<<Sei pronta?>> chiede Josh dopo aver messo la piccola su una specie di seggiolino, che ho scoperto chiamarsi "ovetto".
Mi fa ridere come nome.<<Si>> rispondo.
Solleva la piccola e con l'altra mano prende il piccolo borsone che carica sulla spalla.
<<Lascia che almeno questo lo prenda io>> protesto.
Sono passati due giorni dalla nascita di Ally Rose e finalmente i medici ci hanno permesso di ritornare a casa.
Non vedo l'ora di uscire dall'ospedale.
Non mi sono mai piaciuti, mi mettono tristezza.<<Non devi sforzarti inutilmente.
Ce la faccio tranquillamente>> mi sorride e mi bacia le labbra.Gli sorrido di rimando ed usciamo fuori da quella che è stata la nostra camera.
Con la mano libera mi circonda i fianchi e mi avvicina a lui.
Sorrido felice.
Troviamo una coppia che sta entrando in ascensore e ci affrettiamo a raggiungerli per entrare anche noi.
Quella sera, quando siamo arrivati, non mi sono accorta di essere stata portata al quarto piano dell'ospedale.
Saranno stati i dolori e l'immensa paura.Le porte dell'ascensore si aprono e poco dopo siamo fuori dall'ospedale.
Il cielo newyorkese di febbraio è di un azzurro chiaro e c'è il sole, anche se per la maggior parte è coperto da alcune nuvole.
Ieri sera ha piovuto e le strade sono bagnate, mentre l'aria pizzica leggermente la pelle, ma è sopportabile.
<<Sbrighiamoci.
Non voglio che la bambina prenda freddo>> dico ed entrambi aumentiamo la velocità dei nostri passi.La macchina non è tanto lontana e la raggiungiamo subito.
Mentre io ripongo il borsone nel portabagagli, Josh si occupa di Ally.
Sistema l'ovetto nei sedili posteriori, agganciandolo per bene e posizionando lo specchietto perfettamente in modo da riuscire a vederla anche dai sedili anteriori.Finisce, e prima di chiudere la portiera rimane a guardare nostra figlia, che in questo momento sta dormendo.
Sul suo volto persiste un'espressione di puro amore e venerazione per questo piccolo esserino che ci ha rapiti dal primo momento in cui abbiamo saputo che era nella mia pancia.Chiude la portiera e si accorge che lo stavo fissando.
Appoggia le mani sui miei fianchi e mi avvicina a lui.
<<Adesso inizia il nuovo capitolo della nostra vita>> sussurra rilassato.
<<Non vedo l'ora di vivere ogni momento>>
Sorride di nuovo e dopo avermi lasciato un veloce bacio a stampo sulle labbra, entriamo in macchina anche noi.
Mette in moto e ci aggiungiamo al traffico mattutino di New York.
Per essere solo le 10, c'è davvero tanto traffico, infatti impieghiamo il doppio del tempo previsto.
Ne approfittiamo per discutere di alcune cose.<<Quando vorresti ritornare a Boston?>> chiedo non appena ci fermiamo ad un semaforo rosso.
Josh si gira a guardarmi.
<<Non lo so, quando lo vorrai tu>> risponde e segue un breve minuto di silenzio.
Non apro bocca perché capisco che sta valutando come dirmi qualcosa.
<<Non vorresti restare a New York?>> chiede con un dolce sorriso.

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Stringimi a te 2
RomanceSono passati tre mesi da quando Amanda e Josh si sono lasciati. Le loro vite hanno preso strade diverse. Lei vive a Boston insieme a Meredith ed una nuova amica. Lui continua a vivere a New York, la città che Amanda tanto odia perché tutto quello...