Capitolo 23

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But I don't care what they say
I'm in love with you
They try to pull me away, but they don't know the truth

📍Sachsenring Circuit, Germany
07/07/2019

E' ormai più di un'ora che io e Valentino siamo qui nel salotto del mio motorhome, ad urlarci contro i rispettivi argomenti secondo i quali entrambi dovremmo avere ragione in quest'infinita discussione, e sta diventando davvero stancante.

Non sono mai stata una persona che non risponde anche alla minima provocazione, e credo mai lo sarò, tuttavia in questo momento sono davvero stanca di questo litigio. Sono successe troppe cose nell'ultima settimana, e non voglio che anche colui che è la mia roccia da tempo ormai mi lasci in balia della tempesta. Ora più che mai ho bisogno di protezione, di affetto, e, soprattutto, di qualcuno che mi sorregga.

<<Sul serio Fede, finiamola qui.>>

Ammetto che poco fa non desideravo altro che smetterla di urlarci contro come due bambini isterici che si sono rubati i giocattoli a vicenda, ma a quelle parole di Valentino scopro di non volerlo davvero. O almeno, non così. Arrenderci in questo modo è l'ultima cosa che voglio. E non permetterò che accada.

<<Ma cosa...tu credi davvero che io abbia sprecato un'ora del mio tempo, in cui avrei potuto tranquillamente allenarmi o fare altre cose che non fossero discutere con te, per poi arrendermi in questo modo infantile? E poi discutere per cosa? Perché ho semplicemente pranzato con il mio amico d'infanzia? Ma dai, non prendiamoci in giro.>>sbraito, camminando rapidamente verso il grande divano e gettandomici sopra con veemenza, nervosa.

<<Non ti sto prendendo in giro, e non credo che ci stiamo "arrendendo in questo modo infantile". Penso solo che dovremmo smetterla di litigare. E' inutile.>>ribatte lui, citando le mie testuali parole, in un tono calmo che tanto stride con quello che ha usato per la scorsa ora. Ciò dimostra chi sia l'infantile tra i due.

Sono davvero rare le volte in cui ho visto Valentino arrabbiato, direi quasi che si possono contare sulle dita delle mani. Ma questa volta è davvero infuriato, e non so se sia veramente a causa del mio pranzo con Marco o se quest'ultimo sia stato soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ciononostante mi stupisco che voglia buttare all'aria un litigio così intenso è duraturo.

<<Davvero? Quindi confermi che ho sprecato un'ora di tempo inutilmente?>>rispondo, usando un tono di gran lunga meno calmo del suo ma molto più tagliente.

<<Ti correggo, entrambi abbiamo sprecato un'ora inutilmente. Dunque, ora credo sia meglio smetterla e fare qualcosa di più produttivo.>>I suoi occhi brillano nonostante la penombra del salotto -illuminato dalla luce soffusa di un solo neon sul soffitto- e si incatenano improvvisamente ai miei, con uno sguardo colmo di sfida che io accetto immediatamente. Non sarebbe da me non farlo.

<<Senti Fede, entrambi abbiamo sbagliato. Tu perché sei andata a pranzo con Marco, io perché mi sono arrabbiato per una cosa un po' stupida. Non possiamo semplicemente tornare come prima? In fondo il motivo di questa discussione è davvero stupido per due della nostra età. Più per la mia, lo ammetto.>>si arrende Vale, concludendo il monologo con una risatina a cui non posso non unirmi, ma solamente con un semplice sorriso.

So che ci sarebbero mille risposte che potrei dargli per mantenere accesa la discussione e non "arrendermi" così facilmente, ma non ce la faccio. Da una settimana a questa parte sento che mi porto sulle spalle un peso che non riuscirò a sorreggere e gestire ancora a lungo, o almeno non da sola, e l'unica cosa che voglio è avere Vale al mio fianco. Nient'altro.

ME AND YOU 2 || Valentino RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora