fiori che dovevo dare a uno del pubblico.
Andai fino in fondo per dare quel cazzo di rametto al mio Dino... Che poi non riuscii ad incrociare alla fine dello spettacolo, o meglio, sì, ci incrociammo... ma lui non si fermò a salutarmi.Come se non bastasse, si aggiunge il suo migliore amico di allora che viene a dirmi di lasciarlo stare.
Era l'ultimo giorno di scuola.
Prima dell'estate lo vidi un'altra volta, alla festa di fine anno all'asilo dei nostri siblings.
Anche lì cercai di passare più tempo possibile con lui e a più di una persona dissi che "era il mio fidanzato".
Non riuscii però a salutarlo per bene.Da quel momento lo vedevo solo a messa e in oratorio e in una di quelle occasioni gli dissi che io ero la sua "donna", lo chiamai "amore", ma non la prese come una dichiarazione... e neanche io se ci ripenso.
Quando arrivò alle medie, parlavamo sì, ma sempre meno, finché smettemmo totalmente.
Io ci stavo male, perché ero ancora innamorata.
Venivo a sapere qualcosa da Nicole, che andava in classe con lui, come le sue amicizie, le sue relazioni etc...
Spesso lo andavo a spiare all'intervallo, Nicole mi copriva sempre.Ricordo che un giorno stava suonando il piffero, aprì la finestra e si affacciò continuando a fare suoni fastidiosi, finché non è caduto per terra.
Ho riso fino a spezzarmi l'intestino.Febbraio 2013.
Per l'ennesima volta la classe di Dino si divise e dove capita Dino? Nella mia!
Si sedette insieme a un mio compagno, che stava esattamente dietro di me e avevamo supplenza, quindi potevamo fare quel che vogliamo.Ad un certo punto mi giro e partecipo alla conversazione. Non ricordo di cosa parlavamo, ma ricordo che ad un certo punto il mio compagno di classe se ne uscì con: "no, ma a te piace quel Dino..."
Credo che per un millisecondo Dino abbia girato lo sguardo verso di me e io in un momento di imbarazzo non negai il tutto ma non spifferai nemmeno che "quel Dino" ce lo aveva a fianco.Mancavano 5 minuti al cambio dell'ora e riprendendo a parlare sempre lo stesso mio compagno di classe mi disse: "ma per te lui è bello?" indicando Dino.
Mi faceva spesso quella domanda, per tutti, perché io mi esprimevo sempre e in modo sincero. Anche quella volta lo fui: "sì, tantissimo" risposi.
Dino cominciò ad arrossire e in quel momento mi dichiarai ufficialmente.
Avrebbe voluto piangere, ma rideva per non farlo.
Il mio compagno di classe ci guardò un po' incredulo per la piega che aveva preso la discussione e io chiarii:
"Lui è Dino!"
Rimase scioccato.
Io rimasi scioccata.
Dino rimase scioccato.
Da quel giorno non parlammo più.
Nicole mi disse che avevo fatto una cazzata.Fu una sofferenza. Era il ragazzo che amavo da anni e mi ero scavata la fossa da sola.
Seguirono sguardi confusi, che volevano dire tutto e niente. Io ero troppo in imbarazzo per parlargli. Non so lui.
E io non sapevo più che provare.
Andò avanti in questo modo fino al 30 novembre 2014.FINE PRIMA PARTE.

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~Diario di una EX POP-FUN~
CasualeHo 17 anni. A 15 anni ho scoperto il mondo del Punk e del Rock: mi vergogno di me stessa. Ho trascurato per anni questi generi, convincendomi del fatto che la mia vocazione musicale fosse il Pop. Per fortuna che ad un certo punto ho messo a tacere q...