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Il timer ricominciò a scorrere veloce e ognuno riprese ciò che stava facendo prima. Kirishima girava in cerchio, Izuku tremava e Bakugou iniziò a dare pugni al muro.

Il bicolore sospirò e si sedette a terra portandosi le mani alla testa, tutte quelle scosse gli avevano procurato non solo dolore e formicolio, ma anche un forte mal di testa. Sentiva il cervello pulsare nel cranio e voleva più di qualsiasi altra cosa far smettere quella sensazione.

-l'ho detto davvero? L'ho rivelato davanti a lui?- chiuse gli occhi cercando di trattenere le lacrime.

"i-io..." il rosso arrestò il suo movimento circolare, cominciò a giocare con le dita tirandosele e scrocchiandole "...io alle medie non sapevo come usare il mio quirk, lo ritenevo inutile e pensavo di non essere degno di diventare un eroe" la voce era bassa ma udibile a tutti.

Dopo quella confessione si girarono tutti verso il timer e con gioia videro che si era fermato.

"bene soggetto 4"

Katsuki si girò verso Izuku, mancavano solo loro due. Si avvicinò al verde e poggiò le mani sulle spalle del compagno di classe prese aria e si riempì i polmoni.

-non posso dirti il vero segreto, perché non è così che va svelato, ma ti dirò qualcosa di importante che desidero tu sappia- Chiuse un attimo gli occhi e quando li riaprì parlò in modo serio, cosa che non gli si addiceva per niente.

"io sono uno stronzo" -oddio come me ne sono uscito? Non era così che dovevo dirlo aaahh che idiota che sono, mi sono incantato nei suoi occhi e ho smesso di ragionare-

"è?" Izuku inclinò la testa ed alzò un sopracciglio -che vorresti dire Kacchan?-

Come avevano fatto anche prima si girarono tutti verso il timer, ma quello continuava a scorrere

"soggetto 2 devi rivelare qualcosa di più profondo e segreto"

Kirishima si lasciò uscire una mezza risata "ti ha appena dato dello stronzo quella donna"

Il biondo si schiarì la gola e rimase con lo sguardo fisso negli occhi verdi dell'amico -cavolo che occhi-

"i-io ti ho trattato male sin da quando siamo piccoli, non avrei dovuto, sono stato uno stronzo. Ma mi pento, mi pento ogni giorno per il mio comportamento. Vorrei poterti chiedere scusa, ma non credo sia abbastanza. Però adesso siamo in questa situazione di merda e ci sei anche tu per colpa mia e allora ti chiedo..." inspirò e avvicinò il proprio viso a quello del ragazzo lentigginoso "...mi perdoni Deku?" -i tuoi occhi, i tuoi dannati occhi prima o poi mi faranno fare qualcosa di avventato-

Il timer si arrestò, ma nessuno gli diede peso. Stavano guardando i due compagni di classe così vicini e seri. Bakugou da quella breve distanza riusciva a percepire il respiro dell'altro e il suo profumo. Il ragazzo di fronte a lui sapeva di menta, quell'essenza gli stava riempiendo le narici e con la mente lo riportava indietro nel tempo. Avrebbe voluto respirare quella fragranza per il resto della vita, avrebbe voluto che la gente associasse a quell'odore anche il suo, come fossero una cosa sola. Ma sapeva che forse stava chiedendo troppo e quelle fantasie, quei piccoli tuffi in un futuro forse troppo irreale, gli facevano provare una sensazione di calore per tutto il corpo.

-Deku io...-

Quel profumo lo faceva impazzire, appena lo sentiva il cuore accelerava e il respiro si faceva irregolare. 

Dalla soffice bocca del verde uscivano lievi soffi d'aria che si scontravano con gli zigomi del biondo e gli facevano provare brividi lungo la schiena fino al torace.

-Deku ti prego perdonami-

Izuku non si trattenne e lasciò scendere una lacrima. La goccia salata percorse lo zigomo disegnando i contorni delle lentiggini. Il timer riprese a scorrere, ma nessuno ci badò, nessuno tranne Izuku che sapeva di dover essere lui ad interrompere quei numeri dall'andare avanti.

"Kacchan..." disse con un filo di voce "...ti perdono, anche se non ce ne sarebbe bisogno perché io non ce l'ho con te" accarezzò il viso dell'amico d'infanzia e sorrise -hai il viso caldo e la pelle morbida, vorrei poter...-

Shoto in quel momento sentì una fitta allo stomaco e così anche Kirishima che dovette distogliere lo sguardo per evitare che qualcuno notasse la sua tristezza.

Izuku si allontanò dal compagno di classe e si posizionò di fronte allo schermo. Aveva un'espressione seria e risoluta. Era pronto, avrebbe confessato un suo segreto, ma non quello che teneva nel cuore, oh no, per quel segreto non era pronto né lui né il diretto interessato.

"il quirk che possiedo non è mio, mi è stato donato" parlò con tono deciso, non disse da chi gli fosse stato donato, ma sapeva che già solo il fatto che il quirk non gli appartenesse fosse un segreto importante.

Il timer si fermò per la quarta volta e la porta, che conduceva alla stanza dove si trovavano prima, si riaprì mostrando un Kaminari esausto sdraiato sul pavimento.

"manchi solo te soggetto 5"





Vi aspettavate questi di segreti? Manca solo il nostro Kaminari ❤

Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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