fourty-seven

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«forza sveglia sono le sei del mattino» urlarono le guardie sbattendo i bastoni sulle sbarre
«dovete pulire tutti i bagni e le cucine, lì ci sono gli attrezzi, dividetevi in due gruppi entro le sette e quarantacinque dovete finire» ordinò il capo reparto per le donne
Mi sedetti sui tavoli della mensa iniziando a parlare con Mer, Lara e Aurora quando sentiamo una mano sbattere sul tavolo alle mie spalle interrompendo la nostra conversazione.
«scusa?» guardai la ragazza davanti al tavolo
«muovi il culo e pulisci» disse gettando lo straccio sul tavolo
«sto parlando e non mi piace essere interrotta» dissi guardandola bene, aveva i capelli blu schiariti, un tatuaggio con un cuore spezzato sotto l'occhio e un dente d'oro
«ho detto muovi il culo e pulisci» mi prese per il colletto della maglia
«levami le mani di dosso» la spinsi a terra
In un secondo si catapultò su di me tirandomi i capelli e dandomi vari pugni sul viso e allo stomaco, le urla delle ragazze intorno a noi la incitavano a continuare. Mi alzai dolorante  iniziando a prendere il suo volto a pugni, le tirai un calcio in faccia e la presi per i capelli trascinandola al muro, le misi le mani alla gola guardandola in faccia infuriata.
«non osare mai più toccarmi o per te saranno guai seri» la lasciai cadere per terra sistemandomi i capelli
«McCall una visita per lei» disse una guardia entrando nella stanza
Entrai in una cella con un tavolo al centro e notai un uomo con gli occhiali da sole, dei capelli lunghi e una folta barba.
«ci conosciamo?» chiesi prima di sedermi
«Alissa sono io» disse abbassando gli occhiali
«cavolo Valak come mai sei qui? se ti beccano mettono dentro anche te» dissi sedendomi difronte a lui
«lo so e proprio per questo ho poco tempo , ho visto l'annuncio fatto da Lee al telegiornale hanno mostrato le foto segnaletiche di tutti voi, ho un modo per farvi uscire una guardia dei piani alti ha un fratello gemello lui lavora per me, per adesso l'abbiamo tolto da mezzo e il tizio che lavora per me è al suo posto, ora sta studiando un modo per farvi uscire, vi chiedo solo di essere pazienti. Questo che ho detto ti chiedo per favore di non dirlo a nessuno neanche agli altri, le voci girando ci sono orecchie dappertutto. Dammi massimo due settimane o meno e giuro che uscirete da qui, ti chiamerò in futuro per aggiornamenti» disse attentamente
«tempo scaduto, la carcerata deve tornare in cella» parlò la guardia che mi trascinò velocemente fuori dalla stanza
Entrata nella piccola stanza osservai Iris scrivere qualcosa sul muro "numb" ovvero intorpidire, lasciai stare la ragazza e mi stesi sul letto iniziando a pensare a tutte le cose capitate in questo periodo, prima Reeves poi Lia e ora questo.
Come ha detto Valak dobbiamo solo essere pazienti e sperare.
Sperare tanto.

No love songsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora